venerdì 10 novembre 2017

Kandinsky > Cage. Musica e Spirituale nell'arte

La musica si vede? Cosa succede quando un pittore, uno scultore, vogliono superare i limiti dello spazio, della simultaneità e estendere la propria opera nel tempo, facendola vibrare magicamente nel nostro spirito, così come solo la musica sa fare?

Per scoprirlo occorre visitare la mostra Kandinsky > Cage. Musica e Spirituale nell'arteLa freccia nel titolo indica la direzione per compiere un viaggio polisensoriale, attraverso un capitolo importante della storia dell'arte e del pensiero.

Arte-musica-spirito si allineano in un percorso che pone al centro il famoso libro di Kandinsky "Lo Spirituale nell'Arte" (1912) e prosegue nel Dopoguerra. Tra 8 e '900 si assiste infatti a una vera e propria spiritualizzazione dell'arte che pone in primo piano la dimensione dell'interiorità dell'individuo e elegge nelle arti, nella loro unione, la sede privilegiata di idee universali.

Oltre ai maggiori nuclei dedicati ai due artisti nel titolo - l'uno padre assoluto dell'astrattismo spirituale, l'altro il più grande rivoluzionario nel campo della musica e dell'arte spirituale del secondo Novecento - vengono presentate opere e vite di protagonisti che con loro si sono venute a intrecciare: Max Klinger, Paul Klee, Arnold Schönberg, Constantin Čiurlionis, Marianne Werefkin, Oskar Fischinger, Fausto Melotti, Nicolas De Staël, Giulio Turcato, Robert Rauschenberg.

Una mostra-viaggio che permette di contemplare con l'occhio alcuni capolavori e al contempo di attivare l'orecchio nell'ascolto delle musiche ad essi abbinate. Durante il percorso sarà infatti possibile sostare sotto a campane sonore che avvolgono come in un cilindro acustico il visitatore; sperimentare alcune opere in maniera tattile; infine immergersi in installazioni, come la "stanza del silenzio" o "camera anecoica" e "Ocean", dedicate a John Cage.