martedì 6 settembre 2016

Storia del Profumo, profumo della storia - Tema e obiettivi della Mostra

Storia del Profumo, profumo della storia - Fratta Polesine (Ro), Museo Nazionale Archeologico
17 settembre 2016 – 26 febbraio 2017

Comunicato Stampa - Tema e obiettivi della Mostra   

Il lavoro qui presentato coinvolge quattro campi d’indagine: si parte dalla la ricerca archeologica, l’analisi delle fonti storiche e delle testimonianze iconografiche lungo i secoli, fino ai messaggi pubblicitari e alla studio della produzione odierna di aromi e profumi (tradizione e innovazione), approfondendo il tema grazie all'apporto scientifico e didattico fornito  dalla collaborazione con laboratori specialistici, Corsi di Specializzazione post laurea specialistici e dipartimenti Universitari.
Punto di partenza è il patrimonio archeologico del Mediterraneo Orientale e la ricostruzione delle tecniche utilizzate a cavallo fra antico e medio bronzo (II Millennio a.C.) per la produzione di essenze, fra cui gli aromi da resina di pino, rosmarino, alloro, mirto, anice e bergamotto, piante tipiche di Cipro e del Mediterraneo, ricostruendo la storia delle tecniche e del gusto olfattivo attraverso i secoli fino ad oggi. 

In questo compito ci guidano i reperti archeologici e le fonti storiche e linguistiche, a partire dalle tavolette in Lineare B, che ricordano la produzione di olii profumati ad suo cultuale offerti a divinità, e a seguire altre fonti classiche, quali il "Trattato degli odori " di Teofrasto, testo base della profumeria antica, le testimonianze di Plinio il Vecchio nella “Naturalis Historia” o quelle conservate in Dioscuride in “De materia medica”. 

Nostro obiettivo è presentare il tema in riferimento alle varie epoche storiche, lungo il medioevo fino all’età odierna, ricostruendo il percorso di questo fondamentale aspetto della vita sociale attraverso i codici e le conoscenze relative a erbe aromatiche (ma anche curative) lungo i secoli. I profumi di oggi, infatti, provengono da una lunghissima tradizione che, nonostante i cambiamenti di tecniche di produzione o di modalità di conservazione ed uso, non hanno dimenticato le loro origini e determinate profumazioni, come ad esempio il bergamotto, sopravvivono e continuano ad essere utilizzate senza perdere la loro freschezza, manifestando così l’esistenza di un patrimonio culturale comune che dall’antichità giunge fino a noi.

Nell’antichità come oggi, i profumi erano commerciati in lussuosi e costosi contenitori, che, oltre a sottolineare la preziosità del contenuto, rappresentavano anche un espediente per attrarre l’acquirente. Si motiva dunque una sezione dedicata ai manifesti pubblicitari della Belle Epoque esposti in mostra.
I legami, chiaramente visibili, fra l’industria profumiera di oggi e la produzione di olii essenziali nel Mediterraneo antico conferma la persistenza di un gusto olfattivo comune che dal Mediterraneo centro-orientale si diffuse a partire dal II Millennio a.C. e ancor oggi costituisce la base di alcune fragranze particolarmente apprezzate ed utilizzate in Europa. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che il profumo è uno strumento di comunicazione sociale: attraverso il profumo è possibile comunicare una particolare immagine di sé e, allo stesso modo il profumo altrui può costituire una specifica informazione nelle relazioni sociali, utilizzando un codice ben conosciuto all’interno della stessa cultura.

Lo studio dei profumi, e quindi degli odori, è uno studio di storia della cultura e del comportamento, della medicina, dell’igiene, del culto e dell’immaginario erotico. Tramite i reperti esposti in mostra si propone una lettura attraverso i secoli di un prodotto che ha fortemente influenzato la nostra cultura, i commerci, la letteratura e la ricerca medica. 
Una postazione multimediale e il percorso olfattivo completano l'allestimento espositivo, dando concretezza e immediatezza al progetto.

Testo a cura di
Federica Gonzato 
Chiara Beatrice Vicentini
Silvia Vertuani
Stefano Manfredini


Info:
www.comune.frattapolesine.ro.it/museo-archeologico-nazionale.html

Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestione2@studioesseci.net

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