Inaugura Martedì 10 ottobre a Roma, presso la neonata HOP - HOUSE OF PHOTOGRAPHY, la mostra
fotografica “KM0 - KILOMETRIZERO (L’Ordinario Straordinario)”.
La mostra
collettiva è visitabile fino a venerdì
27 ottobre e per la sua prima settimana di apertura si inserisce nel programma
di RAW - Rome Art Week 2017 - il progetto
collaborativo e indipendente per la valorizzazione dell’arte contemporanea
della capitale (dal 9 al 14 ottobre 2017), con la proposta di oltre 370 eventi
culturali gratuiti in tutta la città.
Nel contesto di
RAW, che mette in stretta relazione il linguaggio fotografico e l’arte
contemporanea, la mostra “KM0” rappresenta un viaggio corale
e sensibile che - attraverso la fotografia di otto autori - reinterpreta,
riscopre e svela le dinamiche del nostro vivere quotidiano, le contraddizioni e
i cambiamenti del paesaggio che ci circonda, le difficoltà e i pregi dell’io
del nostro tempo, in qualunque periodo della vita.
I lavori di Paolo Buatti, Daniele
Cametti Aspri, Paolo Fusco,
Angelo Marinelli, Fabio Moscatelli, Graziano Panfili, Mauro Quirini e Michele
Vittori partono tutti da un presupposto comune: l’essere umano è da sempre
portato all’evasione, dai problemi, dalla quotidianità, dalla normalità. Sempre
più spesso è alla ricerca di ciò che non gli appartiene e vive l’oggi
nell’attesa di ciò che verrà domani. I luoghi, le persone, gli oggetti che ci
circondano spariscono e perdono così la loro forma e il loro senso. “KM0”
è una chiave di lettura diversa per raccontare ciò che ci circonda,
quello che è scomparso dalla nostra vista. Le immagini che ne fanno parte
rimandano ad una fotografia lenta, pensata, sentita intimamente, che porta ad
una riscoperta del mondo, ad un recupero della dimensione straordinaria
nell’ordinario, ad una fotografia lontana dal reportage, dalla cronaca o dal
racconto del dolore e più vicina alla poesia e alla presa di coscienza
dell’oggi.
Tra paesaggi
reinterpretati e i sogni infranti, tra le visioni dell’infanzia e i problemi
dell’adolescenza, tra dimensioni intime e scatti della provincia, il primo
progetto è Un’estate fa di Paolo Buatti, un lavoro che documenta
la comparsa e la dimenticata presenza di roulotte e camper nelle zone del
Centro Italia colpite dal sisma del 24 agosto 2016. A più di un anno di
distanza, molte sono scomparse, altre rimangono, come un’abitudine che non se
ne va, come parte di un paesaggio che ormai testimonia le strane “vacanze”
della scorsa estate.
Con lui Daniele Cametti Aspri e il suo Là,
dove vivono i sogni: come un ladro che cerca la vita al calar del sole,
che insegue un sogno a cui aspira da tempo, le sue fotografie raffigurano abitazioni
immerse nel buio, simboli lontani di tepore familiare e di tranquillità. Immagini
di un paesaggio quotidiano visto mille volte che diventano lentamente altro:
vuoti da colmare, aspettative distorte dalla società, consapevolezza del fatto
che la ricerca del sogno, a volte, diventa più importante dell’oggetto iniziale
del desiderio.
Segue Oggi
è la festa di con fotografie di Paolo
Fusco. Negli ultimi anni, le feste di compleanno sono cambiate, oggi la
tipica festa non è a casa, ma è all’interno di piccoli parchi gioco dove tutto
è “a prova di bambino”. Abitudini diverse che porteranno ad un cambiamento nei
ricordi di quegli stessi bambini: la memoria dei loro compleanni sarà legata a
questi posti, ai colori e alle immagini che vengono usate al loro interno. La
serie descrive l’estetica di questi parchi e le immagini che i bambini serberanno
nei loro ricordi.
In Quasi altrove di Angelo Marinelli, la Roma che aveva la
forza di sorprendere e di legare a sé i suoi abitanti, si mostra cambiata: abbandonata
a se stessa, restituisce l’immagine di una città piena di controsensi, un po’
urbana, un po’ rurale. Le immagini della
serie raccontano una città quasi disabitata, un luogo che inizia a
subire, nell’abbandono, un processo di trasformazione. Una sorta di Roma del
futuro, deserta, dove monumenti e architetture tornano ad essere pietra, cemento
e polvere, senza alcuna valenza storica o stilistica.
Fabio Moscatelli in Syria Chapter One ci
parla di infanzia, una magica epoca di passaggio. La fiducia, l’innocenza e la spontaneità
non sono ancora andate perdute e il cuore è aperto alla gioia. L’infanzia è
l’epoca dell’immaginazione sfrenata che trasforma il mondo circostante in una
realtà fantastica, da cui emergono il nuovo e l’inaspettato; i sensi
contemplano il mondo con stupore e
meraviglia e le promesse della vita non sono ancora andate perdute.
Di nuovo una dimensione
temporale, ma riferita ad un’altra età della vita, con Adolescence
di Graziano Panfili. L’adolescenza rappresenta il passaggio
dalla fanciullezza all’età adulta e la ricerca fotografica dell’autore sul tema
parte dall’analisi dell’esperienza del figlio: contestualizza l’icona di un
“giovane cerbiatto” in diversi paesaggi-simbolo, rappresentando paure e incertezze,
dubbi e difficoltà.
