giovedì 30 maggio 2019

SonoContour di Sergey Filatov allo Spazio COMEL Arte Contemporanea di Latina.

Dopo essersi esibito ospite dell’artista franco-libanese Tarek Atoui presso l’Arsenale all’interno della alla 58° Biennale di Venezia "May you live in interesting times" a cura di Ralph Rugoff, Sergey Filatov, artista del suono, musicista, autore e sviluppatore di strumenti musicali e sculture sonore, si appresta a tornare in Italia per la sua personale presso lo Spazio COMEL Arte Contemporanea di Latina.
SonoContour” sarà inaugurata sabato 8 giugno alla presenza del curatore scientifico Giorgio Agnisola, critico d’arte e scrittore, docente di arte sacra presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale. In esposizione undici sculture sonore realizzate con materiali di recupero: sfruttando in maniera rivoluzionaria le proprietà acustiche degli oggetti, Sergey Filatov dona loro una seconda vita.
Le sue sculture sonore nascono infatti da un’osservazione della natura e allo stesso tempo da una riorganizzazione del suono nello spazio attraverso un approccio olistico dell’arte contemporanea. Le sue opere dunque uniscono i principi della sound art all’arte cinetica, alla techno art e al riciclo.
Il titolo “SonoContour” richiama il concetto di circolarità del suono: non solo la circolarità e la ripetizione del movimento delle sculture di Sergey Filatov, ma un riferimento simbolico al movimento circolare delle energie, delle situazioni, delle epoche, di un ritorno a sé stessi sempre più arricchiti poiché, a ogni movimento, le esperienze e il sapere si stratificano ampliando gli orizzonti e la conoscenza.
Allo Spazio COMEL, Sergey Filatov ricreerà un vero e proprio ambiente sonoro, in cui lo spettatore potrà immergersi osservando il movimento delle sculture e i suoni prodotti utilizzando tecniche diverse elaborate grazie a uno studio approfondito della propagazione del suono nell’ambiente. L’artista russo sarà presente all’inaugurazione della mostra esibendosi in una performance dal vivo, nel corso della serata sarà inoltre presentato il catalogo multimediale della mostra.
Tra le opere in mostra anche Platosonus, vincitrice di “Armonie in Alluminio”, VII edizione del Premio COMEL Vanna Migliorin Arte Contemporanea.

Cenni biografici: È un artista poliedrico che spazia dalle belle arti alla musica. Autore di strumenti musicali e sculture sonore. Dal 2003 è membro della International Association of Art – AIAP UNESCO. Vincitore del premio di arte contemporanea Kuryokhin 2016, nella categoria “Best media object”. Le sue opere fanno parte di collezioni in Russia, India, Canada, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti. Ha partecipato ad importanti progetti artistici e festival, come “Ars Electronica” (Linz, Austria), “Biennale of Contemporary Art” (Moscow), “Waterfront” (St. Petersburg — Helsinki — Copenhagen); International cultural forum (State Hermitage) e molti altri.

INFO:
SonoContour di Sergey Filatov
Cura scientifica di Giorgio Agnisola
Dall’8 al 23 giugno 2019
Tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00
Spazio COMEL Arte Contemporanea, Via Neghelli 68 - Latina
Ingresso Libero

 Premio COMEL Vanna MigliorinArte Contemporanea
 tel [+39] 0773 487546 - email info@premiocomel.it sito www.premiocomel.it 

mercoledì 29 maggio 2019

Dalla Sicilia a Sorrento, il maestro fotografo Giuseppe Leone in Grand Tour in Campania

Per la prima volta il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” crea in costiera un progetto di Residenza Artistica, per intuizione del patron Mario Esposito, e lo fa coinvolgendo uno dei massimi fotografi internazionali:Giuseppe Leone.

Siciliano, vive e lavora a Ragusa, da oltre cinquant’anni, Leone racconta la Sicilia attraverso immagini di persone, luoghi, feste, paesaggi e architetture, quasi sempre in bianco e nero perché a detta dello stesso artista "il bianco e nero è l’interpretazione della natura e delle sue trasformazioni, il colpo d’occhio che scarica da ogni orpello un’immagine per dare senso a quello che è l’essenza di ciò che vedi".

Le Residenze Artistiche consistono in veri e propri soggiorni creativi, in cui un artista è libero di esprimere il proprio talento e le proprie emozioni, in simbiosi con il luogo che lo ospita.

Giuseppe Leone arriverà in Campania e farà base a Sorrento dal 3 giugno per visitare e fotografare i luoghi più suggestivi della regione: la Penisola Sorrentina, con le sue bellezze archeologiche e naturalistiche, ma anche il Parco Archeologico di Pompei, la zona della Sanità a Napoli fino poi a spingersi in provincia di Salerno con il Cilento dei Castelli.

“Grand Tour” è il tema scelto per la “Residenza 2019”, che sarà diretta dal sannita Peppe Leone che dichiara:  “È un tema che è entrato negli snodi più importanti dell’avvento della modernità della civiltà europea”.  

