lunedì 27 ottobre 2025

MARK FRANCIS. Sea of Sound

Sarà Mark Francis (Newtownards, Irlanda del Nord, 1962) a rappresentare la Repubblica di San Marino alla 61. Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia. Curato da Luca Tommasi, il progetto Sea of Sound presenterà un nuovo corpus di opere dell'artista, da sempre interessato ad approfondire i rapporti fisici e poetici che intercorrono fra arte, suono e scienza.

Nel 2026, il Padiglione del Titano sarà ospitato in una nuova sede, collocata tra Arsenale e Giardini: Tana Art Space (Fondamenta de la Tana n. 2111), ex deposito di legna e carbone convertito all'arte e alla cultura.

Il Padiglione di San Marino è progettato e realizzato da FR Istituto d'Arte Contemporanea S.p.a., galleria d'arte sammarinese che fa capo a Roberto Felicetti, Vincenzo Rotondo e Alessandro Bianchini, con il supporto della Segreteria di Stato Istruzione e Cultura e la supervisione di Valentina Garavini nel ruolo di commissario.


«Non appena è stato rivelato il tema della Biennale, In Minor Keys, di Koyo Kouoh e del suo team, la scelta di Mark Francis mi è apparsa immediatamente naturale e adeguata poiché in piena consonanza semantica e metaforica con le più recenti progettualità dell'artista nordirlandese denominate Soundscapes, Acoustic Ocean, Harmonic Field», dichiara il curatore Luca Tommasi. «In Minor Keys è un'espressione mutuata dalla musica che sta a significare una modalità di esecuzione in tono minore, e che mira ad estendere il concetto dal puro ambito musicale alla necessità per gli esseri umani di riconnettersi con le frequenze della propria anima, ad affinare e amplificare la capacità di ascolto dei sussurri e delle voci più flebili rispetto alla narrativa dominante, agendo come un diapason in grado di riportare equilibrio e armonia».

Mark Francis ha sviluppato sin dagli anni '90 un lavoro prevalentemente incentrato sulla pittura astratta. Un'esperienza sonora ed emotiva che si traduce in opere che evocano sensazioni uditive attraverso la rappresentazione visiva, in una dimensione sinestetica e plurisensoriale.

Il titolo Sea of Sound allude alla vastità di suoni e frequenze in cui siamo immersi e alla capacità di intercettarle, selezionarle e declinarle in esperienze personali, anche attraverso il filtro dell'emotività.

Il Padiglione si articolerà in due stanze: nella sala d'entrata una proiezione dal titolo Listening Field condurrà lo spettatore nel mondo delle immagini dell'artista; nella seconda sala una serrata selezione di dipinti inediti di grande formato, realizzati ad olio su tela o alluminio, consentirà allo spettatore di approfondire la sua ricerca.

«Pur essendo il mio lavoro di natura astratta, esso è concettualmente guidato da idee che traggono ispirazione dalla scienza, dal suono e dal colore. Invece di replicare queste idee, mi sono sempre concesso di perdermi nel processo creativo, dando vita a forme nuove e immaginate. La mia pratica si concentra principalmente sulla pittura, ma ho esplorato anche altri linguaggi, come la grafica d'arte e la scultura. Ora che sto ampliando la mia ricerca verso l'immagine in movimento, non vedo l'ora di condividere questa nuova direzione alla Biennale Arte 2026», dichiara l'artista Mark Francis.

Il logo del Padiglione trae origine da un dipinto, al quale sono sovrapposte le tre iconiche torri del Monte Titano, propagatrici di onde di libertà, indipendenza e creatività. Punti di ascolto privilegiato e rifugi acustici al di sopra di quel "mare dei suoni" evocato dall'artista.


Maggiori informazioni relative alla partecipazione nazionale sammarinese alla Biennale Arte 2026 sono disponibili all'indirizzo 

www.biennaleveneziasanmarino.com, Facebook @biennaleveneziasanmarino, Instagram @biennalevenezia_sanmarino. 

Hashtag ufficiali: #biennaleveneziasanmarino - #markfrancis - #seaofsound.


Mark Francis è un pittore nordirlandese che vive e lavora a Londra. Nato nel 1962 a Newtownards, nella contea di Down, ha conseguito una laurea in Belle Arti presso la St. Martin's School of Art tra il 1981 e il 1985, seguita da una specializzazione in Belle Arti presso la Chelsea School of Art nel 1986. Mark Francis ha sviluppato una vasta pratica prevalentemente incentrata sulla pittura astratta. Le sue influenze e i suoi interessi sono in continua evoluzione, focalizzando la propria indagine sul rapporto arte e scienza. Francis ha esposto in istituzioni e gallerie del Regno Unito e in tutto il mondo, tra cui alla Hugh Lane Municipal Gallery di Dublino, alla Milton Keynes Gallery, alla City Art Gallery di Manchester e alla Royal Academy nella celebre mostra di Saatchi, Sensation, nel 1997. Nel 2022 ha allestito la personale Re-Echo a Palazzo Collicola, una mostra curata da Marco Tonelli che ha rappresentato la sua prima esposizione personale in un museo pubblico italiano. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni, tra cui la Tate Gallery, l'IMMA Ireland e l'Arts Council England.


Luca Tommasi nasce a Monza nel 1972 e inizia il suo viaggio pluriventennale nel mondo dell'arte nel 2002 a Finarte Casa d'aste, diventandone prima banditore e poi direttore, maturando una profonda esperienza del mercato e della scena artistica. Dal 2008 al 2012 assume la curatela delle mostre della Galleria civica di Seregno e nel frattempo apre una propria galleria prima a Monza e poi a Milano. Ha operato come curatore di mostre in spazi sia pubblici che privati e come personaggio televisivo, dedicandosi principalmente alla promozione di artisti britannici e internazionali, contribuendo attivamente alla diffusione della loro conoscenza in Italia. Ha all'attivo 25 mostre curate presso istituzioni pubbliche in Italia e all'estero (tra cui New York, Dubai e Sofia) e altrettanti titoli in catalogo con primarie case editrici nazionali. Si è specializzato nella pittura inglese della fine del XX secolo e nel 2025 ha dato alle stampe il suo saggio Young British Artists: da Frieze a Sensation, edito da Silvana Editoriale.


