PAOLO
MEDICI
ABOUT
FACE
Vernissage DOMENICA 10 APRILE 2016 alle ore 18.00
Presentazione a cura del prof. FRANCESCO MARTANI
La mostra è
patrocinata dal Comune di San Benedetto Po (MN)
Durata della Mostra: 10 APRILE - 1 MAGGIO
Via Virgilio
7, San Benedetto Po (Mantova)
Tutti i giorni: 10.00-12.00 / 15.30-19.00
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Art Gallery Zanini Arte
Paolo Medici è nato a Roma nel 1955 ed ha
frequentato come allievo lo studio di Corrado Cagli, perfezionando i suoi studi
di pittura fino al 1976.
Se la tecnica che predilige è il “ frottage “ che sfrutta lo strofinio dei
pastelli cerosi ad olio su carta poi intelata, il tema delle sue opere è
l’antico, a volte la storia, a volte il mito, non sentito come sogno o
nostalgia, ma come presenza certa e determinata.
Dal 1990 vive e lavora a Bologna. Dal 1974 ha partecipato a moltissime mostre
nelle più importanti città Italiane vincendo numerosi premi.
L'opera d'arte pesa, tanto quanto il volume di inconscio che sposta
Suscitare meraviglia, catturare l'attenzione mediante lo stupore, è da
sempre, proprietà essenziale del fare arte. Tuttavia bisogna ammettere che
attualmente non si riesce a imbattersi frequentemente in tale elementare
fascinazione, in questo originario piacere della pittura. Non e davvero il
rischio che si corre con Medici, che non e certo artista da lasciare
indifferenti: affascina e poi magari respinge; inquieta e forse ferisce.
Le sue
opere sono impressionanti per la loro delicata abilità tecnica, nell' apparire
poesia. Medici, va detto subito, e pittore provvisto di un virtuosismo
sorprendente; che, durante un trentennio, si e applicato a studiare
meticolosamente le tecniche, l’iconografia e l’iconologia di 600 anni di arte
occidentale; un pittore ossessivamente intento al conseguimento della
perfezione, sia nella tecnica (quella preferita, ma non l’esclusiva, del
frottage), che nella risoluzione dell’immagine.
Paolo ha trovato nel suo lavoro
di artista la piena consapevolezza dei suoi poteri, e a sua volta,
l'accuratezza per rivelare lo spirito incerto dei nostri tempi, in un momento
in cui abbiamo quasi dimenticato quello che è una buona pittura. La sua
ricerca, è immaginativa e mentale, metamorfica, di rado visionaria, sempre
distaccata dal riscontro diretto con la natura, e tutta nutrita della storia
dell’arte. Lo spettatore che per la prima volta, si pone di fronte a un'opera
di Paolo Medici, vivrà un'esperienza unica che non si limita al piacere
estetico , qualcosa di previsto in un'opera d'arte , ma riuscirà anche a superare
tutto ciò che in precedenza è stato percepito come realtà . In sostanza , la
pittura Medici è un modo alternativo per visualizzare, una diversa
interpretazione di corpi e situazioni che sono spesso impliciti e dati per
scontati .
Lo spettatore ha l' impressione che la superficie pittorica si sveli
in un universo parallelo che lo assorba e integri immediatamente , trasformando
la sua dimensione spazio-temporale. Tuttavia, nulla è come sembra nel mondo di
Medici , e i nostri sensi sono solo uno strumento di percezione e comprensione
globale del mondo che ci circonda , uno strumento che reinventa e reinterpreta
. Completa di una forza metafisica e precisione espressiva , la sua pittura è
riuscita ad aggiornare i concetti e le caratteristiche che da tempo sembravano
essere stati cancellati dal vocabolario dei movimenti pittura contemporanea ,
la quale pretendeva rinunciare definitivamente a qualsiasi connessione con il
passato della pittura figurativa. Reinventa un realismo distruggendo il proprio
concetto stesso di realtà e rivelando la soggettività mistica delle sue opere .
Il tempo cessa di essere lineare , e la narrazione diventa interiore.
Prof. Stefano Bianchi
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