Tra gli appuntamenti del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, il progetto speciale “Le Residenze dell’Arte – il Grand Tour” si propone come momento di riflessione sul rapporto tra l’arte e il turismo, la cultura e il territorio, la scoperta e il viaggio.

Attraverso questa iniziativa speciale, Sorrento e la Penisola Sorrentina con i suoi centri più suggestivi, come Piano di Sorrento con il suo borgo di Marina di Cassano, confermato Bandiera Blu nel 2019, guardano con orgoglio alla propria tradizione di “terra” d’approdo, tanto amata da scrittori, poeti, pittori e vedutisti dal settecento in poi.

Il Museo Correale Terranova di Sorrento – presieduto da Gaetano Mauro - ospiterà poi, il 9 giugno mattina, il finissage della Residenza artistica, organizzato con la collaborazione del Comune di Sorrento e dell’Assessorato al turismo della Regione Campania.

Dal 5 al 9 giugno, negli orari di apertura del museo, sarà anche visitabile una piccola esposizione dei capolavori del Maestro Leone, dal Barocco al Neorealismo, curata da Emanuela Alfano e Filippo Merola.

Giuseppe Leone, In veste di narratore ha condiviso l’esperienza profonda di questa terra con autori che come lui ne hanno saputo cogliere bellezza e contraddizioni – da Leonardo Sciascia, a Gesualdo Bufalino, a Vincenzo Consolo – senza mai cadere nello stereotipo.




martedì 28 maggio 2019

Diamanti nascosti

Rovistando tra mille oggetti, alcuni nascosti allo sguardo, si possono trovare “diamanti” ora dimenticati, ora scoperti a nuova luce. La mostra, qui proposta nella preziosa cornice di Palazzo Rasponi dalle Teste, nel cuore di Ravenna, propone  un' idea fatta di immagini, colori e forme della poetica e del pensiero di Fabrizio De André anche attraverso oggetti d’uso comune, strumenti musicali o copertine di LP originali autografati dal cantautore per ricordare, a vent’anni dalla scomparsa, l’opera artistica e il grande contributo intellettuale e morale che ha saputo donare. 

In esposizione anche una ricca  selezione di immagini di Mimmo Dabbrescia, già fotografo dell'artista nel periodo 1969-1974 e di Paolo Ruffini, che ha fotografato De Andrè e la sua band durante il concerto del 1992 al Teatro Goldoni di Bagnacavallo. 

Una sezione  è dedicata ad a una serie di opere d'arte create per questo momento speciale dai giovani e dai docenti del Liceo Artistico ravennate, dagli artisti  Mauro Bartolotti e Sergio Staino.


FABRIZIO DE ANDRE'
Diamanti nascosti

Ravenna | Palazzo Rasponi dalle Teste
6 – 30  giugno  2019


Inaugurazione giovedì 6 giugno ore 18. Interviene Dori Ghezzi.

Orari mostra: 10-12 e 18 - 21,30. 
Chiuso il lunedì.  Ingresso libero.

Palazzo Rasponi dalle Teste
Piazza J.F.Kennedy, 14 / Ravenna



venerdì 24 maggio 2019

Sleeping song di Michaela Kasparova all'’Hotel Ilaria di Lucca

Sabato 25 maggio, inaugura presso l’Hotel Ilaria (Via del Fosso 26, Lucca) l'esposizione personale “Sleeping song” di Michaela Kasparova a cura di Elena Barbuti, con una serie di dipinti a tecnica mista su tela, frutto del suo lavoro creativo degli ultimi mesi.

La Kasparova gioca con l'imprevedibile, a volte con l'assurdo; si diletta con fiabe e leggende, suggestioni e melodie, danza sospesa tra l'immaginifico ed il surreale; divertendosi a mescolare emozioni, animali, bambini, sensazioni, persone; creando situazioni sospese nel vuoto e rilassate in un allegro bagno estivo: lieve, giocoso ed imprevisto.

I suoi sono spesso dei patchwork mascherati, dove gli inserti, in stoffa, carta, cartone, si nascondono dietro al dipinto, talvolta emergono con insistenza quasi urlata, talvolta si amalgamano alla pittura, dando vita a prospettive nuove e suggestioni cromatiche inaspettate.



Michaela Kasparova è nata a Liberec, in Repubblica Ceca, nel 1967. Vive a Lucca dal 1996.
Ha esposto alla IV Biennale d’Arte di Genova, al Salon d’Art de Valbone (France), Festival Musica e Suoni (Sarzana), Arte al plurale (Sillico, Lucca), Consolato Ceco in Italia (Firenze), Strep Art (Milano), Maec (Milano), Misticanza (Pistoia), Lucchesi nel mondo (Lucca).



mercoledì 22 maggio 2019

Focus on canvas

Perché, dopo oltre 70 anni dalla nascita dello Spazialismo, è importante pensare alla realizzazione di un "olio su tela" senza disporre della tela su cui dipingere?

Milano 1965 - Nel corso di una discussione con Giorgio Kaisserlian il problema emerse con tutta evidenza. Tutto partiva dalla tela, sentita come ostacolo, impedimento da superare per procedere verso l'infinito. E la realizzazione, la forma-tela, al di là della pittura e della scultura.

