Presso l’exCarcere Pontificio di Velletri, una straordinaria iniziativa artistica prende vita, portando avanti un messaggio che parla di vulnerabilità, realtà e del potere dell’arte: un gruppo di artisti e professionisti delle arti visive, del cinema, della fotografia, della danza e della musica, insieme a insegnanti, tecnici e studenti dell’Accademia di Belle Arti e dei licei romani si è unito per creare “iosonovulnerabile, dunque vivo. Arte è amare la realtà!”, un progetto transdisciplinare, a cura di Sergio Mario Illuminato, che abbraccia diversi linguaggi espressivi dell’arte esplorando il concetto di coesistenza artistica nel contesto degli spazi dell’ex Carcere Pontificio di Velletri, un luogo di oltre mille metri quadri costruito nel 1861 dalla famiglia Romani.
Questo spazio, sepolto nell’oblio da oltre trent’anni, torna a vivere e si trasforma in un luogo di arte e dialogo per le future generazioni. Nel cuore di questo luogo abbandonato, le pareti di pietra logorate dalla storia e le sbarre testimoniano di un passato di confinamento e isolamento. Oggi, queste stesse mura servono come tela per esplorare un tema tanto universale quanto intimo: la vulnerabilità umana.
Il progetto è realizzato nell’ambito dell’Accademia di Belle Arti di Roma, con il patrocinio di Regione Lazio e del Comune di Velletri, produzione esecutiva di Movimento Vulnerarte APS, con la collaborazione di Compagnia Atacama e Festival Internazionale Danza Contemporanea Paesaggi del Corpo.
Questo progetto, unico nel suo genere, rappresenta un audace e innovativo esperimento artistico che pone la fragilità dell’essere umano al centro della scena. Gli artisti hanno affrontato l’arduo compito di immergersi in un contesto carcerario per trasformare la durezza del passato in un luogo di riflessione e consapevolezza. Ogni angolo di questo spazio crudo e suggestivo è permeato di una tensione palpabile in cui la vulnerabilità è riconosciuta come parte integrante dell’esperienza umana. “iosonovulnerabile” proseguirà fino al 30 gennaio 2024, rappresentando l’ultima documentazione utile prima della ristrutturazione architettonica e del cambiamento di destinazione della struttura, prevista nei mesi successivi.
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