giovedì 26 dicembre 2019

Racconti al buio. Storie dall’antico testamento

Venerdì 27 e sabato 28 dicembre 2019, alle ore 19, il Sottofondo laboratorio d’arte di via Garibaldi 136/A, ad Arezzo, ospita  “Racconti al buio. Storie dall’antico testamento” , progetto teatrale site-specific a cura della compagnia teatrale Broken Jump .

Le due serate nel cuore di quella che in passato era la “Via Sacra” di Arezzo, saranno introdotte dal giornalista culturale Marco Botti.  

L’ingresso allo spettacolo è a offerta. A causa della ridotta disponibilità di posti, è consigliata la prenotazione al numero 3277819888.



“Racconti al buio. Storie dall’Antico Testamento” è un progetto pensato per il periodo natalizio.

Un percorso all’interno di chiese, ex luoghi di culto e spazi culturali del territorio di Arezzo e provincia, con l’intento di valorizzarli e mettere in luce il loro valore storico o simbolico.

Appellandosi all’immaginario collettivo, Broken Jump punta a promuovere una confluenza di pubblico attivo per offrire un messaggio sociale di riflessione in un mondo sempre più diviso e conflittuale.

Durante ogni serata ci sarà una piece teatrale di un’ora circa. Nell’opera originale reinterpretata, la compagnia racconterà a lume di candela le storie di Jona e Giobbe tratte dal Vecchio Testamento, soffermandosi sui temi che queste affrontano.

Un collettivo di sette attori narrerà ed evocherà eventi e personaggi presenti nel libro senza tempo. Attraverso l'arte, saranno così svelati i paradossi del pensiero umano, che nella Bibbia sono presenti tramite la figura di Dio e attraverso l'uomo, il quale cerca di interagire con la sua entità.



LA COMPAGNIA
Broken Jump è una compagnia teatrale aretina che si specializza esclusivamente in eventi teatrali site-specific, quindi creati in luoghi non convenzionali e spazi non specificatamente teatrali. Broken Jump nasce dall'incontro di Samuel Angus McGehee e Michele Athos Guidi. Ogni progetto parte da una collaborazione di artisti ed esperti di vari settori, che cercano situazioni culturali con cui interagire. Grazie alla presenza di jumpers, ovvero artisti di diverse nazionalità che rendono le collaborazioni “liquide”, la compagnia cambia spesso pelle. Ogni lavoro si basa e si crea sui multi linguaggi: danza, canto, teatro-danza, maschera, marionette, voce, musica e testo.