Era la dinamica stessa dell'innovazione, del proiettarsi oltre, che non ammetteva fraintendimenti: con le "Attese", ormai, si era giunti definitivamente al superamento della vecchia mentalità e del tradizionale modo di fare dell'artista - ad iniziare proprio dall'idea inveterata della tela come supporto piano su cui "fondare" e organizzare il proprio lavoro.

L'azzeramento della pittura. L'atto risolutorio che ormai non consentiva più alla pittura di proporsi ricorrendo alla tela, come se la stessa tela fosse stata requisita e confinata in un luogo inaccessibile agli artisti.

Da qui il necessario concetto-limite che interveniva a definire, a dar pienezza di senso alla risoluzione di Fontana. Era, ed è, la logica stessa dell'innovazione che, data l'impossibilità di disporre della tela, portava a concepire, come suo esito consequenziale, un evento paradossale: la realizzazione di un dipinto, e nello specifico, di un olio su tela senza disporre della tela su cui dipingere.


Marco Almaviva

Contatti

Via Cessana, 28, 51011 Buggiano PT, Italia
www.archivioalmaviva.org
archivio.almaviva@gmail.com
+39 0572 33511

lunedì 20 maggio 2019

I segni di Montecchio Emilia

È stato presentato sabato 18 maggio 2019 il progetto creato dall'artista Massimiliano Galliani per MO-EL, l'azienda di Montecchio Emilia (RE) attiva nel settore industriale della tecnologia ecologica, a cui il Comune ha affidato l'abbellimento, la manutenzione e la cura della rotatoria sulla tangenziale a sud del paese, all'intersezione con via Galvani, a pochi passi dalla sede di una delle principali realtà imprenditoriali del territorio. 

Erano presenti Carlo Bertani, fondatore e titolare dell'azienda MO-EL, l'artista Massimiliano Galliani e le autorità locali, tra cui il sindaco Paolo Colli, l'ex sindaco Iris Giglioli e i rappresentanti dell'associazione " Amiamolenza", che si occupa di promuovere la valorizzazione e la tutela del territorio compreso nel tratto di fiume Enza che scorre attraverso i Comuni di Montecchio Emilia, San Polo d'Enza, Traversetolo e Montechiarugolo. Tra i tanti intervenuti, anche numerosi artisti che hanno apprezzato la natura dell'installazione e il segno lineare di Massimiliano Galliani.
"Il sindaco di Montecchio ci ha affidato la manutenzione della rotonda a sud della zona industriale che abbiamo pensato di abbellire seguendo la nostra storia di azienda e di comunità" ha spiegato il presidente dell'azienda montecchiese, Carlo Bertani. "Noi di MO-EL siamo parmensi e nel 1979 siamo venuti a Montecchio Emilia attraversando il ponte sull'Enza che unisce Parma a Reggio e che fin dalla preistoria è fonte di vita e di ricchezza. A Montechiarugolo vive l'artista Massimiliano Galliani, che è nato a Montecchio. Ci è venuto naturale quindi affidare a lui il compito di illustrare la nostra storia dai terramaricoli fino a una delle realtà industriali più efficienti d'Europa. La missione di MO-EL è di costruire a Montecchio prodotti di alta qualità, che vendiamo in tutto il mondo e portano benessere nel rispetto dell'ambiente".
"Il nostro obiettivo - ha spiegato Massimiliano Galliani - è di tramandare il valore storico di Montecchio Emilia, la nostra terra. Alcuni elementi simbolici, come il castello, la palafitta, il fiume Enza e le arti, sono stati semplificati in modo grafico e geometrico e riportati su otto pannelli di grandi dimensioni realizzati in acciaio corten. La quercia, emblema di forza e solidità, piantumata al centro della rotatoria, rappresenta l'elemento vitale che custodirà il futuro della nostra Comunità".
MO-EL e Massimiliano Galliani hanno voluto testimoniare con questo progetto il legame forte e indissolubile di una Comunità che vive fin dalla preistoria sulle sponde del fiume Enza, divenuto simbolo di unione tra la realtà reggiana e quella parmigiana, fonte continua di benessere e di sviluppo.  

Massimiliano Galliani, Carlo Bertani, Paolo Colli - foto Luca Trascinelli 




Segnalato da: 

Chiara Serri
M. +39 348 7025100

venerdì 17 maggio 2019

SIAMO NATI PER CAMMINARE: ANNUNCIATE LE 10 CLASSI VINCITRICI DEL CONCORSO CREATIVO PER L’EDIZIONE 2019

Sono 10 le classi vincitrici del concorso creativo dell’edizione 2019 di Siamo nati per camminare, l’iniziativa voluta per promuovere l’uso dei mezzi alternativi all’auto privata per i percorsi casa scuola, che quest’anno ha coinvolto 50 scuole primarie milanesi e circa 15.000 bambini in tutta la città, nella settimana dall’1 al 5 aprile. La premiazione, a cui parteciperanno circa 200 bambini con i loro insegnanti, si svolgerà lunedì 20 maggio presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, alla presenza degli Assessori Laura Galimberti, Filippo Del Corno e Marco Granelli.



