giovedì 26 dicembre 2019

Racconti al buio. Storie dall’antico testamento

Venerdì 27 e sabato 28 dicembre 2019, alle ore 19, il Sottofondo laboratorio d’arte di via Garibaldi 136/A, ad Arezzo, ospita  “Racconti al buio. Storie dall’antico testamento” , progetto teatrale site-specific a cura della compagnia teatrale Broken Jump .

Le due serate nel cuore di quella che in passato era la “Via Sacra” di Arezzo, saranno introdotte dal giornalista culturale Marco Botti.  

L’ingresso allo spettacolo è a offerta. A causa della ridotta disponibilità di posti, è consigliata la prenotazione al numero 3277819888.



“Racconti al buio. Storie dall’Antico Testamento” è un progetto pensato per il periodo natalizio.

Un percorso all’interno di chiese, ex luoghi di culto e spazi culturali del territorio di Arezzo e provincia, con l’intento di valorizzarli e mettere in luce il loro valore storico o simbolico.

Appellandosi all’immaginario collettivo, Broken Jump punta a promuovere una confluenza di pubblico attivo per offrire un messaggio sociale di riflessione in un mondo sempre più diviso e conflittuale.

Durante ogni serata ci sarà una piece teatrale di un’ora circa. Nell’opera originale reinterpretata, la compagnia racconterà a lume di candela le storie di Jona e Giobbe tratte dal Vecchio Testamento, soffermandosi sui temi che queste affrontano.

Un collettivo di sette attori narrerà ed evocherà eventi e personaggi presenti nel libro senza tempo. Attraverso l'arte, saranno così svelati i paradossi del pensiero umano, che nella Bibbia sono presenti tramite la figura di Dio e attraverso l'uomo, il quale cerca di interagire con la sua entità.



LA COMPAGNIA
Broken Jump è una compagnia teatrale aretina che si specializza esclusivamente in eventi teatrali site-specific, quindi creati in luoghi non convenzionali e spazi non specificatamente teatrali. Broken Jump nasce dall'incontro di Samuel Angus McGehee e Michele Athos Guidi. Ogni progetto parte da una collaborazione di artisti ed esperti di vari settori, che cercano situazioni culturali con cui interagire. Grazie alla presenza di jumpers, ovvero artisti di diverse nazionalità che rendono le collaborazioni “liquide”, la compagnia cambia spesso pelle. Ogni lavoro si basa e si crea sui multi linguaggi: danza, canto, teatro-danza, maschera, marionette, voce, musica e testo.

giovedì 19 dicembre 2019

Ludus in tabula a Scolacium

Domenica 22 dicembre 2019, dalle ore 10.00, a Roccelletta di Borgia - Borgia (Catanzaro), presso il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium, trionfo del gioco associato alla storia con  Ludus in tabulaoriginalissima iniziativa che ben si adatta alle festività natalizie.

Infatti, la dottoressa Elisa Nisticò, funzionario archeologo, referente del Polo museale della Calabria per questa prestigiosa Sede, ha ideato e predisposto nei minimi dettagli tabulae lusoriae, ovvero i giochi da tavola certamente fra i più amati dell’antica Roma.
In una magica atmosfera si giocherà insieme a Scolaciopoli, creato ad hoc per la città romana, con le proprietà del parco che si potranno acquistare, ipotecare e vendere.
Anseris Insidiae (trappola dell’oca) una sorta di gioco dell’oca che veniva praticato in epoca antica, dove divinità e defixiones si alternano per sbarrare la strada verso la vittoria.
SPQR Risiko e molti altri giochi da tavola per divertirsi e nel contempo imparare insieme.

Pertanto segnaliamo una proposta certamente suggestiva che farà trascorrere una giornata all’insegna del gioco e della conoscenza di antichissime tradizioni.



Il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium è afferente al Polo museale della Calabria, diretto dalla dottoressa Antonella Cucciniello.


