A Milano dal 7 al 10 novembre 2019 la seconda edizione del Festival della Peste! promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto e dedicato alla contaminazione tra linguaggi delle arti e pratiche psico-fisiche.
Quattro giorni di performance, concerti, mostre, conversazioni, laboratori, a Milano, nella sede della Fondazione Il Lazzaretto e in vari spazi della città. Al centro della seconda edizione: il tema della vecchiaia per interrogarsi su tempo, memoria, confronto tra generazioni e trasformazioni dei corpi.
Di seguito gli appuntamenti del Festival della Peste! 2019 (in progress) :
Volto Manifesto
A cura di Lorella Zanardo con Cesare Cantù
Ad aprire il Festival della Peste! l'anteprima del video inedito Volto Manifesto realizzato dall'attivista Lorella Zanardo - già autrice de Il corpo delle donne - con Cesare Cantù e in collaborazione con la Fondazione Il Lazzaretto. Avatar indistinguibili dai volti reali, chirurgia estetica a diffusione popolare, fotoritocco massiccio sui social network: il progetto nasce per stimolare una riflessione aperta sulle implicazioni connesse alla trasformazione del volto umano al tempo dell'era digitale, evidenziando l'urgenza di promuovere il Volto come patrimonio dell'Umanità. Il video sarà accompagnato dalla presentazione di un manifesto e una mostra sul tema.
Mostra di Gaia De Megni, vincitrice del premio Lydia! 2019
A cura di: Fondazione Il Lazzaretto
La mostra presenta il lavoro di Gaia De Megni, vincitrice dell'edizione 2019 del premio Lydia! per artisti under30, promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto con la mentorship dell'artista Adrian Paci. Attraverso la rielaborazione di sceneggiature cinematografiche, l’opera propone un dialogo tra spazio e narrazione. La filmografia evocata è quella riconducibile all’immaginario collettivo, quella prodotta dallo spettatore sulla scorta della propria esperienza, quella immateriale, metafisica, visibile solo agli occhi di chi esercita ancora il potere della fantasia.
Macerie di DNA
Opera musicale per voce, corde, tasti e oggetti spettrali
Progetto e ideazione di: Camilla Barbarito, in arte Nina Madù
Concerto di musiche originali ispirate dalla raccolta di vecchi oggetti, lettere, diari, fotografie e documenti vari ritrovati negli scorsi mesi durante un evento ospitato dalla Fondazione e che ha coinvolto circa un centinaio di persone, intrigate dall’idea di far parlare il passato.
When the Towel Drops Vol. 1 Italia
Performance artistica su censura e rappresentazione della sessualità femminile nella storia del cinema
Di: Elisa Giardina Papa e il collettivo Radah May
A cura di: Claudia D'Alonzo | In collaborazione con: Accademia G. Carrara di Bergamo e Codici - Ricerca e Intervento | Media partner: CheFare, Digicult
Il progetto artistico in progress del collettivo Radha May (Elisa Giardina Papa, Bathsheba Okwenje, Nupur Mathur) esplora le rappresentazioni censurate della sessualità femminile dagli anni Cinquanta, attraverso sequenze mai viste di film e documenti provenienti dall’archivio della Revisione Cinematografica. Le scene tagliate e i documenti redatti dalla commissione di censura cinematografica diventano un archivio basato su un paradosso: proprio ciò che è stato rimosso in passato racconta nel presente le trasformazioni della società su temi quali la sessualità, il pudore, la moralità, il potere nel corso di decenni di grande cambiamento nel paese. Il materiale così raccolto è stato al centro di un laboratorio partecipato condotto dall'artista Elisa Giardina Papa. Da questo percorso nasce una versione inedita della performance durante la quale i partecipanti al laboratorio daranno corpo e voce ai documenti e ai momenti storici che testimoniano.
Nessun Dorma: Pratiche di risveglio sulla vecchiaia. Scritti – corpi - visioni
Laboratorio pratico aperto a tutti, performance, esperienze di improvvisazione/composizione in sottogruppi con condivisione finale.
Condotto da: Simone Lampis, Cristina Negro, Roberta Secchi.