FR Istituto d'Arte Contemporanea S.p.a. è una galleria d'arte moderna e contemporanea fondata nel 2006 a San Marino da Roberto Felicetti, Vincenzo Rotondo e Alessandro Bianchini. La scelta della sede è stata valutata in funzione della centralità dello Stato di San Marino rispetto al territorio nazionale Italiano, oltre che per la riconosciuta attenzione a qualsiasi forma di creatività, che in passato hanno attirato artisti e uomini illustri. L'attività si caratterizza sia per progetti di consulenza all'interno del mercato dell'arte italiana, sia per l'organizzazione di mostre dedicate ai principali artisti del Novecento storico italiano e del panorama internazionale. Tra le esposizioni: Essere, Adesso, personale di Anne Cecile Surga (Galleria d'Arte Luca Tommasi, Milano), Al di là della forma. Mostra sul novecento Storico Italiano (Palazzo Granieri della Roccia, Torino), La fine dell'avanguardia da De Chirico a Guttuso, a cura di Vittorio Sgarbi (Galleria d'Arte San Marino, Palazzo Arzilli), la personale di Pablo Atchugarry presso il Waterfront di Porto Cervo e Pablo Atchugarry e i principali Movimenti Artistici italiani del XX secolo (ex Chiesa della SS. Trinità, Cuorgnè). FR Istituto d'Arte Contemporanea S.p.a. si conferma nel ruolo di organizzatore del Padiglione di San Marino alla Biennale Arte 2026 dopo i positivi riscontri ottenuti in occasione della 60. Esposizione Internazionale d'Arte (Nomader, mostra personale di Eddie Martinez a cura di Alison Gingeras), della 59. Esposizione Internazionale d'Arte (Postumano Metamorfico, Palazzo Donà Dalle Rose, 2022) e della 18. Mostra Internazionale di Architettura (Ospite Ospitante, La Fucina del Futuro, 2023).



Evento segnalato da : 

CSArt di Chiara Serri, Via Emilia Santo Stefano 54, 42121 Reggio Emilia


giovedì 16 ottobre 2025

Stato di confronto

archilabmilano e RIBOT gallery presentano Stato di confronto, una mostra di Stefano Comensoli_Nicolò Colciago appositamente pensata per gli spazi di via Sacchi 4 a Milano.

Cornice del progetto espositivo è il cantiere di un appartamento in corso di ristrutturazione affidato allo studio archilabmilano. L’idea di utilizzare una simile ambientazione come spazio espositivo nasce dal desiderio di far dialogare due processi — quello architettonico e quello artistico — che condividono una radice comune ma si sviluppano secondo logiche differenti.

La mostra propone una riflessione attorno all’idea di cantiere inteso come campo fisico e metaforico, come luogo capace di ospitare simultaneamente immagini del tempo e della memoria, ma anche come dimensione che stimola nuove visioni sull’architettura. Il cantiere è simbolo della transitorietà di tutte le cose. È una dimensione fragile. Il cantiere scompare e non lascia traccia. In chiave romantica potrebbe rappresentare la rovina intesa come mappatura del futuro attraverso l’immagine del passato. La sua natura provvisoria assume un significato preciso proprio perché non ha ancora acquisito una forma definitiva: è un momento che non necessariamente deve farci interrogare sulla futura funzione dello spazio o sul destino che inevitabilmente lo porterà a diventare nuovamente una rovina o ancora un cantiere.

Secondo l'artista Robert Smithson “un edificio in costruzione non è esattamente un edificio in procinto di diventare una rovina, ma una rovina al contrario”. Questa teoria inverte la temporalità propria della concezione romantica e si concentra sull’incompiutezza come processo che caratterizza l’opera nella sua fase originaria. Non oppone distruzione e costruzione, ma si sofferma sull’istante in cui entrambe le componenti coesistono. In gergo tecnico, questo momento è definito “stato di confronto”.

A partire da questi presupposti, le opere di SC_NC presentate in mostra attivano un dialogo critico sia con il contesto, sia con i processi metaforici e temporali che lo attraversano, tramite lavori realizzati con il recupero di materiali provenienti da rovine contemporanee. L’indagine sull’origine è ben espressa nella serie Visioni di un oltre. Le opere sono porzioni di pavimenti in linoleum prelevati da edifici in stato di abbandono accuratamente trattati, intagliati e fissati su appositi supporti verticali. Il fronte dell’opera visibile al pubblico non è costituito da quella che era la parte calpestabile del pavimento ma dal suo rovescio, composto da residui di cemento e di colla al tempo utili all’applicazione del linoleum a terra. L’atto della posa avvenuto in fase di cantiere ci riporta idealmente all’origine di questi edifici e si riconnette all’azione di una gestualità anonima avvenuta in quell’istante. Lo stato di rovina dei luoghi è invece riletto nella serie Fiori fuori posto, esposta al secondo piano. In questi lavori l’intervento dell’incisione laser su fotografie scattate in scenari differenti e su elementi ritrovati disarticola la percezione, smonta l’ordine spaziale e temporale e sottrae la nuova rappresentazione dall’originario contesto di riferimento. Un contesto che trova la sua unica e completa forma di visibilità nel video Space in Mirror Is Closer Than It Appears (episode 03) in cui attraverso un’azione di cura all’interno di un luogo abbandonato gli artisti realizzano un’installazione soggetta ai mutamenti e alla sorte del luogo stesso.

Il lessico del cantiere, inteso come luogo del manifestarsi di infinite possibilità è richiamato anche nell’allestimento. Se da un lato la disposizione di alcune sculture in spazi raccolti richiama l’intimità di un ornamento domestico, dall’altro, il distacco di certe opere dalla parete suggerisce le molteplici traiettorie della costruzione e della distruzione sospese in un unico istante.



STEFANO COMENSOLI_NICOLÒ COLCIAGO

Stato di confronto

a cura di Stefano Setti e Maria Villa

Inaugurazione giovedì 16 ottobre dalle ore 18.00

Saranno presenti gli artisti.

16-19 ottobre 2025

Via Sacchi 4 – Milano

Progetto promosso da archilabmilano e RIBOT gallery


Orari di visita:

ven 17  - sab 18 - dom 19 ottobre su appuntamento

T. +39 3470509323 | T. +39 3485107480


Informazioni 

Ufficio stampa: ddl |arts|  

Elisa Fusi | elisa.fusi@ddlstudio.net | +39 3478086566

Flaminia Severini | flaminia.severini@ddlstudio.net | +39 3933343937

Sponsor tecnico: ALTEA COSTRUZIONI SRL

Sostenitori:  Luxury House One / Fata Collection

martedì 7 ottobre 2025

Bologna Jazz Festival 2025

Giovedì 9 ottobre 2025, alle ore 18, il WP Store di Bologna ospiterà l’aperitivo inaugurale di Bologna Jazz Festival 2025, con la presentazione della capsule collection WP x Bologna Jazz Festival, creata appositamente per celebrare questa edizione, che si svolgerà dal 9 ottobre al 16 novembre con oltre 80 tra eventi e concerti. Ad accompagnare la serata sarà la performance di Matteo Scaioli con il suo progetto musicale La Màquina Parlante.

