sabato 16 maggio 2020

Jovan Vulic





"(...) Attento a tutto quanto lo circonda e alle novità che l'evoluzione dell'arte propone, Jovan Vulic coltiva sapientemente una personale visione del mondo e scruta con intelligenza l'anima di quella società che ritrae col gusto di chi, sentendone i problemi, li prospetta con quella sottile ironia che tanto convince. Con garbo e con quell'umiltà che sono sue doti peculiari attizza i fuochi rutilanti della fantasia e dei trasalimenti con opere di indiscussa valenza e contemporanea attualità." - Gianni Franceschetti


Jovan Vulic nasce a Beji in Jugoslavia nel 1951. Fin da giovanissimo si impone al pubblico vincendo importanti premi di pittura. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Belgrado e in seguito si trasferisce in Italia, a Venezia e a Roma, dove studia con Montanarini, Gentilizi e Fazzini. 

In Italia ha tenuto numerose mostre personali con particolari consensi di pubblico e di critica. Umiltà e un’attenta introspezione psicologica sono espresse nelle sue opere, di indiscussa valenza e contemporanea attualità. Vulic è artista di estremo rigore segnico-cromatico: le sue prime opere rivelano l’influsso slavo nei tratti e nei colori, mentre il primo periodo romano si caratterizza per una nuova luce nei paesaggi dove il particolare quasi rasenta una naturale vena naif. Con assoluta proprietà di linguaggio e finezza di stile, Vulic propone etica ed estetica, pensiero e sentimento attraverso attraverso un’inconsueta sensibilità spirituale che costituisce la forza di ogni sua immagine. 

Lavora a Roma, ove risiede, ma le sue opere sono note in Europa ed oltreoceano. Instancabile lavoratore, attento a tutto quanto lo circonda e alle novità che l’evoluzione dell’arte propone, coltiva sapientemente una personale visione del mondo e scruta con intelligenza l’anima di quella società che ritrae col gusto di chi, sentendone i problemi, li prospetta con quella sottile ironia che tanto convince. Con garbo e con quell’umiltà che sono sue doti peculiari attizza i fuochi rutilanti della fantasia e del trasalimento con opere di indiscussa valenza e contemporanea attualità.

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