Ludus in tabula
Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium
Roccelletta di Borgia - Borgia (Catanzaro)
Domenica 22 dicembre  2019 – Ore 10.00

Polo museale della Calabria
Direttore: Antonella Cucciniello
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone (responsabile) 
Tel.:  0984 795639 fax  0984 71246 
pm-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

martedì 17 dicembre 2019

Ars & Artists in the World

A Rossocinabro dal 18 al 20 dicembre si terrà la mostra collettiva d'arte contemporanea Ars & Artists in the World curata da Geni Settanni. Partecipano gli artisti: Afonso J,  Gariglio B, Guimmaraes R,  Higa N,  Hillebrand Y,  Lima  H,  Lima W,  Lúcio F, Lupegoraro, Nunes H,  Scaléa.

La mostra presenta diversi modi di espressione, che portano ad un'unica destinazione, la sensazione della vita nel suo insieme.  Questi artisti, con un linguaggio contemporaneo e differenziato si concentrano sulla consapevolezza della grande ricchezza ereditata e hanno lavorato al fine di ampliare ciascuno il proprio flusso creativo, poetico,  inventivo, emotivo e critico,  proponendo una diluizione tra Arte e Vita.

The exhibition brings with different ways of expression, leading to a single destination, the feel of life as a whole. With contemporary language and differentiated themselves, of knowledge that focuses on awareness of the vast inherited wealth and worked in order to enlarge each the power increasingly creative, poetic, inventive, emotional and critical flows inherent in the life; proposing a dilution between Art and Life.


Ars & Artists in the World
18 – 20 dicembre 2019

Rossocinabro
Via Raffaele Cadorna 28
00187 Roma 




venerdì 13 dicembre 2019

Identità nomadi : Alessio Barchitta, Daesung Lee, Cyryl Zakrzewski.

BBS ed economART di AMY D Arte Spazio Milano presentano “Identità nomadi”, progetto espositivo con opere di Alessio Barchitta, Daesung Lee, Cyryl Zakrzewski.

Si apre una nuova collaborazione a Prato tra lo Studio BBS-pro e la galleria di ricerca milanese che già segue lo studio di Milano continuando così un’esperienza sinergica e sfidante.

Per questo evento è stato creato il progetto espositivo “Identità nomadi”, con gli artisti Cyryl Zakrzewski, Daesung Lee e Alessio Barchitta.

Le identità nomadi di cui trattiamo riguardano sia le identità dei luoghi sia il nomadismo di fatto che contraddistingue la poetica e le realizzazioni artistiche di tutti gli attori in mostra.

È un’arte destinata allo sconfinamento, alle continue contaminazioni mediali con opere rigorose e di estrema potenza emotiva, perché troviamo confortante un’opera che venga concepita con criteri di ordine concettuale e di forte pregnanza estetica.
La struttura espositiva di “Identità nomadi” poggia -sull’ibridismo- come collante ideologico esaltando il nomadismo a sostegno delle identità, con un’apertura totale del progetto a ogni modificazione che il dialogo espositivo porterà con sé.

Daesung Lee, nato in Corea del Sud nel 1975, vive e lavora a Parigi. Il suo lavoro analizza l’impatto della globalizzazione sugli esseri umani e la natura grazie a un approccio concettuale. Ha pubblicato su CNN, Le Monde, The Washington Post ed è stato vincitore del Sony Word Photography nel 2013 e nel 2015. Di lui presentiamo scatti della serie “Ghoramara” sugli esuli ambientali. Ghoramara Island, West Bengal, India.

Cyryl Zakrzewski, classe 1986, nato in Polonia, afferma: “L'arte per me è una forma di opposti, in cui i confini vengono cancellati. Natura e cultura, luce e oscurità sono in effetti una cosa sola”. Ha partecipato a numerose mostre, sia in Polonia che all’estero (Giappone, Italia, Slovenia, Austria). È noto per le sue installazioni artistiche permanenti in spazi pubblici in vari paesi del mondo. In mostra “The Eternal Struggle”, assemblaggio di scacchi in una struttura di corteccia d’albero.