 Un'illustrazione di Paolo Bacilieri per Bologna Jazz Festival

In occasione di questa edizione del Bologna Jazz Festival, WP Store presenta una capsule collection esclusiva che celebra l'incontro tra moda, illustrazione e musica jazz. Un progetto speciale che affonda le sue radici nella storia del marchio e nel suo profondo legame con l’arte e la cultura musicale. La collezione comprende una selezione di capi e accessori: overshirt francesi vintage, cappellini, felpe, t-shirt – tutti personalizzati con stampe, ricami, patch e pins ispirati alle illustrazioni create negli anni per il Bologna Jazz Festival da alcuni dei più importanti autori del panorama artistico e fumettistico italiano: una collezione unica, che non solo veste ma racconta.

A firmare l'identità visiva della collezione sono nomi come Altan, Paolo Bacilieri, Alessandro Baronciani, Francesca Ghermandi, Lorenzo Mattotti, José Muñoz — autori che con i loro tratti inconfondibili hanno rappresentato le edizioni passate del festival, restituendo lo spirito libero e sfaccettato del jazz. Per il 2025, l’illustratrice scelta è Sarah Mazzetti, le cui opere – realizzate grazie alla collaborazione tra il Bologna Jazz Festival e l’associazione Hamelin – caratterizzeranno sia i capi della capsule collection che tutti i materiali di comunicazione del festival, oltre a essere protagoniste delle bacheche storiche di CHEAP on Board e dell’Autobus del Jazz, che attraverserà le strade della città.

L’evento sarà accompagnato da La Màquina Parlante, un progetto musicale ideato da Matteo Scaioli, che fonde la tecnologia più avanzata con strumenti del passato, tra cui diversi modelli di grammofono a manovella. Musicista eclettico, compositore e produttore, Matteo Scaioli crea un’atmosfera unica per una live experience memorabile, capace di trasportare il pubblico in un viaggio attraverso la storia della musica. In questo percorso, tradizione e innovazione si intersecano, creando un sound inedito e originale. Il tutto è arricchito da un approfondito lavoro di ricerca e recupero, culminato in una straordinaria collezione di centinaia di dischi fonografici a 78 giri provenienti da ogni angolo del mondo, molti dei quali autentiche rarità.

La collaborazione tra WP e il Bologna Jazz Festival si inserisce in un percorso iniziato decenni fa. Negli anni ’90, WP ha sostenuto numerosi eventi musicali, entrando in contatto con vere e proprie leggende del jazz come Chet Baker, Sonny Rollins, Gerry Mulligan, Max Roach, J.J. Johnson, Michel Petrucciani, Joe Lovano, McCoy Tyner e The Modern Jazz Quartet fino ad arrivare a un momento memorabile: una vera e propria jam session all’interno del WP Store di Bologna, con protagonista il grandissimo Christian McBride. Di quel periodo restano testimonianze preziose — strumenti firmati dagli artisti stessi — che oggi in occasione dell’evento trovano nuova luce nelle vetrine del WP Store.

Ma il legame tra WP e il mondo dell’arte non si ferma alla musica. Il marchio ha scelto da sempre di raccontarsi attraverso un linguaggio visivo originale, sperimentando nuove forme di narrazione: a partire dalla collaborazione con collettivi di fumettisti e grafici, che per anni hanno illustrato i cataloghi del brand in forma di fumetto d’autore, fino all’esplorazione del mondo della fotografia. Tra i fotografi con cui WP ha collaborato figurano nomi come Larry Fink, Douglas Kirkland, Masao Yamamoto, Tiina Itkonen, Bill Owens, Broomberg & Chanarin, Paolo Ventura e molti altri. A queste collaborazioni si affianca un dialogo continuo con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nato grazie alla collaborazione con l’artista Luca Caccioni.

La capsule collection WP non è solo un omaggio alla musica jazz, ma una vera narrazione visiva e culturale. È l’espressione di un’identità che ha fatto dell’ibridazione tra linguaggi il suo punto di forza, mantenendo sempre viva la connessione tra passato e presente, suono e immagine, ricerca e stile.


WP Store fa parte di WP Lavori in Corso, gruppo internazionale fondato nel 1982 da Cristina Calori, la cui mission consiste nella ricerca, distribuzione e licenza dei migliori brand originali provenienti da tutto il mondo, assicurandone il miglior posizionamento. Il portafoglio WP comprende i seguenti brand: Barbour, Baracuta, Blundstone, Filson, Spiewak, B.D. Baggies e Avon Celli. Ancora oggi WP ricerca e sviluppa brand storici restando fedele al suo codice genetico e ai criteri che avevano mosso la ricerca al principio elaborando le idee e le energie per la moda del futuro. Fin dall’inizio, WP ha affiancato al lavoro commerciale una forte vocazione culturale, costruendo un dialogo autentico con arte, musica, fotografia, fumetto e teatro. Sin dalla sua nascita, WP Store ha avuto un rapporto di assoluta sintonia con le diverse espressioni dell'arte ospitando mostre e installazioni di artisti del calibro di Nan Goldin, David LaChapelle, Pierre et Gilles, Marcello Jori, Patrick Tuttofuoco, e collaborando con fotografi internazionali come Larry Fink, Douglas Kirkland, Masao Yamamoto, Tiina Itkonen, Bill Owens, Broomberg & Chanarin.


WP Store - via Clavature 4, Bologna

9 ottobre, h 18 | Ingresso libero


Ufficio stampa

Irene Guzman

Email / irenegzm@gmail.com

Telefono / +393491250956

mercoledì 1 ottobre 2025

Della carne e dell’anima


“Della carne e dell’anima. Dipinti di: Anna Coletti - Luciano Cristofori - Dania Fazion - Daniela Gaioni - Emanuela Meli - Ines Moratello - Paola Padovani - Lorenza Pellini - Bruno Perdonà - Chiara Perolo - Silvia Zadro” è la mostra che la Galleria Arianna Sartori inaugurerà Sabato 4 ottobre alle ore 17.00 alla presenza degli Artisti nelle due sale di via Ippolito Nievo 10 e via Cappello 17 a Mantova.

L’esposizione, curata da Arianna Sartori, resterà aperta al pubblico fino al 16 ottobre con orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica chiuso.

Colori, forme e composizioni che creano una dialettica pittorica che si inserisce tra realismo e fantasia, tra luci ed ombre, volta a rappresentare armoniosamente le tonalità dell’esperienza umana”.


Un particolare ringraziamento all'Accademia Cignaroli di Verona e al Maestro Nicola Nannini.


