martedì 28 giugno 2011

Gli spazi tra le nostre dita

Gli spazi tra le nostre dita sono stati fatti


in modo che un'altra persona possa riempirli.

Nella vita

Nella vita ci sono persone che non smettono mai di stupire..



e altre invece che purtroppo non smettono mai di deludere..

Ti amo

Ti amo non tanto per ciò che sei,


bensì per ciò che io sono quando sono con te.
(Elisabetta Barret Browning)

Quando la vita ti dà mille ragioni per piangere

Quando la vita ti dà mille ragioni per piangere



dimostra che hai mille ed una ragione per sorridere.

Nell’amore c’è sempre un po’ di follia

Nell’amore c’è sempre un po’ di follia.


Ma nella follia c’è sempre un po’ di saggezza.
(Friedrich Nietzsche)

Quando siete felici


 Quando siete felici



guardate nella profondità del vostro cuore e scoprirete che ciò che ora vi sta dando gioia.

Una cosa è ammirabile nell’amore

Una cosa è ammirabile nell’amore,



è che quando mi occupo dell’altro, mi occupo ancora di me.
(Michel Corday)

L’amore è una forza selvaggia


 L’amore è una forza selvaggia.


Quando tentiamo di controllarlo, ci distrugge. Quando tentiamo di imprigionarlo, ci rende schiavi. Quando tentiamo di capirlo, ci lascia smarriti e confusi.
 (Paulo Coelho)

lunedì 27 giugno 2011

A volte la Luna

A volte la Luna ci appare così..... fredda e lontana.



E ci chiediamo se ci appare fredda perchè è lontana
 oppure lontana perchè è fredda.

lunedì 20 giugno 2011

"Coloro che eliminano dalla vita l'amicizia, eliminano il sole dal mondo."- Marco Tullio Cicerone

Ecco: ho trovato la cosa da dire oggi (lo so, qualcuno dirà "potevi risparmiarcela").

Considero RIDICOLO (è il termine meno offensivo che mi viene) avere su facebook - o "credere" di avere, 2-3-4 mila amicizie e continuare a cercarsele..... ma vi pare una cosa umanamente praticabile ?? Ci sono studiosi (non vi sto a citare nomi e studi tanto so bene che l'avrete già letto da qualche parte) che sostengono che la mente umana non riesce a "gestire" più di 150 amicizie.... dal mio canto, ne porto poco meno di una quindicina.

Sono un tipo ASOCIEVOLE, ho dei limiti tutti soggettivi forse??!! Può darsi....ma mi preferisco così: almeno di quei pochi cerco di seguirne gli "umori", che, vi assicuro, è già di per sè "impegnativo". Ma sono i miei migliori "amici" (metafora, su face, di "persona rispettevole e meritevole di stima") e ne sono fiero...... un giorno li nominerò tutti (la quindicina) pur sapendo che ne perderò alcuni (la rimanenza).
PS : ho cenato con tre bicchieri di un ottimo primitivo (poco indicato con questo caldo ma era "brillante" assiemato alllo spezzatino di pollo impanato al forno di questa sera) e ho conversato "amabilmente" con una persona a me molto vicino..... mi ha fatto piacere ascoltarla e parlarle.
Cosa delle due cose abbia influito maggiormente sul mio post, non lo so..... e non me ne frega niente. Buonanotte a tutti.

RETROMANIA

Avete notato che da qualche anno è tutto un guardare al passato?? Nel cinema, nella moda, nella musica e nella tv sembra che sia scoppiata una incontenibile nostalgia per quello che fu..... ma, è solo semplice passione per il vintage o c'è qualcosa in più?

Se "bazzicate" su youtube o semplicemente per la rete avrete sicuramente constatato l'annullamento delle "barriere temporali" fra i personaggi di vent'anni fa e quelli attuali......si ha l'impressione che tutto sia "presente", oppute che tutto sia un interminabile retrò.

Ma cosa ci sta succedendo, veramente? E' forse il caso di incominciare a preoccuparci di tutto questo ?
Ho trovato questo video, poco fa, su youtube.....dura dieci minuti. L'ho visto... e sapete che c'è ?? Che mi ha colpito, positivamente per giunta.
Ho il sospetto di essere stato "contagiato"......la RETROMANIA, ha colpito anche me, forse??!!

http://www.youtube.com/watch?v=c9CxZnsbY04

domenica 19 giugno 2011

venerdì 10 giugno 2011

Riflessione serale

"Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima." (George Bernard Shaw)

A me, ultimamente, capita esattamente il contrario e non so se devo cambiare specchio o bruciare le mie tele.

Buonanotte.....se vi riesce.

mercoledì 8 giugno 2011

Ultimi versi adolescenziali

Mi chiedo perchè hai paura di cavalcare
lunghe notti d'amore insieme a me.
Mi chiedo perchè la mia luna
inizia a correre sui prati colmi d'orgasmi
nel vedere il mio sesso eccitato.
Non ho voglia di masturbarmi,
ho voglia di te,
della tua natura di donna, del tuo seno, del tuo culo.....
dei tuoi occhi, ormai, non so più che farne.