Alessio Barchitta, Barcellona Pozzo di Gotto 1991, ha all’attivo varie mostre personali e premi, tra cui il Premio Nocivelli per la scultura 2019 e il Premio assoluto della sezione scultura 2019.

Il fascino del frammento unito ai ricordi e all’impossibilità di decifrarne i codici: questi gli argomenti presenti nelle sue opere i cui titoli sono semantiche linguistiche legate a sensazioni o a non-luoghi.

In mostra “Coordinate serie tondi”, uno strappo della serie “Coordinate”, due fotografie Fine Art di “Errante Eterotopico”.
La scelta delle opere risponde prevalentemente a un criterio tematico: sono state privilegiate le opere narrative in cui sono maggiormente riscontrabili la questione del conflitto identitario e le dinamiche socio-politiche degli autori migranti e post-migranti.

«Spesso il miglior spostamento nel tempo si ottiene con uno spostamento nello spazio; certi luoghi molto antichi, ma nuovi per noi, ci disorientano tanto da coinvolgerci insieme in una duplice avventura: chi scende le scale sotterranee di Micene sprofonda nel pozzo dei secoli; chi sale sui contrafforti delle Fedriadi si innalza, per così dire, in un sito da lungo disabitato del tempo. […] andiamo oltre la lontananza e il punto di partenza: passiamo al di là del tempo».
(Pellegrina e straniera - MY)


Identità nomadi
Alessio Barchitta/ Daesung Lee/ Cyryl Zakrzewski

Opening 18 dec. h. 18.30
Dal 18 dec. 2019 al 06 mar. 2020


BBS-pro Prato
Via del Carmine 11
info@bbs-pro.it
+390574621208
Orari di ufficio: dal lunedì al venerdì h.09.00-13.00/15.00-19.00
A cura di Anna d’Ambrosio
Testo critico di Jacqueline Ceresoli
Comunicazione di Vittorio Schieroni



martedì 10 dicembre 2019

Tecnicamista per Gino Covilli

"Per questo numero di Tecnicamista varrebbe forse la pena saltare le presentazioni e lasciare a ognuno di voi l’opportunità, il gusto, dello stupore. Come vedrete, infatti, per una volta abbiamo voluto esagerare e proporre una rivista di ben quaranta pagine, interamente tradotta in inglese, con contenuti di testi e immagini come forse mai in passato.

Non riveleremo nulla di segreto, comunque, anticipandovi che questo è il numero che racconta il senso e la natura della nuova proposta della Casa Museo COVILI, aperta dal 21 marzo scorso e quindi nel pieno dello sviluppo in termini di visitatori e di interesse generale.

Nella pagine che sfoglierete non cercate la classica guida alle opere e ai percorsi, ci penseremo noi ad accompagnarvi quando deciderete di venirci a trovare, ma piuttosto siate pronti a cogliere lo spirito che sta alla base della scelta della Casa Museo, quindi la poesia e la potenza di Gino Covili, l’ironica serietà che ne ha fatto una persona straordinaria, prima ancora che un artista sensibile e profondo.

Bene, non vi tratteniamo oltre: aprite la rivista, leggete di Gino e riempitevi gli occhi della sua storia, della sua pittura e della sua terra."

Matteo e Vladimiro Covili

TECNICAMISTA (Rivista di arte, cultura e riflessione critica a cura di CoviliArte | Anno 2019 - Numero 7) 

http://www.coviliarte.com/open/tecnicamista/tecnicamista_2019.pdf

mercoledì 4 dicembre 2019

Arte Moderna e Contemporanea a Palazzo Crivelli

Nei giorni 10 e 11 dicembre 2019, nelle sale di Palazzo Crivelli, torna l’appuntamento con l’Arte Moderna e Contemporanea sempre molto atteso dai collezionisti italiani ed esteri.