Siamo nati per camminare è realizzato e curato da Genitori Antismog, con la collaborazione del Comune di Milano e il sostegno di Fondazione Cariplo, e grazie al contributo del main sponsor Centro Medico Santagostino e di ConsiliaRegulatoryGiochi Preziosi/GoPop, Clear Channel/Bikemi. Si ringraziano il Teatro alla Scala e il Piccolo Teatro di Milano.

Con il claim “Il nostro bagaglio per andare da soli”, l’edizione 2019 ha voluto proporre ai bambini, alle scuole e alle famiglie una riflessione sul tema dell'autonomia negli spostamenti quotidiani dei più piccoli e su cosa significhi muoversi da soli. 

Un tema scelto perché rappresenta un problema importante, anche se sottovalutato, della realtà milanese (e italiana): a Milano infatti solo il 2% degli alunni delle scuole primarie vanno a scuola senza essere accompagnati da un adulto (dati Comune di Milano/Abcittà, Progetto Pedibus). Questa scarsissima autonomia ha implicazioni negative sullo sviluppo psico-fisico dei bambini e in particolare sulla loro autostima, sulla loro capacità di orientarsi, di socializzare etc.



I vincitori del concorso creativo per l’edizione 2019 di SNPC
Primi classificati
1° A - Scuola Primaria Locchi (I.C. Locchi)
2° A - S.P. Pisacane (I.C. Pisacane Poerio)
3° A - S.P. Duca degli Abruzzi (I.C. Locchi)
4° C - S.P. Duca degli Abruzzi (I.C. Locchi)
5° C - S.P. Anemoni (I.C. Narcisi) 

Secondi classificati
1° A - Scuola Primaria Giusti (I.C. Giusti – D’Assisi)
2° B - S.P. Stoppani (I.C. Stoppani)
3° B - S.P. Thouar – Gonzaga, via Brunacci (I.C. Thouar – Gonzaga)
4° C - S.P. Micca (I.C. via Gattamelata) 5° A - S.P. Pisacane (I.C. Pisacane Poerio) 


 
I premi. Tanti, anche quest'anno, i premi attribuiti ai vincitori in occasione della premiazione finale. Grazie al rinnovato accordo con il Comune di Milano– Assessorato alla Cultura, come avvenuto negli ultimi anni, i bambini delle classi vincitrici avranno la possibilità di assistere gratuitamente ad alcuni degli spettacoli per ragazzi più belli della stagione del Teatro alla Scala Piccolo Teatro. E potranno inoltre orgogliosamente far entrare gratuitamente all’Acquario Civico o al Museo di Storia Naturale un primo adulto che li accompagna, mentre un secondo adulto pagherà 3 euro invece di 5 (2 maggio-31 dicembre 2019).
 
Tra i premi previsti vi saranno anche 40 abbonamenti gratuiti annuali offerti da BikeMi con Clear ChannelGiochi Preziosi darà invece in omaggio una fornitura di zaini trolley GoPop per una delle classi vincitrici, Granarolo offrirà la merenda all'evento conclusivo e Cooperativa Demetra e i Ludosofici regaleranno dei laboratori didattici.

Complimenti alle 10 classi vincitrici che hanno aderito con entusiasmo a questa bella iniziativa. È stata un’occasione di rilievo per riflettere sull’autonomia, un tema molto importante; un valore per i bambini e per le loro famiglie che anche il Comune di Milano porta avanti con iniziative come Scuola Natura, cui ogni anno partecipano circa 13.000 bambini. Questa edizione di Siamo Nati per Camminare è stato dunque un percorso non solo materiale, grazie alla valorizzazione di forme di mobilità sostenibile, ma anche immateriale, capace di insegnare ai più piccoli ad avere fiducia in sé stessi e ai famigliari a credere nelle loro capacità”, commenta l’Assessore all’Educazione Laura Galimberti.

Nessuno cammina 'a mani vuote'. Tutti portano con sé i propri pensieri, le proprie opinioni sulla realtà che incontrano lungo la strada, le proprie idee. Anche i bambini. Per questo è importante che, già da piccoli, i cittadini di domani abbiano la possibilità di stare a tu per tu con le arti, la natura, la bellezza. Un obiettivo condiviso con i nostri Musei Civici, il Teatro alla Scala e il Piccolo Teatro, che anche quest'anno mettono a disposizione occasioni di ascolto e di confronto per dare la possibilità di 'camminare' in modo sempre più consapevole nel mondo", afferma l'Assessore alla Cultura Filippo Del Corno

Penso a questi bambini che con la forza di un sorriso convincono i genitori a fare una passeggiata, magari con i compagni di classe, fino a scuola o verso le attività del tempo libero. Giovani cittadini che crescono con un mito in meno, quello dell’auto, e fanno un regalo alla comunità e a se stessi. Grazie a Siamo nati per camminare per il grande lavoro di sensibilizzazione e di coinvolgimento, che a volte ci bacchetta ma più spesso ci aiuta a raggiungere l'obiettivo di migliorare la qualità dell'aria che respiriamo in città", afferma Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Ambiente. 