Durante l'anno, la Fondazione Il Lazzaretto ha ospitato un laboratorio nel quale il tema della “vecchiaia” ha incontrato i corpi e le menti dei giovani partecipanti con cadenza regolare. Tre conduttori - danzatrice, attore, esperta di scrittura creativa - si sono alternati e combinati nel guidare gli incontri con il gruppo, formato da persone che si conoscono già da diversi anni di pratica laboratoriale. Ne sono emerse improvvisazioni, coreografie, scene, movimenti, oggetti, gesti, parole, frasi, scritti. Durante il Festival della Peste!, il pubblico sarà coinvolto a sua volta nell’esperienza: avrà spazio per improvvisare, creare, fare, comporre e dire.
Un'ora sola ti vorrei, più ventitré minuti
Da un’idea di: Cristina Pancini
Per e con: Fondazione Il Lazzaretto, Casa Museo Boschi Di Stefano, Casa di Riposo Don Leone Porta.
Con la collaborazione di: Federico Primavera (elaborazioni sonore)
Tra La Fondazione Il Lazzaretto, la Casa Museo Boschi Di Stefano e la Casa di Riposo Don Leone Porta ci sono pochi minuti a piedi. Un’ora sola ti vorrei, più ventitré minuti, nasce dalla voglia di percorrerli, per fare incontrare queste realtà. Il pubblico sarà in movimento tra arte moderna e contemporanea, perché spalancano lo spazio e il tempo, e insegnano a incontrarsi. Si troverà l'occasione per aver cura l’un l’altro, soprattutto se fragile, perché c'è bisogno di rivoluzioni delicate: è grazie a certi incontri che il mondo si riempie di possibilità.
1 Museo+1 Kit = 3 Strumenti
Workshop rivolto a persone anziane, ai loro parenti e caregivers, agli operatori e al pubblico interessato.
Condotto da: Maria Chiara Ciaccheri e Anna Chiara Cimoli
Il museo può essere un luogo d'interlocuzione e apprendimento, una possibilità di socializzazione di memorie e intuizioni sul tempo della vecchiaia. A partire da un kit di pratiche ed esperienze elaborato nel corso di aggiornamento per professionisti della cultura DIVENTARE ANZIANI / RIMANERE PUBBLICI, il workshop sarà l’occasione per sperimentare attività finalizzate a familiarizzare con nuovi approcci per il coinvolgimento delle persone anziane, da declinare poi in autonomia e da insegnare ad altri. Al workshop sono invitate persone anziane con un interesse per la cultura, ma anche operatori, figli e nipoti, badanti e curiosi. Con loro, si sperimenteranno attività di facilitazione all’opera d’arte, lavorando a coppie o piccoli gruppi: le attività potranno essere ripetute anche a casa, oppure in museo, e insegnate ad altri.
Esercizi di filatura del tempo tra arte e bioenergetica
A cura di: Chiara Ronzoni e Gianni Moretti
Esercizi di filatura del tempo è un percorso laboratoriale portato avanti durante l’anno negli spazi della Fondazione Il Lazzaretto in cui partecipanti hanno sperimentato il senso dell’invecchiare in una prospettiva collettiva e comunitaria mettendo in sinergia i metodi della bioenergetica con un lavoro artistico espressivo. Il Festival della Peste! sarà un momento per restituire al pubblico questo percorso, le memorie del gruppo e le sue trasformazioni.
Collective Memories
A cura di: Laura Colomban
Collective Memories è un viaggio attraverso il corpo considerato come archivio vivente di memorie, sede di archetipi e mitologie che si annidano nelle pieghe del quotidiano. Questo life-art process ha l’obiettivo di farle riemergere attraverso un’esperienza condivisa in cui il gruppo e la collettività sono testimoni di una vera e propria epifania sulla complessità dell’essere umano. L’esplorazione emotiva coinvolgerà in particolar modo le gambe in quanto mezzo per il movimento del corpo nello spazio e nel tempo, riflettendo sul significato del cammino percorso, dal punto di partenza a oggi, indagando il passato per comprendere meglio il presente.
Festival della Peste!
Dal 7 al 10 novembre 2019
INGRESSO GRATUITO
Via Lazzaretto 15 - 20124 Milano
Tel. +39 0245370810 | info@illazzaretto.com | www.illazzaretto.com