Informazioni: Tel. 0376.324260 – info@ariannasartori.eu

ARIANNA SARTORI

ARTE & OBJECT DESIGN

Mantova - Via Ippolito Nievo, 10 / Via Cappello, 17

Tel. 0376 324260


https://www.archiviosartori.it/

https://dizionariodartesartori.it/

giovedì 25 settembre 2025

Interferenze e intrecci tra parole e immagini

La Collezione Bongiani Art Museum di Salerno è lieta di presentare in occasione della Giornata del Contemporaneo l’Antologica dedicata all’artista torinese Carla Bertola, dal titolo: “Interferenze e intrecci tra parole e immagini”. Un evento a cura di Sandro Bongiani con la presentazione critica di Giorgio Moio


Sembra già un decennio da quando Carla Bertola è passata nel 2023 a miglior vita, vista la tendenza di collocarla nell’oblio, sospinta da un silenzio “precoce” e incomprensibile nonostante l’importante  attività ultra sessantennale svolta da questa interessante artista torinese.  Artista visuale, scrittrice, poeta verbovisuale-sonora e performer, ha vissuto a Torino dove è nata nel 1935, partecipando assiduamente  alle attività culturali  internazionali dagli anni ’70. Ha esposto e realizzato installazioni in molti spazi e partecipato attivamente a numerose rassegne di poesia sonora e performativa in  varie città italiane ed estere. Alla base del suo lavoro “permane la scrittura; una scrittura lineare e ermetica iniziata negli anni sessanta con un’evoluzione costante e doverosa alla fine degli anni ’70 incontrando la poesia visuale e poco dopo la poesia sonora che non ha più abbandonato. I suoi lavori visuali non potevano prescindere dalla parola sul quale non cessò mai di lavorare e sperimentare con lettere, ritagli di giornale, fili di lana colorati, linee, segni fino all’aggiunta di materiali più disparati: stoffa cucita, pellicole di alluminio fino a realizzare meravigliosi libri d’artista. Per non parlare poi di grafemi incomprensibili racchiusi tra fili di lana, sovente cuciti, a formare figure geometriche che Bertola ha chiamato Filograffiti, annunciando l’approdo, sul tramonto degli ultimi anni, anche a un accenno di scrittura asemica. La poesia visuale e ironica di Bertola -scrive Giorgio Moio- che possiamo definire un’interferenza tra la parola, segno e immagine, si compone per accumulo, associazione di vocaboli, dissociazioni, una fonetica del significante che troviamo anche nella sua poesia sonora e che viviseziona parole e segni con il ritmo e il suono creando la cosiddetta “parola che si vede”. Ovviamente a monte di tutto questo vi erano le frequentazioni con coloro che in quel periodo già operavano nel campo della poesia visiva (Arrigo Lora Totino ad esempio abitava vicino a noi, gli incontri e le partecipazioni a pubblicazioni che si occupavano sia di scrittura che di visuale in Italia e all’estero.

In questa prima mostra antologica che la Collezione Bongiani Art Museum di Salerno ha voluto dedicare a Carla Bertola viene presentata una prima completa panoramica del lavoro svolto nel tempo che ora attende, a distanza di due anni dalla scomparsa, uno studio critico accurato e una doverosa e degna attenzione da parte della critica e delle istituzioni.

Si ringrazia l’Archivio personale di Carla Bertola e Alberto Vitacchio di Torino per aver permesso la realizzazione di questa  importante antologica che riassume con 71 opere  oltre sessanta anni di assiduo lavoro.  (1970-2023).

https://www.collezionebongianiartmuseum.it/


Collezione Bongiani Art Museum

Opening:  giovedì  2 ottobre 2025  h. 18:00

EVENTO:  dal 2 ottobre  al 30 dicembre  2025 

TITOLO: Antologica di Carla Bertola, “Interferenze e intrecci tra parole e immagini”

LUOGO: Salerno (Italy).  

CURATORI:  Sandro  Bongiani

TESTO CRITICO: Giorgio Moio 

INDIRIZZO: Via S. Calenda 105/D – Salerno


ORARI:  tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225

E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com 


SITO UFFICIALE: https://www.collezionebongianiartmuseum.it/   

domenica 7 settembre 2025

Passaggi Mario Giacomelli Simone Massi

In occasione del centenario della nascita del Maestro della fotografia del Novecento Mario Giacomelli, il Premio nazionale Gentile da Fabriano e l’Associazione Gentile Premio presentano a Zona Conce a Fabriano fino al 19 ottobre 2025 la mostra Passaggi Mario Giacomelli Simone Massi curata da Gianluigi Colin e Galliano Crinella: un inedito confronto tra il celebre fotografo e Simone Massi illustratore, autore, regista e maestro dell’animazione, entrambi marchigiani. Due linguaggi, lontani cronologicamente ma estremamente connessi nella rappresentazione della realtà, che svelano affinità elettive


Passaggi

Mario Giacomelli Simone Massi

a cura di Gianluigi Colin e Galliano Crinella

Fino al 19 ottobre 2025

Zona Conce, Fabriano (AN)

martedì 19 agosto 2025

Festival Internazionale dell’Aquilone di Cervia 2025

Credits F. Janich

Dopo il successo della 45esima edizione di ARTEVENTO, premiata in primavera da oltre 800.000 visitatori e 182.670 presenze alberghiere registrate, il Festival Internazionale dell’Aquilone torna a Cervia dal 3 al 12 Ottobre con l’evento conclusivo One Sky One World per celebrare i 40 anni dalla nascita dell’omonima giornata internazionale del volo degli aquiloni per la pace, ispirata all’aquilone costruito dall’attivista americana Jane Parker Ambrose per invocare il disarmo nucleare durante un Summit a Seattle fra Reagan e Gorbaciov e immortalato sulla copertina della rivista “Soviet Life” nel Luglio 1986. 


Dal 3 al 5 Ottobre, ad aprire le danze sarà il volo degli aquiloni sulla spiaggia di Cervia, affiancato da un’inedita mostra del Museo dell’Aquilone dedicata alle ultime acquisizioni dal Giappone, in programma dal 3 al 12 Ottobre al Magazzino del Sale Torre.

L’appuntamento autunnale prevede un ricco programma dedicato a pace, solidarietà, diritti umani, sostenibilità e salvaguardia del pianeta, omaggiando l’idea di Europa, aderendo al progetto R1PUD1A di Emergency e preparando la Marcia per la Pace in collaborazione con Fondazione PerugiAssisi.