Fondazione Cariplo punta sulle nuove generazioni, sui ragazzini che salveranno il mondo. Le nuove generazioni ci hanno dimostrato proprio in questi ultimi giorni come hanno a cuore l’ambiente e come sono in grado di introdurre nella loro quotidianità piccole abitudini anche quelle più semplici come il percorso casa-scuola. Fondazione Cariplo ha destinato al settore Ambiente dal 1991 ad oggi circa 170 milioni di euro in parte destinati proprio a progetti di educazione alla Mobilità sostenibile”, afferma Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo. “Siamo infatti convinti che la sensibilizzazione alle tematiche ambientali e il semplice rispetto dell’educazione civica potranno offrire ai ragazzi un futuro migliore”. 

L’allarme inquinamento in molte città italiane significa allarme per le funzionalità respiratorie dei più piccoli, come dimostrano numerosi studi scientifici” spiega Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino. “Cambiare si può, anche attraverso piccoli gesti che rendono la città più vivibile, e questa iniziativa è assolutamente coerente con la nostra filosofia che punta sulla promozione di stili di vita corretti, in un'ottica di prevenzione e non solo di erogazione di prestazioni. È inoltre risaputo, e molti studi scientifici lo dimostrano, che l'attività fisica mantiene il nostro corpo in salute. L'ideale, ovviamente, è una pratica sportiva costante, commisurata a età e condizioni fisiche. Ma anche una bella camminata fa bene. Ed è adatta a tutte le età”.



L’edizione 2019. L’obiettivo è stato puntato in particolare sul tema dell’autonomia dei più piccoli, sugli spostamenti, non solo casa–scuola, ma anche all’interno della propria casa, della scuola e all’aperto. Il tema porta inoltre con sé una riflessione su come i genitori, gli insegnanti, i membri di una comunità, possono trovare un giusto equilibrio tra il desiderio di proteggere i bambini e quello di garantire il soddisfacimento del loro naturale bisogno di autonomia.

Cos’è Siamo nati per camminare. È un progetto-gioco sul tema della mobilità sostenibile rivolto agli alunni delle scuole primarie, pubbliche e paritarie, della città di Milano. Per una settimana, dall’1 al 5 aprile 2019, i bambini sono invitati ad andare a scuola a piedi, in bicicletta, skateboard, monopattino, con i mezzi pubblici. Alla base dell’iniziativa è l’idea che un reale miglioramento delle condizioni di vivibilità della città non possa che essere il risultato di un’azione collettiva sinergica di tutte le parti in gioco: i bambini insieme alle loro famiglie, gli insegnanti, le istituzioni pubbliche e private.

Associazione Genitori Antismog
Membri European Environmental Bureau 
www.genitoriantismog.it
Da 18 anni l’Associazione Genitori Antismog conduce una campagna di azione, sia spronando le amministrazioni a mettere in atto e perseguire una vera politica ambientale, sia contribuendo a diffondere il valore culturale e sociale di scelte di mobilità favorevoli alla salute e al benessere collettiviattraverso iniziative e progetti (scuole, istituzioni, aziende e attività commerciali). L’associazione svolge una continua opera di informazione scientifica, iniziative sul territorio e progetti educativi nelle scuole. Genitori Antismog è membro dell’EEB European Environmental Bureau, la più vasta federazione europea di associazioni ambientaliste. L’associazione vive dei contributi dei soci e di sponsor privati. I membri e gli attivisti sono volontari e cittadini che, con grande passione, prestano tempo, lavoro, competenze professionali.



INFORMAZIONI

Ufficio stampa
ddl studio T +39 02 8905.2365 
Alessandra de Antonellis T 339 3637388
E-mail: alessandra.deantonellis@ddlstudio.net  
Laura Cometa
E-mail: laura.cometa@ddlstudio.net

Responsabile Progetto
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giovedì 16 maggio 2019

Portfolio Italia – Gran Premio FUJIFILM

La FIAF - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, associazione senza fini di lucro che si prefigge lo scopo di divulgare e sostenere la fotografia su tutto il territorio nazionale, annuncia la seconda tappa di questa nuova edizione di “Portfolio Italia – Gran Premio FUJIFILM”, il 16° FotoArte Portfolio, che si terrà nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 maggio 2019 presso il prestigioso MuDi - Museo Diocesano di Arte Sacra di Taranto sito in Vico Seminario I. Questa tappa di Portfolio Italia si colloca all’interno dell’evento 16° FotoArte (18 – 26 maggio 2019), manifestazione fotografica che ogni anno si articola in varie mostre, seminari, worskhop, eventi ed incontri.

Tra le mostre di questa edizione di FotoArte vi è “Iran: nel cuore delle tenebre” di Manoocher Deghati, “Chapiteau: circo e circhi 1977-1982”di Carlo Garzia, “La luce necessaria” di Lorenzo Zoppolato (Vincitore di “Portfolio Italia 2018”) e “Paesaggi di sole” di Daniela Sidari.

I lettori di questa seconda tappa di Portfolio Italia sono: Federica Cerami, Carlo Garzia, Giovanni Iovacchini, Sandro Iovine, Massimo Mazzoli, Cristina Paglionico, Daniela Sidari.