Il primo Novecento è ben rappresentato dai lavori di artisti affermati a livello internazionale come Alberto SavinioMaurice UtrilloCarlo CarràMassimo CampigliMario SironiFilippo de PisisFelice Carena. Non manca un’attenzione particolare a opere ricercate come uno storico olio del 1918 di Mario Cavaglieri (stima € 35.000 – 50.000), un lavoro simbolista di Giacomo Balla (stima € 10.000 – 15.000) e il bozzetto di una delle opere più significative e rappresentative di Carlo Erba (stima €15.000 – 20.000).

Le opere su carta, di artisti italiani e internazionali dai primi decenni del ‘900 all’epoca contemporanea, arricchiscono trasversalmente il catalogo: una tecnica mista e collage su cartone del 1930 di Salvador Dalì viene proposta a € 25.000 – 30.000, Tête de femme di Henri Matisse del 1946 a € 50.000 – 70.000. Tre collage di Max Ernst provenienti dalla storica collezione privata milanese degli eredi Marinotti con stime molto interessanti affiancano una Natura morta di Giorgio Morandi del 1953. Tra i maestri internazionali troviamo opere di Le CorbusierDubuffetTobeyJornManzoniKlossowskiGiuseppe Capogrossi, un nucleo di opere su carta di Alighiero Boetti proveniente da un’importante collezione privata. In catalogo anche due Concetti spaziali di Lucio Fontana, rarità per intenditori: un taglio su carta stagnola del 1959 (€ 10.000 – 15.000) e strappi, buchi e graffiti su carta fotografica del 1964-65 (€ 35.000 – 50.000).

Del maestro dello spazialismo anche opere in ceramica: Concetto Spaziale del 1958-60, un lavoro in ceramica riflessata e cangiante (€ 40.000 – 60.000). Seguono Crocifisso del 1950-55, (stima € 80.000 – 120.000) e Madonna con Bambino, (stima 80.000 – 120.000) una formella realizzata nel 1954 che ricorda per impostazione l’imponente Pietà esposta al Museo Diocesano di Milano e realizzata lo stesso anno.

In catalogo delicate opere in ceramica di Fausto Melotti, tra le altre, un elegante Vaso del 1955 di 50,5 cm con stima € 12.000 – 18.000, e Undici un oscillante lavoro del 1971 di Fausto Melotti proposto in catalogo alla stima di € 70.000 – 100.000. Di Lynn Chadwick Girl sitting on bench un importante bronzo del 1988 (stima € 80.000 – 100.000), Kenjiro Azuma, bronzo alto 196 cm € 30.000 – 40.000 e due lavori iconici di Yayoi Kusama Phallus Bottle e Phallus Belt entrambi stimati € 15.000 – 20.000. Lo spazio viene indagato anche da Max Bill con Unendliche Fläche in Form einer Säule (Continuous space in form of a column) del 1953 con partenza € 15.000.

Da evidenziare in catalogo un maestoso olio su tela di Giuseppe Santomaso realizzato nel 1955 e dalla storia espositiva ricca e significativa, con una stima di € 50.000 – 70.000 e un reticolo di Piero DorazioMirino verde con provenienza Galleria Marlborough Roma a € 35.000 – 50.000. Si continua con una raccolta di opere del Gruppo Zero e di Arte Concettuale: un papier mâché di Jan Schoonoven (stima € 15.000 – 20.000), un Intersuperficie curva di Paolo Scheggi (stima € 50.000 – 80.000), una grande tela estroflessa di Agostino Bonalumi (stima € 30.000 – 40.000) e un feltro di Vincenzo Agnetti Ritratto di viandante (€ 70.000 – 90.000).

