lunedì 16 marzo 2015

I segreti di Heap House svelati da Edward Carey

Questo romanzo rappresenta il ritorno di una delle penne più esaltanti della contemporanea narrativa inglese e l’inizio (di questo potete esserne certi) di una saga che affascina, seduce, commuove pure, come solo la grande letteratura sa fare.

"Tutto cominciò, con il terribile pasticcio che ne seguì, il giorno in cui scomparve la maniglia da porta di mia zia Rosamud. Era la sua maniglia da porta prediletta, interamente in ottone.(..)"

Sono queste le prime battute de "I segreti di Heap House", il nuovo romanzo di Edward Carey - insegnante, scrittore, sceneggiatore ma anche originalissimo illustratore - tradotto da Sergio Claudio Perroni per Bompiani, in libreria nei prossimi giorni (a proposito : L'autore sarà a Bologna il 31 marzo alla Libreria per Ragazzi Stoppani e a Milano l'1 aprile alla Rizzoli Galleria...FORTUNATI, bolognesi e milanesi!!!).

I segreti di Heap House è una fiaba, una lunga fiaba (lo dico per quelle 368 pagine in sui si dipana) dall'agro sapore dickensiano. Una storia cupa, allusiva e platealmente gotica. Un romanzo che affascina, sin dalle prime battute e...MERAVIGLIA, che riempie anche gli occhi ...con le illustrazioni dei personaggi (ad opera dello stesso Carey) che ne concrettizano l'idea che ognuno di noi se ne fa (questo è uno di quei lavori per cui, io, mi pongo il quesito se lo scrittore/illustratore, sia partito prima dal testo oppure dal disegno?? Insomma : Clod/bozzezzo è l'ispiratore della fiaba oppure la trasposizione immaginifica del personaggio/testo??...vabbè lasciamo perdere).

A questo punto - ho citato Clod - dico qualcosa del romanzo: Clod è un solitario rampollo della Famiglia degli Iremonger, che da sempre regna sui Cumuli (un mondo fatto di avanzi di oggetti, gettati via o smarriti, accumulati ai margini della Londra vittoriana,  una sorta di nobile discarica). La caratteristica degli Iremonger (come se non bastasse quella del loro "regno") è che ogni membro della suddetta, sin dalla nascita, si lega ad un oggetto in particolare - a cui vien dato con molta naturalezza, nome e cognome - che lo accompagnerà per tutto il corso della vita.

E fin qua, nulla di esageratamente "strano"...incominciamo a pensare il contrario (e a lasciarci intrigare appassionatamente dal racconto) quando leggiamo che Clod, fra tutti gli Iremonger, è il personaggio più interessante : Lui, col suo tappo da bagno universale James Henry, ci parla...eccome se ci parla. E mica solo col tappo...anche con tutti gli altri oggetti. 

E se pensate che sia lui solo a "parlar essi", vi sbagliate: Anch' essi (gli oggetti) parlan con lui...Altrimenti che storia strana e appassionamnte intrigante sarebbe??


Edward Carey è nato nel 1970 nel Norfolk, scrittore, drammaturgo, illustratore, è autore di "Observatory Mansions" e "Alva e Irva. Le gemelle che salvarono una città", entrambi pubblicati da Bompiani.
http://edwardcareyauthor.com/the-iremonger-trilogy/

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