La selezione è a tema libero e i Portfolio presentati (in numero massimo di due per Autore, ognuno opportunamente identificato da un titolo) non saranno soggetti ad alcuna limitazione. La selezione, inoltre, non è suddivisa in sezioni: saranno accettate tutte le tecniche di ripresa e tutti i procedimenti di stampa (su qualsiasi tipo di supporto) ma saranno rifiutate le presentazioni di diapositive e di file digitali.

Ogni Autore avrà diritto ad un massimo di 2 incontri con i lettori della durata massima di 20 minuti ciascuno. Gli incontri di lettura saranno aperti al pubblico.

Gli orari previsti per la lettura dei Portfolio sono i seguenti: sabato 18 maggio dalle 09.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; domenica 19 maggio dalle 09.00 alle 13.00.

La Premiazione si terrà domenica 19 maggio alle ore 19.00 sempre presso il MuDi – Museo Diocesano – Vico Seminario I.


Per conoscere meglio Portfolio Italia: www.fiaf.net/portfolioitalia
Per leggere il regolamento completo: http://www.fiaf.net/portfolioitalia/regolamento-2/ 


FIAF
Fondata nel 1948 a Torino, la FIAF è un'Associazione senza fini di lucro, attenta da sempre alle tendenze e alle istanze culturali della fotografia italiana, che si prefigge lo scopo di divulgare e sostenere la fotografia amatoriale su tutto il territorio nazionale. In oltre sessant’anni di storia la FIAF non ha cambiato il suo originale intento ed oggi annovera circa 5.500 associati e 550 circoli affiliati, per un totale di oltre 40.000 persone coinvolte nelle attività dell’Associazione, accomunate dalla passione per il mondo della fotografia e a cui fornisce molteplici servizi, dai più pratici mirati al sostegno alle organizzazioni a quelli rivolti alla formazione e alla crescita culturale di ogni singolo associato. www.fiaf.net


UFFICIO STAMPA
6Glab - il laboratorio di idee di SEIGRADI 
Via B. Eustachi 31 - 20129 Milano
Tel. +39.02.84560801 
Email: 6Glab@seigradi.com




martedì 14 maggio 2019

Berenice di Omar Galliani all'Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti "Peri-Merulo".

Mercoledì 22 maggio, alle ore 21.00, presso il Teatro Ariosto di Reggio Emilia, sarà presentata l'opera "Berenice" che Omar Galliani donerà all'Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti "Peri-Merulo".
Omar Galliani, Berenice, 2018, matita su tavola, cm 100x100
L'iniziativa nasce da valori che sono l'attaccamento al proprio territorio, la formazione dei giovani in campo musicale, la promozione della cultura e delle arti, l'incontro fra le risorse del privato e del pubblico. È resa possibile dallo spirito propositivo della costituenda associazione "Am.A.Re - Amici dell'arte per Reggio" animata dall'imprenditore reggiano Achille Corradini, che hanno saputo offrire alla generosità del maestro Galliani un'inedita opportunità di intervenire in modo fattivo per il Conservatorio, una delle migliori scuole di musica italiane.

"Berenice" sarà donata "alla musica e agli studenti del Peri-Merulo" a sostegno delle borse di studio che annualmente sono attribuite agli allievi meritevoli e necessitanti di un ausilio per affrontare gli impegnativi studi musicali in seno al Conservatorio.

L'evento sarà incastonato in un concerto dell'Orchestra composta dai frequentanti gli anni di studio accademici, i più avanzati della scuola, che prevede l'esecuzione di composizioni di Felix Mendelssohn-Bartoldy, Camille Saint-Saëns, Gioacchino Rossini, Pietro Mascagni e di un lavoro appositamente creato ispirandosi a "Berenice" di Omar Galliani dal giovane compositore Gaetano Nenna. "…when yesterday I knew?", questo il titolo della composizione, coinvolgerà sia l'Orchestra del Conservatorio che un gruppo di giovani danzatori della Classe V dell'Indirizzo Contemporaneo del Liceo Coreutico "Matilde di Canossa" di Reggio Emilia, sotto la guida creativa del coreografo e docente Luigi Linardi.

I costumi dei danzatori saranno personalizzati da un ulteriore intervento di design del maestro Galliani che li trasformerà a loro volta in pezzi unici, espressione della propria poetica artistica.

Alla direzione dell'Orchestra Afam (Alta Formazione Artistica e Musicale) del Peri-Merulo sarà il maestro Marco Boni, docente della scuola e Direttore onorario dell'Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam e nel brano di Saint-Saëns si esibirà come solista il maestro Luca Franzetti, a sua volta docente del Peri-Merulo e tra i più importanti violoncellisti italiani in attività.

"Berenice" sarà visibile nel foyer del Teatro Ariosto ove prima del concerto si svolgerà una performance di improvvisazione dei danzatori sulle note del maestro Nenna che suonerà dal vivo al clarinetto. L'opera sarà installata su un cubo di legno e si specchierà in un contenitore d'acqua, creando così un riflesso momentaneo, arricchito dalla presenza di alcune note musicali incise su un piccolo fazzoletto d'oro.