Al centro dell’evento di ottobre sarà il concetto di arte come strumento di trasformazione, messo in luce attraverso la grande attrazione di questa edizione: la presentazione in esclusiva e per la prima volta in Italia delle due collezioni  di aquiloni nate per omaggiare “l’idea d’Europa”, ossia la The Hague Air Gallery – presentata in Olanda nel 1987 da un’idea del pioniere dell’aquilonismo contemporaneo Gerard Van Del Loo e del curatore d’arte Els Lubbers, con 21 aquiloni di artisti olandesi – e la European Air Gallery, ad essa ispirata, promossa dal 1994 in Inghilterra dal Sunderland City Council e composta dalle opere di 22 artisti selezionati in diversi paesi: opere pittoriche di grandi dimensioni costruite su modello tradizionale giapponese “edo”, eseguite per essere ammirate a grande distanza nel cielo.

Le due gallerie europee furono commentate dal direttore del Museo di Tokyo che sentenziò “L’aquilone è la tela, la galleria è il cielo”, alimentando il gioco di rimandi fra Oriente e Occidente e tradizione e innovazione, ossia l’ideale stesso che ARTEVENTO persegue attraverso la promozione dell’arte del vento, i rimandi da un capo all’altro del mondo e l’universo metaforico che l’aquilone schiude quando si alza lo sguardo al cielo lo si ammira nel suo volo oltre i confini , come emblema di libertà e fratellanza fra i popoli uniti appunto nello stesso cielo.

Ad arricchire il calendario degli eventi autunnali saranno i laboratori creativi e tematici per  i più piccoli, dedicati al diritto al gioco, all’istruzione e al futuro con un pensiero speciale rivolto ai bambini di Gaza; insieme a questi, anche laboratori per adulti, realizzati con la collaborazione dell’artista polacca Alicja Szalska e grazie al supporto di Righi per Cucire, che vedranno la realizzazione di un originale aquilone – bandiera, progettato per volare sulla spiaggia e al tempo stesso per poter essere portato in parata come uno stendardo durante la Marcia per la Pace Perugia Assisi in programma il 12 Ottobre.


Non mancheranno illustri ospiti, parate, musica e persino un cinema mobile a energia solare (Cinemadudesert) per condividere esperienze di vite, viaggi e migrazioni. 


Il programma completo di ARTEVENTO è consultabile sul sito della manifestazione:

https:/artevento.com/


INFORMAZIONI UTILI

40 ANNI DI ONE SKY ONE WORLD

DOVE: Cervia – Magazzino del Sale Torre & Spiaggia

QUANDO: Dal 3 al 12 ottobre 2025


Dal 3 al 5 Ottobre

Volo degli aquiloni

Spiaggia di Cervia


Laboratori per adulti e bambini

Spiaggia di Cervia


Dal 6 al 10 Ottobre

Laboratori riservati alle scuole

Magazzino del Sale Torre, Cervia

Dal 3 al 12 Ottobre

Mostra inedita del Museo dell’Aquilone dedicata al Giappone

Magazzino del Sale Torre, Cervia



LABORATORI

Per i laboratori in programma dal 3 al 5 Ottobre sulla spiaggia di Cervia e per quelli riservati alle scuole in programma dal 6 al 10 Ottobre al Magazzino del Sale è necessario iscriversi scrivendo a info@artevento.com



INFO TURISTICHE

Per informazioni sui pacchetti turistici inclusivi di albergo + laboratori creativi ARTEVENTO per grandi e bambini scrivere a: c.pagan@discovercervia.com

sabato 5 luglio 2025

Summer Exhibition 2025


Torna la tradizionale esposizione di MADE4ART dedicata al tema dell’estate, dal 17 luglio al 2 settembre 2025 presso propria sede in Via Ciovasso 17 a Brera, il quartiere dell’arte nel centro di Milano, a due passi dalla Pinacoteca, dal Duomo e dal Teatro alla Scala. 

Protagonisti della mostra nella Main Section quattro artisti che presentano, in un’area a loro riservata, una selezione di opere rappresentativa della propria produzione: Eugenio Alazio, Giulio Cerocchi, Tommaso Cervone, Tommaso Stilla. Accanto ad essi, all’interno dello Special Project “Armonie”, un nucleo di artisti che propongono ognuno un singolo lavoro in un serrato confronto tra differenti tecniche e sensibilità, alla continua ricerca di equilibrio e bellezza: Maddalena Barletta, Fabiana Bassetti, Charloess, Flavio Confalonieri, Antonia De Salvo, Daniela Doni, Carlo Ferreri, Giuseppe Giudici, Andrea Granchi, Aldo Claudio Medorini, Paolo Monina, Lorena Motta, Alfio Sacco, Andrea Tirindelli, Alberto Volpin

L’estate si traduce grazie all’arte in un invito ad assumere un atteggiamento positivo nei confronti dell’esistenza in un contesto storico e sociale spesso segnato da incertezze e difficoltà. La collettiva vuole mettere in evidenza la capacità dell’arte di rappresentare un tema come quello dell’estate, intesa simbolicamente come momento di massima energia e forza vitale, attraverso soggetti, colori, materiali e tecniche di realizzazione. Il risultato dell’incontro tra queste diverse personalità artistiche è un allestimento fatto di dialoghi e contrasti, luci e ombre, di linee, sfumature e suggestioni, un viaggio nelle molteplici forme espressive della creatività che durerà un’intera estate, verso la nuova stagione espositiva di MADE4ART. 

“Summer Exhibition 2025” è accessibile dal 17 luglio al 2 settembre con opening giovedì 17 luglio dalle ore 18 alle 20; a partire dal 18 luglio sarà visitabile su appuntamento negli orari di apertura della sede dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 18; è prevista la chiusura per ferie dello spazio dal 4 al 17 agosto. 


Summer Exhibition 2025 

Main Section: Eugenio Alazio, Giulio Cerocchi, Tommaso Cervone, Tommaso Stilla 

Special Project “Armonie”: Maddalena Barletta, Fabiana Bassetti, Charloess, Flavio Confalonieri, Antonia De Salvo, Daniela Doni, Carlo Ferreri, Giuseppe Giudici, Andrea Granchi, Aldo Claudio Medorini, Paolo Monina, Lorena Motta, Alfio Sacco, Andrea Tirindelli, Alberto Volpin 

 

17 luglio - 2 settembre 2025 

Opening giovedì 17 luglio ore 18 - 20 

Dal 18 luglio mostra visitabile a ingresso gratuito, su appuntamento negli orari di apertura della sede: martedì - venerdì ore 10 - 18 

Spazio chiuso per ferie dal 4 al 17 agosto 

Si invita a verificare sempre sul sito Internet e i social network di MADE4ART eventuali aggiornamenti sugli orari e le modalità di accesso allo spazio 


MADE4ART 

Spazio, comunicazione e servizi per l’arte e la cultura 

Via Ciovasso 17, Brera District, 20121 Milano, Italia 

Fermate metropolitana Lanza, Cairoli, Montenapoleone 

www.made4art.it, info@made4art.it, +39.02.23663618  

venerdì 13 giugno 2025

Il SaxMeet Ensemblel per Astor Piazzolla

Venerdì 27 giugno 2025 alle ore 21.30, gli spazi di OPOS accoglieranno una serata dedicata all’intramontabile arte di Astor Piazzolla, figura cardine del tango nuevo e della musica del Novecento. Protagonista dell’evento sarà il SaxMeet Ensemble, formazione di spicco nel panorama cameristico italiano, che porterà in scena la propria produzione discografica interamente dedicata al grande compositore argentino.

