martedì 26 marzo 2019

Una collezione sinuosa

La sinuosità cui si fa riferimento nel titolo è quella del sempre ammaliante corpo femminile. In forme astratte, rituali, autocritiche, ironiche, pseudo mistiche, erotiche, provocatorie e simboliche, esso è il protagonista nelle opere dei dieci artisti internazionali in mostra, come sempre tutte provenienti dalla Collezione OGA.



Cesare Bedogné (Sondrio, 1968) è un fotografo, cineasta e scrittore italiano. Si è laureato con lode in Matematica. Nel corso dei suoi studi, ha anche approfondito il suo interesse per le arti visive, con particolare attenzione al cinema, e "allo scopo di catturare lo sguardo nel suo stato puro", alla fine si è dedicato alla fotografia. "Credo che la fotografia sia un adattamento della visione a una necessità spirituale - l'occhio forma un'immagine che a sua volta, attraverso le sue più intime risonanze, rifocalizza e trasforma lo sguardo stesso". (C.B.)

Nicholas Bertini (Verona, 1987) Fin dal 2008 lavora in studi di graphic design e collabora con agenzie di comunicazione. Durante questi anni si avvicina all’animazione passando dalla motion graphics a tecniche tradizionali. Attualmente lavora in modo indipendente collaborando con produzioni video. In parallelo porta avanti la ricerca e lo sviluppo di corti animati sperimentali, attraverso una costante ricerca visiva, sperimentando e intersecando diversi processi d’animazione e prediligendo un approccio visivo minimale ottenuto con metodi di produzione interdisciplinari. 

Teymur Daimi (Baku, Azerbaijan, 1966) filmmaker, artista visivo e filosofo laureato nel 1985 presso l'Accademia d'arte statale dell'Azerbaijan e nel 1993 all'Università statale di cultura e arte dell'Azerbaigian. Dal 2001 lavora come regista alla sfera audiovisiva. È autore di numerosi articoli e saggi in edizioni locali e internazionali di arte e cultura. Ha partecipato a festival, mostre e biennali internazionali, tra cui la 1a Biennale di Salonicco nel 2007 e la 53a Biennale di Venezia nel 2009, nel padiglione dell'Azerbaijan. Membro dell'Unione dei cineasti dell'Azerbaigian.

Johannes C. Gerard (Colonia, Germania, 1959) Artista di nazionalità tedesca e olandese, ha studiato alla School of Printmaking and Design di Colonia, in Germania, e alla Dun Laogharie School of Art and Design di Dublino. Durante la sua carriera artistica ha vissuto e lavorato in molti paesi. Attualmente vive a Berlino e L'Aia. Dal 1981 partecipa a mostre, progetti, video/film in tutto il mondo. Nel 2007 la fotografia, l'installazione e la stampa sono diventate le sue discipline predilette, poi nel 2012 realizza le prime installazioni video e nel 2014 i primi video e alle arti performative.

Werther Germondari (Rimini, 1963), artista visivo e filmmaker laureato in Istituzioni di Regia all’Università di Bologna e diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, collabora dal 1988 con Maria Laura Spagnoli (Amelia, 1960) Laureata in Storia della Musica presso l’Università di Roma, e in Istituzioni di Regia all’Università di Bologna. Il loro primo cortometraggio è stato proiettato nella Selezione Ufficiale del Festival di Cannes nel 1994. ‘Sex Equo’, del 2011, da cui l’episodio in mostra, è il loro primo lungometraggio.

Detlef Schlich (Colonia, Germania, 1962) è un artista interdisciplinare e designer rituale che lavora con performance, fotografia, pittura, suono, installazioni e film. Suo principale interesse è l'esplorazione della perdita di confini tra esseri umani e tecnologia nel XXI secolo, il fenomeno emergente del transumanesimo nell'era digitale. La sua metodologia è la creazione di un alter ego, un personaggio mitico, una manifestazione contemporanea del transumanesimo che incarna la relazione simbiotica tra l'esperienza umana e la tecnologia.

Oona Taper (Bozeman, USA, 1993) è un artista multimediale e un’animatrice sperimentale con una pratica artistica che comprende opere bidimensuonali, video ed installazioni Il suo stile è sia ‘capriccioso’ che caotico, utilizzando figure distorte ma riconoscibili, un forte uso del suono e un approccio misto ai media per affrontare i temi dell'intimità, della tecnologia, dello spazio fisico e delle esperienze soggettive. I suoi cortometraggi sono stati proiettati in molti festival internazionali e le sue installazioni video e le sue opere su carta sono state esposte nelle gallerie di Boston e Filadelfia.

Natalie Wardle (Bradford, GB, 1994) è un'artista visiva con base a Manchester. Il suo lavoro analizza come le donne costringono i loro corpi ad integrarsi con i tipi di corpo ideali della società, esplorando il tessuto shapewear e il nastro che è posto sopra i capezzoli per coprire e reprimere la loro forma. Si è laureata in fotografia alla Manchester School of Art. Ha esposto in Inghilterra e all'estero in mostre come Modern History presso The Atkinson (Southport) a cura di Lynda Morris e Two Night Stands presso la Cooper Gallery (Dundee), co-curata da Lynda Morris e Cooper Gallery.

Meng Zhou (Shaoxing, Zhejiang, Cina, 1992) è di una generazione che ha formato la sua personalità e le sue convinzioni durante un periodo di mutamento delle circostanze sociali ed economiche, attraverso un boom con grande disponibilità di informazioni e tecnologia. Profondamente impegnato nel processo di creazione artistica, nell'idea della metamorfosi e della socializzazione individuale, Zhou presenta la sua sensibilità verso le preoccupazioni introspettive, che ha descritto come "essere incubato e oppresso allo stesso tempo".




LA COLLEZIONE SINUOSA
Dal 26 marzo al 7 aprile 2019

Cesare Bedogné, Nicholas Bertini, Teymur Daimi, Johannes Christopher Gerard, Werther Germondari e Maria Laura Spagnoli, Detlef Schlich, Oona Taper, Natalie Wardle, Meng Zhou.

Ospizio Giovani Artisti
via Cernaia 15 - Roma

Inaugurazione: Martedì 26 marzo 2019, h18 (fino h20.30)

Orario: solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com