Anche il ricavato della serata sarà devoluto a sostegno dell'iniziativa. Il prezzo dei biglietti è di 20 € per i posti di platea e di 15 € per quelli di balconata di I e II ordine. I biglietti sono acquistabili presso la Biglietteria della Fondazione I Teatri e sulla piattaforma online www.vivaticket.it. 

Il progetto gode del sostegno di Industrial Packaging e di Cte International - Midland.



Segnalato da :
Chiara Serri
M. +39 348 7025100
chiara.serri@csart.it 
CSArt - Comunicazione per l'Arte
Via Emilia Santo Stefano, 54
42121 Reggio Emilia
T. +39 0522 1715142
info@csart.it
www.csart.it 

May You Live In Interesting Times

E' da alcuni giorni aperta al pubblico la 58. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo May You Live In Interesting Times, a cura di Ralph Rugoff. La Cerimonia di premiazione e inaugurazione ha avuto luogo a Ca’ Giustinian, sede della Biennale, sabato 11 maggio.

Ci siamo spesso interrogati” – ha dichiarato il Presidente Paolo Baratta – “sul ruolo della Biennale e sulle sfide che deve affrontare, consapevoli delle molteplici ambivalenti possibili letture del nostro lavoro (della nostra missione), che si distingue da tanti altri non per quello che si fa (Exhibitions) ma forse per lo spirito con cui lo si fa e per le modalità con cui si opera, modalità che a loro volta devono essere coerenti con quello spirito.

In tempi di grandi cambiamenti è parso a tutti necessario essere attenti all'evoluzione del mondo e del mondo dell'arte. Devo riconoscere che alla guida della Biennale di Venezia siamo agevolati in questo esercizio dall'essere attivi in diversi settori artistici - dal Teatro alla Musica alla Danza al Cinema all'Architettura - non cessano mai gli stimoli, le sfide e le sollecitazioni”.

La mostra si articola tra l’Arsenale (Proposta A) e il Padiglione Centrale (Proposta B) ai Giardini e include 79 partecipanti da tutto il mondo, ciascuno dei quali è presente in entrambe le sedi espositive, con opere diverse che mostrano aspetti diversi della pratica di ciascun artista.

«Molte delle opere esposte affrontano le tematiche contemporanee più preoccupanti – ha spiegato Ralph Rugoff - dall’accelerazione dei cambiamenti climatici alla rinascita dei programmi nazionalisti in tutto il mondo, dall’impatto pervasivo dei social media alla crescente disuguaglianza economica. Tuttavia, dobbiamo partire dal presupposto per cui l’arte è più di una mera documentazione del periodo storico in cui viene realizzata».

«May You Live In Interesting Times mette in evidenza opere la cui forma attira l’attenzione su ciò che la forma stessa nasconde e sui molteplici scopi perseguiti dalle opere. Forse, indirettamente, queste opere possono diventare una sorta di guida per vivere e pensare in ‘tempi interessanti’. Possiamo senza dubbio imparare qualcosa dal modo in cui gli artisti di questa Biennale sfidano le consuetudini del pensiero e ampliano l’interpretazione che diamo a oggetti e immagini, scenari e situazioni decisamente eterogenei».

La mostra è affiancata da 89 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 4 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan. Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è a cura di Milovan Farronato.

Completano il panorama espositivo della Biennale Arte 2019 i 21 Eventi collaterali ammessi dal Curatore e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali, organizzati in numerose sedi della città di Venezia.

• La mostra sarà aperta fino a domenica 24 novembre 2019

domenica 12 maggio 2019

Cenere a Palermo


Il Polo Museale Regionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Palermo  
presenta  

CENERE 

una installazione 
di

Momò Calascibetta 
e un racconto di 

Dario Orphée La Mendola
dal 23 maggio al 13 giugno 2019

 a cura di 
Andrea Guastella

 Inaugurazione
Giovedì 23 maggio 2019
Ore 18.00 
Palermo 

Cappella dell’Incoronata 
Via dell’Incoronazione, 13


Palermo – Giovedì 23 maggio 2019 alle ore 18.00 negli spazi della Cappella dell’Incoronata (Via dell’Incoronazione, 13), il Polo Museale Regionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Palermo presenta la mostra di Momò Calascibetta e Dario Orphée La Mendola dal titolo Cenere, curata da Andrea Guastella.

Concepita da un pittore espressionista, ironico e dissacrante, e da un giovane scrittore, Cenere è una riflessione sul sistema dell’arte siciliana – da sempre “serra calda” di innovative elaborazioni culturali – e in generale sul rapporto tra arte e potere.

Come in un retablo medioevale, le effigi dei “potenti” – critici, galleristi, collezionisti, curatori, direttori di museo –sono difatti immortalate in una macchina scenica riproducente un curioso cimitero. A questa installazione, composta da diciannove riquadri di 69x69 cm cadauno con santini, fiori finti, lumini, oggettistica Kitsche una “porta della morte”, si accompagnano un autoritratto di Momò Calascibetta, alcuni “ex voto”, una scultura simbolica, un leggio con un racconto di Dario Orphée La Mendola e un video illustrativo.