Il programma della serata include una selezione delle opere più celebri e suggestive di Piazzolla, tra cui spiccano le intense "Cuatro Estaciones Porteñas", l’intima e struggente "Oblivion", l’energetico e iconico "Libertango", oltre ad altri brani intrisi della passionalità e malinconia tipiche del tango argentino. Un repertorio capace di evocare atmosfere lontane, cariche di emozioni e colori d’oltreoceano, restituendo al pubblico il fascino inconfondibile del linguaggio musicale di Piazzolla.

A rendere l’appuntamento ancora più significativo sarà la presenza eccezionale di Alain Pagani, editore mondiale di Piazzolla e figura centrale nella diffusione internazionale della sua opera. Nel corso della serata, Pagani condividerà con il pubblico preziose testimonianze personali, raccontando l’intenso legame umano e professionale che unì suo padre Aldo Pagani, storico produttore e amico intimo del compositore, ad Astor Piazzolla. Un sodalizio che contribuì in maniera determinante alla diffusione e al riconoscimento globale del suo straordinario talento.


SaxMeet Ensemble è un ensemble di nove saxofonisti professionisti provenienti dalle province di Como, Varese e Milano. L’ensemble nasce da un'idea del M° Silvia Guglielmelli nel 2020 e si compone di musicisti di formazione classica che hanno studiato nei conservatori di Como e Milano, con pregresse esperienze solistiche e orchestrali, e suonato con interpreti internazionali quali H. De Jong (Belgio), M. Supéra (Francia), G. Palma e M. Padula (Italia), B. Santos (Portogallo) artisti Buffet Crampon. Da sempre l'ensemble è protagonista dei concerti conclusivi della rassegna musicale "A Tutto Sax" ideata dal M° Silvia Guglielmelli, che si tiene a Como ogni anno ed è giunta alla sua VII° edizione, esibendosi in location suggestive come Palazzo Valli Bruni, l'Hangar dell'Aeroclub di Como, Pontificio Collegio Gallio, e presso il Salone del Torchio, Castello di Carimate.

L’ensemble ha al suo attivo due produzioni discografiche, numerosissimi concerti con sold out di pubblico per diverse rassegne musicali, esibendosi in teatri e location prestigiose, oltre a due tournée, in Sicilia e Francia.

Per la stagione 2025/2026 il SaxMeet ha in programma una tournée europea con tappe in Polonia, Romania e Portogallo.


Informazioni:

I musicisti:

Sax soprano: Simone Mambretti, Mario Micello

Sax contralto: Alessandro Rossi, Matteo Mezzanzanica, Anna Mascarello

Sax tenore: Daniel Comacchio, Matteo Gandini

Sax baritono: Silvia Guglielmelli, Camilla Borgnino


Programma della serata:

Apertura porte ore 21:00, inizio concerto ore 21:30

Ingresso gratuito previa registrazione al link:

https://tinyurl.com/OPOS-27-6-2025

o sul sito: www.opos.it


Nel corso della serata sarà possibile versare un'offerta libera con una Mission benefica a favore di https://www.accademiasaintsaens.it/arti-le-terapie/


 


ARTI PER LE TERAPIE: musico-teatro-arte-terapia, neuro-psicomotricità, psicoterapia

L’Associazione “Istituto Musicale e di Arti per le Terapie Camille Saint-Saens” riunisce al suo interno una equipe di professionisti delle “Arti per le Terapie” clinici specializzati, che operano in varie realtà Ospedaliere della Provincia di Varese. Essa è coordinata in attività di psicoterapia, musicoterapia, neuro-psicomotricità e arte-teatro-terapia, costantemente supervisionata da Psicoterapeuta e Neuropsichiatra, che monitorano l’operato clinico dei terapeuti dell’equipe multidisciplinare. I professionisti e Terapeuti vantano altresì di esperienze personali in vari ambiti applicativi e ciò garantisce allo staff di poter operare con utenze diverse.


Contatti:

OPOS

www.opos.it

contact@opos.it

@opos_milano


UFFICIO STAMPA

Laura Cometa

press@lauracometa.com | +39 3271778443

www.lauracometa.com

mercoledì 4 giugno 2025

Le 53 stazioni della Tokaido

Nell’ambito del riallestimento della galleria dedicata all’arte giapponese, il MAO presenta la prima di tre selezioni dedicate alla celebre serie Le 53 stazioni della Tōkaidō di Utagawa Hiroshige, uno dei capolavori assoluti dell’arte giapponese dell’Ottocento, di proprietà di UniCredit. Questa prima selezione prevede l’esposizione di 19 stampe, a cui seguiranno nei prossimi mesi altri due rotazioni di 18 xilografie ciascuna.

Il progetto si inserisce nel programma di rotazioni e interventi dinamici delle collezioni del MAO e, in questa configurazione, propone una lettura inedita della serie Le 53 stazioni della Tōkaidō di Hiroshige. Frutto della collaborazione con il Museo di Belle Arti di Montréal (MMFA), l’esposizione adotta un approccio ecologicamente sostenibile alla progettazione espositiva, in linea con l’orientamento che il MAO sviluppa da alcuni anni, volto a valorizzare il pensiero curatoriale e il contributo scientifico per un uso consapevole delle risorse museali. La serie conservata al MAO è infatti identica a quella presente nelle collezioni del MMFA: questo consente di realizzare una mostra in cui non siano le opere a viaggiare, ma la visione curatoriale e l’apparato educativo che la accompagnano.

Il progetto è curato da Laura Vigo, conservatrice di arte asiatica presso il MMFA, e si avvale dei contenuti didattici sviluppati dal museo canadese in occasione della presentazione della serie nel 2024, proposta allora con la medesima chiave interpretativa.

Realizzata per la prima volta nel 1833 e pubblicata dalla casa editrice Hōeidō di Takenouchi Magohachi, la serie riscosse un successo immediato, rivoluzionando il panorama degli ukiyo-e, le celebri xilografie a blocchi di legno. Stampata in oltre 15.000 copie, la Tōkaidō divenne un vero e proprio bestseller dell’epoca Edo, accessibile a tutti: le singole stampe costavano quanto una ciotola di ramen e venivano comprate, appese, spesso dimenticate, per poi essere riscoperte e consacrate come opere d’arte in Occidente solo nella seconda metà del XIX secolo.

