domenica 26 luglio 2015

Il di/segno nel cinema

Per la prima volta una mostra svela la poetica, lo spirito creativo e le 'visioni' che animano i nostri registi e che stanno prima e talvolta 'oltre' i film realizzati.


Dall'esperienza pittorica di Marco Bellocchio agli schizzi impareggiabili di Ettore Scola, agli 'atlanti visivi' di Mario Martone, i gesti artistici che prendono vita prima della realizzazione di un film sono il tema di una curiosa e interessante rassegna allestita fino al 27 settembre a Cagliari, negli spazi del Palazzo della Città. Un viaggio che si snoda attraverso l'universo immaginifico, ideativo e spirituale del cinema italiano, portando in primo piano il mondo dei segni (pittorici, grafici o visuali) dei grandi registi italiani di ieri, di quelli oggi più prolifici e ammirati e dei talenti (tanti) che stanno emergendo.

Intitolata "Il di/segno nel cinema", la mostra, promossa dal comune e dai Musei Civici di Cagliari nell'ambito del programma "Cagliari Capitale della Cultura 2015", é stata curata da Giovanni Columbu, Anna Maria Montaldo e Giona Nazzaro, che insieme hanno selezionato i lavori, espressioni di linguaggi diversi e peculiari, per indagare l'origine dell'atto creativo, il formarsi dell'idea, e riproponendo in forma inedita il rapporto tra segno grafico e segno cinematografico. Per la prima volta, un'evento espositivo riesce infatti a svelare la poetica, lo spirito creativo e le visioni che animano il lavoro dei registi e che stanno prima e talvolta 'oltre' i film realizzati, offrendoci così l'affresco di un grande cinema italiano.

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