Dove va l’arte oggi? Ha ancora un senso dedicarsi al disegno e alla pittura? Chi controlla i controllori? Cenere non fornisce risposta. Si limita a condurre gli spettatori al centro di problematiche contemporanee ma dall’evidente risvolto universale quali il rapporto con lo scorrere del tempo e l’inevitabile trionfo della morte che, come nel famoso affresco di Palazzo Abatellis, annichilisce gli individui e le loro aspirazioni.

La rassegna, itinerante, inaugurata alla Farm di Favara nel giugno 2018, ha già toccato il Polo Museale A. Cordici di Erice, l’ex chiesa di San Giovanni a Gela, Palazzo La Rocca a Ragusa, il Museo Mandralisca a Cefalù, Palazzo Beneventano a Lentini e il Museo Civico di Termini Imerese.



Momò Calascibetta nasce a Palermo. Si laurea in architettura con Gregotti ma sceglie di dedicarsi esclusivamente alla pittura; pittura che Leonardo Sciascia definirà “il racconto dettagliato dell’imbestiamento di una classe di potere già sufficientemente imbestiata nella più lata avarizia e nella più lata rapacità...”. I suoi personaggi hanno assistito “alla caduta degli dei” ma conservano l’imprinting del mito più alto; i suoi “relitti umani” divorano con cupidigia, godono e si preparano all’atto unico, forse finale, dell’effusione amorosa, della totale consunzione carnale dell’individuo, del deliquio dei sensi nella sfrenatezza di un’avida passione. Nel 1982 si trasferisce a Milano dove nascono Comiso Park, Piazza della Vergogna, De l’amour, Labirinto Verticale: serie di opere che verranno esposte alla Fondazione Corrente, alla Fondazione Mudima, alla Galleria Jannone, alla Galleria Daverio ed in fiere internazionali come Arte Fiera di Bologna, MiArt, Artexpo New York Coliseum, Art Basel, Arco Fiera di Madrid. Nel 2002 la Fondazione Mudima, a cura di Philippe Daverio, organizza una mostra-evento dal titolo Terromnia, dove vengono per la prima volta raccolte le sculture e i dipinti più rappresentativi di tutte le serie. La mostra susciterà l’interesse di Gillo Dorfles, Alessandro Riva, Marco Meneguzzo, Liana Bortolon e Giovanni Quadrio Curzio. Nel 2004 è ospite coi suoi lavori alla trasmissione Passepartout di Philippe Daverio su RAI 3 e nel 2005 un suo grande dipinto, Il gelato di Tariq, viene utilizzato per l’allestimento del set delle nove trasmissioni estive di Passepartout. Memorabile la sua esperienza di (non) partecipazione alla Biennale di Venezia del 2005, in occasione della quale organizza il progetto collaterale Esserci al Padiglione Italia, mostra di protesta contro un “mondo dell’arte” dominato da lobby finanziarie cieche ed arroganti, sempre più separate dalla vita reale. Nel 2005 col progetto Plotart a cura di Gianluca Marziani è coinvolto in diverse gallerie d’arte in Europa (Studio Senko, Danimarca; Dot Galerie, Svizzera; Fondazione Carlo Molineris, Svizzera; GalerieKiron, Francia; RarGalerie, Olanda; GalerieHartdiest, Belgio; Blanca Soto, Spagna; Galleria Arturarte, Italia; La Sala Naranja, Spagna). Data al 2007 un’antologica intorno al tema del “sorriso” a cura di Vincenzo Consolo al Museo Mandralisca di Cefalù e al 2009 l’acquisizione di una sua opera al Museo Guttuso di Bagheria. Nel 2016 è il turno di Momeide, un’antologica alla Civica Raccolta Cappello a Ragusa, a cura di Andrea Guastella, e nel 2017 di un’istallazione alla Farm Cultural Park di Favara da titolo provocatorio Agrigentèrotique, a cura di Dario Orphée. Cenere, l’ultimo progetto itinerante realizzato in collaborazione con lo scrittore Dario Orphée e a cura di Andrea Guastella, lo vede presente dal 2018 al 2019 nei principali siti espositivi e musei della Sicilia, terra in cui l’artista, come hanno rilevato Sciascia, Bufalino e Consolo, è profondamente radicato. E anche in questo ciclo non vengono meno i tratti del disegnatore satirico di razza evidenziati un po’ da tutti i critici – da de Micheli a Soavi, da Dentice a Testori, da Daverio a Dorfles a Meneguzzo – che lo hanno seguito da vicino.

Dario Orphée Nasce ad Agrigento, dove ha conseguito la maturità scientifica e la laurea magistrale in filosofia. Insegna Estetica ed Etica della Comunicazione presso l’Accademia di Belle Arti di Agrigento e Progettazione delle Professionalità presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Critico e curatore indipendente, collabora con numerose riviste – scrivendo di critica d’arte e teatrale, estetica, filosofia della natura e filosofia dell’agricoltura – tra cui “Segno”, “Il Pickwick”, “Permacultura& Transizione” e “Balarm”. Attualmente si occupa dello studio del sentimento, di gnoseologia dell’arte, di estetica ecobiologica e di scienze naturali.