14/04/1980


Hanno violentato la mia luna
con la loro stupida ebbrezza.
Giurami amore di non desiderare
altro orgasmo al di fuori del mio.
Ho paura di sentire da solo
le grida di una notte senza imene.
Penserò, anche in questa notte, e godrò,
di estirpare violentemente tutti i peli della tua vagina,
piccola puttana che picchi i miei sensi.
Non ho mai desiderato come ora
di violentare il tuo corpo con un ferro rovente
reso tale da mille peni eccitati.
Poi lo brucerò, lentamente,
con la fiamma di una candela
e le tue ceneri darò al mare
affinchè li porti via,
dai miei piaceri che non sono più tuoi.
Mai, come ora, amore e odio si son fusi
nella mia mente ubriaca di dolore.

14/04/1980


Ho visto correre su un mare impazzito
il bianco cavallo alato, ebbro di sesso.
Ho visto perdersi il candido gabbiano Jonathan
e le sue strida laceravano la notte
nell'affranta ricerca della sua nuova luna.
Piccola luna che conosci l'amore
posso io amarti quanto la notte.
Non ho mai visto la luna nel chiaro
ecco perchè io amo la notte.
..........................
Posso amarti mia nuova luna
ma devo pur sempre amare la notte.

15/04/1980


Ho bruciato i miei antichi pensieri
per dar posto a cento notti d'orgasmi.
Nessuno ha voglia di amare la mia luna
insieme a me vogliono solo piaceri.
Non ho voglia di toccare le mie vecchie illusioni
che hanno solo riempito i miei giorni di fumo.
E' molto lontano la notte di chi muore??
Sono tanto stanco di aspettare.

15/04/1980

Stanza d'affitto

"Stanza d'affitto"

Ci lasceremo,
un giorno....
fra poco ci lasceremo
mia cara stanza d'affitto.

Le gioie
i dispiacere
il mio piccione bianco;
lascerò i miei amici
la mia penna
l'innocenza dei miei occhi
i miei ricordi di bimbo
il diario dove sempre scrivevo
come adesso.

Lascerò la foto della cagna di zio Osvaldo
la mia vecchia sveglia
le mie pantolfole rosse.

Lascerò il mio pianto per la morte di Boby
il quadro di Paolo
le poesie di pianti
la finestra che non riuscivo mai a chiudere
la sera.

La voglia di vivere
solo
senza nulla
senza niente.

Lascerò sara
la mia gattina
lascerò il mio odio
lascerò il mio passato.
In questa cara stanza d'affitto.

1978

mercoledì 1 giugno 2011

Angelo Branduardi e le Confessioni di un malandrino

Mi piace spettinato camminare
col capo sulle spalle come un lume
così mi diverto a rischiarare
il vostro autunno senza piume.
Mi piace che mi grandini sul viso
la fitta sassaiola dell'ingiuria,
mi agguanto solo per sentirmi vivo
al guscio della mia capigliatura.
Ed in mente mi torna quello stagno
che le canne e il muschio hanno sommerso
ed i miei che non sanno di avere
un figlio che compone versi;
ma mi vogliono bene come ai campi
alla pelle ed alla pioggia di stagione,
raro sarà che chi mi offende
scampi alle punte del forcone.
Poveri genitori contadini,
certo siete invecchiati e ancor temete
il Signore del cielo e gli acquitrini,
genitori che mai non capirete
che oggi il vostro figliolo è diventato
il primo fra i poeti del Paese
e ora in scarpe verniciate
e col cilindro in testa egli cammina.
Ma sopravvive in lui la frenesia
di un vecchio mariuolo di campagna
e ad ogni insegna di macelleria
la vacca si inchina sua compagna.
E quando incontra un vetturino
gli torna in mente il suo concio natale
e vorrebbe la coda del ronzino
regger come strascico nuziale.
Voglio bene alla patria
benchè afflitta di tronchi rugginosi
m'è caro il grugno sporco dei suini
e i rospi all'ombra sospirosi.
Son malato di infanzia e di ricordi
e di freschi crepuscoli d'Aprile,
sembra quasi che l'acero si curvi
per riscaldarsi e poi dormire.
Dal nido di quell'albero, le uova
per rubare, salivo fino in cima
ma sarà la sua chioma sempre nuova
e dura la sua scorza come prima;
e tu mio caro amico vecchio cane,
fioco e cieco ti ha reso la vecchiaia
e giri a coda bassa nel cortile
ignaro delle porte dei granai.
Mi son cari i miei furti di monello
quando rubavo in casa un po' di pane
e si mangiava come due fratelli
una briciola l'uomo ed una il cane.
Io non sono cambiato,
il cuore ed i pensieri son gli stessi,
sul tappeto magnifico dei versi
voglio dirvi qualcosa che vi tocchi.
Buona notte alla falce della luna
sì cheta mentre l'aria si fa bruna,
dalla finestra mia voglio gridare
contro il disco della luna.
La notte e` così tersa,
qui forse anche morire non fa male,
che importa se il mio spirito è perverso
e dal mio dorso penzola un fanale.
O Pegaso decrepito e bonario,
il tuo galoppo è ora senza scopo,
giunsi come un maestro solitario
e non canto e non celebro che i topi.
Dalla mia testa come uva matura
gocciola il folle vino delle chiome,
voglio essere una gialla velatura
gonfia verso un paese senza nome.


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