Ma perché questa serie è così speciale rispetto a quelle che l’hanno preceduta? Hiroshige, artista proveniente da una famiglia samurai, ebbe l’intuizione di trasformare un tema allora già molto frequentato – il viaggio lungo la Tōkaidō, la strada di 490 km che collegava Edo (l’odierna Tokyo) a Kyoto – in un racconto visivo capace di mescolare realtà e immaginazione. Con un linguaggio accessibile e modernissimo, ispirato all’arte tradizionale giapponese ma con profonde suggestioni occidentali (come la prospettiva centrale, l’ombreggiatura, il formato orizzontale e l’uso del blu sintetico), Hiroshige non si limitò a rappresentare il paesaggio, ma lo reinventò. Ogni stampa è una scena onirica, atmosferica, capace di evocare sogni di viaggio e avventura.

Queste immagini non nascevano come opere d’arte da museo, ma come prodotti editoriali di largo consumo. Eppure, proprio per questo furono rivoluzionarie. Il lavoro editoriale di Takenouchi Magohachi fu cruciale: non solo nella stampa e distribuzione, ma anche nel concept narrativo e visivo dell’intera serie, costruita come una sorta di storyboard ante litteram, pensato per catturare l’attenzione di un pubblico ampio e alfabetizzato, assetato di immaginazione e novità.

La Tōkaidō era una delle cinque grandi arterie del Giappone Tokugawa, istituita nel 1601 e percorsa da daimyo, pellegrini e, col tempo, da mercanti e viaggiatori comuni. Ogni stazione di posta offriva alloggi, cibo, servizi (anche sessuali) e prodotti tipici. Hiroshige restituì tutto questo, e molto di più: trasmise il senso del movimento, la varietà degli incontri, il fascino di un paese in trasformazione. Le sue stampe trasformarono l’ordinario in straordinario, aprendo al pubblico giapponese – e in seguito anche a quello occidentale – un mondo sospeso tra realtà e sogno.


MAO Museo d’Arte Orientale - Via San Domenico 11, Torino - www.maotorino.it

ORARI

martedì - domenica: 10 – 18. Lunedì chiuso.

La biglietteria chiude un'ora prima. Ultimo ingresso ore 17.


Uffici stampa:

Chiara Vittone | chiara.vittone@fondazionetorinomusei.it | M 340 3739197

ddl |arts| ddlarts@ddlstudio.net  

Alessandra de Antonellis | alessandra.deantonellis@ddlstudio.net  | M 339 3637388 

Ilaria Bolognesi | ilaria.bolognesi@ddlstudio.net  |M 339 1287840 



immagine a corredo:

Andō Hiroshige, “Cinquantatré Stazioni della Tōkaidō” 東海道五十三次. Circa 1833-1834

Stampa xilografia a matrici multiple (nishiki-e)

Editore: Takenouchi Magohachi (Hoeidō)

Stazione n. 5, Totsuka, L’incrocio di Motomachi 戸塚 元町別道

venerdì 23 maggio 2025

Live di presentazione di Hrudja

Martedì 3 giugno 2025 alle ore 21.30, OPOS ospita Massimo Silverio per uno speciale live di presentazione di Hrudja, il suo primo album pubblicato nel novembre 2023 da Okum Produzioni. Dopo due EP autoprodotti, l’artista friulano con questo disco ha segnato il suo debutto definitivo, acclamato dalla critica italiana e internazionale, frutto dell’incontro con il produttore Manuel Volpe (Rhabdomantic Orchestra) e della collaborazione con il musicista e performer Nicholas Remondino (Lamie, Stefano Battaglia, Vieri Cervelli Montel). Durante la serata sarà allestita unamostra con le opere video dell’artista Alessandra Condello.


Hrudja è un'opera che mette insieme arcaico e contemporaneo, unendo strumenti tradizionali delle Alpi Carniche a violoncelli, chitarre, elettronica e una visione sonora unica. Il titolo è l'antenato longobardo della parola Grusa e indica in friulano la crosta che si forma su una ferita in via di guarigione: una metafora potente di rinascita, memoria e trasformazione. È stato accolto come uno dei migliori dischi italiani del 2023 da testate come Rumore, OndaRock, Rolling Stone, Rockit e Impatto Sonoro, Hrudja ha raccolto consensi anche all’estero: Iggy Pop lo ha inserito nella sua rubrica Iggy Recommend, mentre riviste come Mojo (4/5 stelle) e Clash Magazine (8/10), oltre a radio come KEXP (USA), FIP (Francia), BBC e Radio Capital, ne hanno celebrato l’originalità e la forza evocativa. Registrato tra aprile e novembre 2022 presso Rubedo Recordings a Torino, il disco è stato prodotto da Manuel Volpe con arrangiamenti condivisi tra Silverio, Volpe, Remondino e Leo Virgili. I testi e le musiche sono firmati dallo stesso Massimo Silverio, che canta in una lingua misteriosa e ancestrale. I suoi brani sono un invito a vivere un’esperienza sonora intensa e introspettiva, tra tensione e delicatezza, silenzi che suonano e pieni che commuovono. Hrudja è un disco di contrasti, una creatura sonora fuori dal tempo e dal genere, in bilico tra sogno e incubo.


Massimo Silverio classe 1992 è un autore e musicista nato a Cercivento (UD) nel cuore della regione storico-geografica della Carnia. Scrive e canta nella sua lingua nativa, il "cjarniel", lingua minoritaria delle Alpi Carniche attraverso la quale forma il suo personalissimo mondo sonoro fatto di poesia e melodie che si mescolano tra antico e contemporaneo, popolare e colto, acustico, elettro acustico ed elettronico.«Ho sempre avuto una forte attrazione per il suono e il significato delle parole che sentivo pronunciare dalla bocca dei miei nonni e genitori. Timbri, melodie e sfumature di sensi che non ho più ritrovato in quelle dei miei coetanei. Così per la mia musica ho utilizzato la lingua del mio cuore, le metriche e il gusto della villotta friulana unite a un suono crudo, evocativo e pieno di contrasti.»Una ricerca iniziata in giovanissima età che lo ha condotto alla creazione di un immaginario fatto di luoghi, volti e riti antichi tradotti in musica attraverso l'uso di strumenti classici come il violoncello, contrabbasso, percussioni preparate, pianoforte o popolari come la guzla – strumento delle alpi dinariche – ma anche sintetizzatori, chitarre, organi e soprattutto la voce che si fa protagonista con timbri lievi e intimi, mescolando carnico e inglese per raccontare una storia minoritaria eppure universale. 


