sabato 29 giugno 2019

GRAFITO. Dialoghi e metafore visive

Il dialogo tra gli artisti e i vari ambiti della contemporaneità, dalla letteratura alla poesia, dalla critica d’arte alla curatela, dall’organizzazione di eventi al giornalismo d’autore, sorprende sempre quando si basa su un’esperienza che, attraverso l’interazione e la comunione di intenti, una tecnica e un metodo, determina un’interpretazione che diviene poetica di un fare artistico.

GRAFITO, termine mediato dalle lingue classiche, che concretizza il concetto di scrittura ma anche di graffio, si presta ad essere metafora di una forma irregolare, nella quale la tessitura e la compenetrazione generano strutture in divenire e multiformi. La scrittura, come segno, suono, colore, testo, diventa partitura di una narrazione sospesa, un dialogo di corrispondenze, analogie evocative, tra figura e pensiero. Un dialogo tra parole e immagini che hanno la caratteristica naturale della provvisorietà, della ripetizione differente, anche attraverso la poetica della serie, della sequenza in uno studio in divenire che troverà la sua risoluzione nello sviluppo temporale dell’esperienza.

GRAFITO. Dialoghi e metafore visive” è una rassegna a cura di Giuseppe Carrubba, strutturata in una serie di eventi all’interno della mostra “GHRAPHEIN. Carte da una collezione privata”, a cura di Angelo de Grande e Ciro Salinitro, negli stessi spazi espositivi del Museo Gagliardi presso Palazzo Trigona a Noto.

Eventi che prevedono incontri a cadenza settimanale dedicati alla contemporaneità, da luglio ad agosto 2019, concepiti come presentazione di progetti d’artista, mappe grafiche, appunti o bozze, di-segni di un work in progress stilistico e concettuale. Una proposta estetica promossa da Sudestasi Contemporanea che ha individuato, attraverso la focalizzazione di sinergie e contaminazioni, gli autori e gli artisti da accostare per affinità o contrapposizione elettiva.

Ogni appuntamento prevede un percorso espositivo d’artista, in un contesto delimitato e chiamato Project Room, ed una presentazione critica e poetica, nello spazio contiguo della terrazza; un live site dove gli elementi monumentali e barocchi del paesaggio fanno da cornice, come un museo all’aperto, all’esperienza performativa, attivando un viaggio sensoriale ed un colloquio dialettico con il luogo, con le immagini ed il loro statuto poetico.

Il lavoro dell’artista come dispositivo attraverso il quale lo scrittore, il curatore, lo storico o il critico d’arte riconosce una forma di comunicazione libera o una lettura poetica, un dialogo per sinestesie, “un’intuizione che si fa espressione”.

GRAFITO si vuole occupare della multidimensionalità tipica del contemporaneo, veicolando il concetto di un’opera aperta che va oltre i confini, mettendo in evidenza il valore della pluralità ma anche della reciprocità.


GRAFITO


MUSEO GAGLIARDI - Palazzo Trigona

dal 04 luglio al 08 agosto 2019


Dialoghi e metafore visive

Incontri d’arte contemporanea

Project Room + Live



Gli artisti invitati a confrontarsi con la poetica del progetto sono: Calusca, Paolo Greco, Andrea Marchese, Giuseppe Ragazzini, Francesco Rinzivillo e Piero Roccasalvo RUB; mentre sono stati invitati a condividere questo percorso e a sviluppare una personale visione letteraria e artistico-poetica alcuni autori che nella loro ricerca si occupano della contemporaneità: Giuseppe Bella (scrittore), Barbara Cammarata (artista visiva e art director), Giuseppe Carrubba (critico d’arte e curatore), Vincenzo Crapio (poeta e scrittore), Angelo De Grande (gallerista e curatore), Rocco Giudice (poeta e scrittore), Daniela Frisone (scrittrice e giornalista), Marco Napolitano (critico d’arte e curatore), Nuccio Pisana (musicista) e Ciro Salinitro (gallerista e curatore).

I lavori presentati documentano attraverso la tecnica ed il materiale gli sviluppi linguistici, plastici, grafici del tempo presente, pur riflettendo i mutamenti radicali dell’arte del XX secolo: la frammentazione e l’evocazione, l’analisi ed il confronto con il dato scientifico, il pensiero filosofico e l’immaginario dei mass-media, le forme processuali e l’uso di elementi non convenzionali, l’utilizzo della rappresentazione fotografica, del video e dell’app dedicata all’arte, in un cortocircuito tra passato e presente.

GRAFITO è il valore dell’esperienza estetica nella pratica quotidiana della progettazione, il delinearsi di un’immagine come tessitura sedimentaria e metamorfica, dettata da tensioni e conoscenze alchemiche che risvegliano i sensi grazie al potere immaginifico dell’arte.

Una riflessione sulla sensibilità antropologica e cosmopolita in accordo con un fare sociale e responsabile, nel quale il lavoro degli artisti rappresenta una riflessione critica sulla cultura delle immagini e sulle relazioni tra le persone, attraverso la dimensione umana e tecnologica, all’interno di una geografia dell’anima, ma anche della città e del territorio, in cui l’opera, tra astrazione e figurazione, tra concetto e forma, ripropone la dialettica vitale tra tradizione e contemporaneità.

Giuseppe Carrubba