Con i lavori di Mauro Quirini e Michele Vittori, infine, si spazia da una dimensione intima ad una
riflessione più ampia. In Condominium, Quirini trasmette la strana sensazione che si ha quando si attraversano
degli spazi condominiali: la presenza dei condòmini, tra TV e radio accese,
profumi di cucina, ascensori, automobili, è palpabile, eppure raramente si vede
qualcuno, la gente si isola e non si mette in relazione. Il racconto
fotografico mette in primo piano quegli spazi
che rimangono vuoti, dove nessuno si ferma e vige il silenzio. In Una
provincia, invece, Vittori presenta
un viaggio nel suo paesaggio quotidiano, quello dell’Alto Lazio, nei luoghi
minori, dove i cambiamenti avvengono con lentezza e i legami con il passato
risultano più evidenti. Questo territorio alle porte di Roma, come molte
provincie italiane, ha subito diversi cambiamenti dovuti al passaggio da un
modello di sviluppo agricolo ad uno di tipo industriale. La serie restituisce
l’immagine di una realtà ferma agli anni Novanta che fa da contraltare alla
contemporaneità.
Grazie
a questa molteplicità di visioni e alla sua dimensione corale, partecipata e
concreta, il progetto espositivo “KM0” rappresenta il perfetto punto
di partenza concettuale per l’apertura ufficiale al pubblico di HOP - HOUSE OF PHOTOGRAPHY, la nuova
casa della fotografia della capitale.
HOP è un progetto che
nasce dall’impegno del gruppo di fotografi in mostra e da un’idea di Daniele
Cametti Aspri per la creazione di un luogo nuovo dove vivere, fare e parlare di
fotografia abbattendo le barriere, puntando alla condivisione e riscoprendo il
valore della fotografia stampata.
Così
come la mostra “KM0” offre un ventaglio di visioni sull’oggi, HOP è uno spazio
con tante sfaccettature: è una casa per
autori, gli HOPers, dove
ritrovare la dimensione del confronto e presentare i propri lavori ad altri
appassionati; è una house gallery,
che punta a mostrare le opere in un contesto intimo, domestico, familiare e a
diffondere il concetto di fotografia come opera collezionabile e fruibile; è un
luogo di formazione, dove imparare
le tecniche essenziali o avanzate dell’utilizzo della macchina fotografica,
abbinandole all’affinamento della sensibilità visiva grazie a corsi e workshop; è un luogo di produzione, dove le opere esposte vengono realizzate
internamente e con cura artigianale grazie alla divisione HOPlàb
e alla collaborazione con Rosini Cornici,
in modo che anche la scelta di carta, stampa e cornici diventi parte integrante
del processo creativo del fare fotografia; è infine un marchio di qualità e garanzia, che vuole offrire un’opportunità a
chi vuole vivere di fotografia: HOP valuta gli artisti per la loro produzione e
per l’inserimento nel circuito di vendita della HOP
Gallery (per vendita fisica e online) e degli HOP Shop (o meglio HOPsHOP), corner all’interno di realtà
commerciali già esistenti che potranno proporre al pubblico il catalogo delle
opere del circuito HOP.
“La collettiva “KM0” sarà solo la
prima di una serie di mostre che animeranno HOP, la nostra nuova casa della fotografia
- commenta Daniele Cametti
Aspri, ideatore del progetto HOP e uno degli autori in mostra - “KM0”
è il primo passo che noi HOPers (gli autori di HOP, gli “House Of Photography
Users”, ma anche gli “speranzosi” o “quelli che hanno speranza e che la
trasmettere con le loro visioni) facciamo nel percorso che abbiamo intrapreso:
il nostro scopo è mostrare che la
passione per l’immagine può essere vissuta in un modo diverso, genuino, inclusivo, concreto, e anche
multiforme, sia come addetti ai lavori, sia come fruitori. HOP è davvero un
progetto poliedrico anche nella sua struttura: è un salotto della fotografia,
ma anche una galleria dove si torna all’approccio fisico verso un’immagina
stampata, che è un oggetto reale, di valore; è un luogo dove si insegna a
fotografare, dove si vuole sensibilizzare esperti e amatori ad una visione
fotografica più concreta e tangibile, ma è anche un centro di stampa fine art
di opere fotografiche; è una casa, dove le fotografie dialogano con un ambiente
caldo e familiare, ma è anche un marchio per la vendita, perché vogliamo
davvero diffondere il nostro spirito di rinnovamento ed aiutare concretamente
chi vuole vivere di questo mestiere.”
“KM0
- KILOMETRI ZERO (L’ORDINARIO STRAORDINARIO)”
Con lavori di Paolo Buatti, Daniele
Cametti Aspri, Paolo Fusco, Angelo Marinelli, Fabio Moscatelli, Graziano
Panfili, Mauro Quirini, Michele Vittori
Presso
HOP - HOUSE OF PHOTOGRAPHY
Via
Aristonico d’Alessandria, 95 - ROMA
Informazioni:
Tel.
06 5219944 / Mob. 335 5737183 / Mail: info@houseofphotography.it
Apertura
mostra: da lunedì 9 a venerdì 27 ottobre
2017
Vernissage:
martedì 10 ottobre 2017 dalle 18.30
alle 20.30 (per partecipare è necessario registrarsi qui)
Orari:
aperto dal lunedì al venerdì 10.00-17.00; aperto anche sabato 14 e domenica 15
ottobre 10.00-17.00; nei weekend
successivi apertura della mostra e visita di HOP su richiesta.
Per ulteriori informazioni:
6Glab - il laboratorio di idee di SEIGRADI / Barbara Gemma La
Malfa
Il Team PR di Daniele
Cametti Aspri e HOP - House Of Photography
Via G. Mameli 3 - 20129 Milano
Tel. +39.02.84560801/ Fax +39.02.84560802
Email: 6Glab@seigradi.com