INFORMAZIONI CONCERTO:

Massimo Silverio: voce, chitarre, violoncelloNicholas 

Remondino: prepared drum

Manuel Volpe: bass synth, organo, sampler

Matteo Rizzo: sound engineer

INSTALLAZIONE ARTISTICA: Durante la serata sarà allestita una mostra di video prodotti da Alessandra Condello, un'architetta e artista transmediale e multimediale di origini abruzzesi. La sua pratica artistica si sviluppa all’incrocio tra arte, architettura e tecnologia, con un profondo interesse per l’interazione tra esseri umani e ambiente — sia esso naturale, sociale o digitale. Esplora temi legati all’evoluzione postumana, alla trasformazione dell’identità culturale nell’era digitale, e al dialogo tra forme naturali e costruite, spesso intrecciando folklore e innovazione tecnologica. Utilizza concetti ed elementi interattivi e digitali per ridefinire la narrazione del patrimonio culturale, rendendolo vivo, immersivo e attuale. 

TITOLO: NUMINAIl progetto è composto da una serie di quattro video generati con l’intelligenza artificiale che reinterpretano il folklore delle aree montane interne italiane. In un tempo sospeso tra passato e futuro, questi lavori propongono un’estetica rinnovata del mito, della ritualità e della memoria, filtrata attraverso una visione post-umana e digitale. Ogni video evoca, in forma simbolica e onirica, elementi della tradizione — maschere, riti stagionali, abiti, paesaggi — senza mai rappresentarli in modo diretto o didascalico. L’AI agisce come interprete e traduttore culturale, deformando, astraendo e riscrivendo il codice visivo e narrativo del folklore montano. I materiali originali vengono metabolizzati in immagini visionarie, ibride, che restituiscono un nuovo senso al concetto di appartenenza, identità e territorio.Questa reinvenzione visiva si sviluppa come un atlante emotivo e morfologico della memoria collettiva, in cui l’invisibile e il dimenticato riaffiorano sotto nuove sembianze. Lontani da ogni intento documentaristico, i video si propongono come spazi immaginari in cui l’antico e il futuro coesistono, risuonando in forme imprevedibili e poetiche.

PROGRAMMA DELLA SERATA:

Apertura porte ore 21.00, inizio concerto ore 21.30

Ingresso gratuito previa registrazione al link:https://tinyurl.com/OPOS-3-6-2025o sul sito: www.opos.it 

Contatti:OPOSwww.opos.it

contact@opos.it@opos_milano 


UFFICIO STAMPA

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giovedì 15 maggio 2025

Lugano LongLake Festival 2025

Dal 10 al 27 luglio 2025 torna Lugano LongLake Festival, il Summer City Festival che, con la sua energia contagiosa, animerà anche quest’anno l’estate della città ticinese. Giunto alla sua quindicesima edizione, il LongLake è oggi uno dei più grandi open air urbani della Svizzera: un festival dall’anima multidisciplinare, capace di intrecciare musica live, spettacoli, arte urbana, attività per bambini e famiglie, danza, incontri, workshop e l’irresistibile universo degli artisti di strada.

Un appuntamento internazionale che unisce musica di qualità a un ricco calendario di eventi gratuiti, trasformando la città svizzera in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto. Anche quest’anno il Festival si articolerà attorno a tre grandi appuntamenti principali, distribuiti nei tre fine settimana della manifestazione. Accanto a questi, una costellazione di eventi – per lo più gratuiti – animerà ogni angolo della città: concerti con artisti di fama internazionale e protagonisti della scena musicale svizzera, spettacoli teatrali, installazioni di arte urbana, attività per famiglie, dj set, momenti di ballo, mercatini tematici e street food da scoprire passeggiando tra le vie e sul lungolago. Il programma completo è disponibile su: longlake.ch


Ad aprire il LongLake Festival, da giovedì 10 a sabato 12 luglio, sarà Estival Jazz, l’appuntamento musicale di respiro internazionale che porta a Lugano grandi nomi della scena jazz e contemporanea. Il primo artista annunciato per la lineup è Jack Savoretti, cantautore britannico di origini italiane, che si esibirà sabato 12 luglio. Anche quest’anno l’accesso ai concerti di Estival Jazz sarà libero e gratuito per i posti in piedi. Per garantire la qualità dell’evento e contribuire alla sua continuità, è stata introdotta una novità: il pubblico potrà acquistare un posto a sedere nell’area riservata di fronte al palco, valido per assistere ai tre concerti in programma nella giornata scelta.

Sabato 18 e domenica 19 luglio sarà invece il momento di Blues to Bop, omaggio alla storia del blues in tutte le sue declinazioni. L’edizione 2025 adotterà una formula mista, con concerti a pagamento sul palco principale e diverse esibizioni gratuite su altri palchi. Il primo grande nome in cartellone è Edoardo Bennato, cantautore che ha segnato la musica italiana con il suo stile unico, l’energia travolgente e un messaggio sempre controcorrente: salirà sul palco del Parco Ciani sabato 18 luglio.

Il gran finale del LongLake Festival è affidato, come da tradizione, a Lugano Buskers, in scena da mercoledì 23 a domenica 27 luglio: un’esplosione di talento e creatività con numerosi artisti di strada che animeranno il lungolago, il Parco Ciani e le piazze del centro. Un’occasione per vivere Lugano trasformata in un teatro a cielo aperto, tra musica, arte e poesia urbana.

Tra le tante proposte in programma e i numerosi artisti e ospiti del festival, spicca il concerto di giovedì 17 luglio, che vedrà protagonisti Venerus, Centomilacarie e Ginevra.

I biglietti a pagamento, per i concerti finora annunciati, sono acquistabili su: biglietteria.ch

Nel cuore dell’estate, Lugano LongLake Festival trasforma gli spazi verdi e urbani della città in un grande palcoscenico a cielo aperto, offrendo a cittadini e visitatori un ricco ventaglio di occasioni di incontro, scoperta e divertimento. Per 18 giorni, numerosi artisti e ospiti animeranno Lugano con una molteplicità di eventi, una boccata d’aria fresca in uno scenario naturale d’eccezione, a meno di un’ora di distanza dalla metropoli milanese.

Per il programma dettagliato, tutte le novità e gli aggiornamenti:

longlake.ch

facebook.com/longlakelugano

instagram.com/longlakelugano


Sponsor e partner

Lugano LongLake Festival è una manifestazione organizzata dalla Divisione eventi e congressi della Città di Lugano, in collaborazione con Lugano Region e AIL. Si ringraziano per l’importante sostegno alla manifestazione Repubblica e Cantone Ticino - DECS / Fondo Swisslos e il media partner RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.


Crediti fotografici: © Divisione Eventi e congressi – Città di Lugano


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