Significativa la presenza di capolavori internazionali con due rilievi su tavola del 1960 di Ben Nicholson provenienti da importanti collezioni private (March 60 (cub) Aug 1960 (Milan) entrambi a € 25.000 – 35.000), uno storico olio su tela di Hans Hartung , capolavoro del 1955 dalla notevole storia espositiva (stima € 150.000 – 200.000), Victor Vasarely con un olio del 1968 proveniente dalla Galerie Denise René di Parigi (Stima € 30.000 – 50.000) un raro olio di Vieira da Silva La plaine – Bords de la Tamise del 1954 dal pedigree internazionale (stima €30.000 – 40.000), e dell’eclettico Man Ray, un lavoro del 1958 Marchand des couleurs (stima € 8.000 – 12.000). Non mancano Noir et Blanc del 1958 di Karel Appel (stima € 40.000 – 60.000), l’iperrealista americano Richard Estes con la gouache 10 Doors del 1971 proveniente dalla Allan Stone Gallery di New York (stima € 35.000 – 50.000), e l’imponente tela dell’artista cinese Ding Yi (stima € 60.000 – 80.000).

Immagine di copertina:
Alighiero Boetti “Segno e disegno – Rosso Gilera” | 1989 – tecnica mista e collage su carta, cm 100×70
Stima d’asta: € 20.000 – 30.000



Contatti:arte.moderna@ponteonline.com | +39 02 8631497 | +39 02 8631422



sabato 30 novembre 2019

Le Tele Nascoste di Lorenzo Chinnici

Tele Nascoste, copertina del libro
Il 14 dicembre alle 18, verrà presentato a Catania presso Palazzo del Toscano, il nuovo libro su Lorenzo Chinnici: ' Tele Nascoste' scritto dal chirurgo Diego Celi e arricchito dalla prefazione di José Van Roy Dalí (figlio di Salvador Dalí), pubblicato da Giambra Editori.

Il testo non celebra l’arte di Chinnici, ma scandaglia emozioni e retroscena delle tele del Maestro. La serata è promossa da " Faber – Il Fabbricante di idee" in collaborazione con la casa editrice.

Questa edizione di Faber si terrà nei giorni 14 e 15 dicembre, dalle 10.00 alle 21.00 presso lo storico Palazzo del Toscano, edificato intorno al 1870 quale residenza cittadina dei Paternò marchesi del Toscano.

La manifestazione ospiterà 40 artigiani d’eccellenza provenienti da tutta la Sicilia, che presenteranno le loro creazioni nelle splendide sale del piano nobile del Palazzo, scenario per la presentazione del libro di Chinnici che dialogherá simbolicamente con le eccellenze artigianali made in Sicily.


TELE NASCOSTE (Giambra Editori, 2019), edizione italiano/inglese. Il testo, pur avendo come protagonista il Maestro Lorenzo Chinnici, non è celebrativo dell'arte pittorica dell'artista. Si propone, invece, di dipingere con un pennello lacaniano una tela in cui fa da sfondo un conflitto continuo intriso d'amore e scontri fra il figlio e l'artista: la vera "tela nascosta" della produzione artistica del Maestro. Ma, in questa tela, vi è un'altra protagonista: la madre. Essa governa e guida la biga familiare cui sono attaccati i due cavalli, che male sopportano le briglie.

Diego Celi, autore del testo, scrive Josè Van Roy Dalì, figlio di Salvador Dalì, nella prefazione: "...accarezza un pensiero, vaga sulle nuvole della fantasia....si inoltra con l'ingenuità di un bambino e con l'arroganza di un adulto in un racconto che, già nelle prime righe, accende la curiosità e induce a proseguire nella lettura con quella gioiosa emozione che porta ad ampliare gli illimitati confini della fantasia per farsi trasportare in una irreale realtà in cui tutto è possibile..."


INTRODUCE: Dott.ssa Katia Trifiró
EDIZIONE INGLESE: Dott. Oscar Cesare Greco

Giambra Editori

Pierangelo Giambra
giambraeditori@gmail.com
info@giambraeditori-sicilia.it
www.termegrafica.it/giambraeditori

Lorenzo Chinnici
www.lorenzochinnici.com




lunedì 25 novembre 2019

Chronos alla Galleria Reggio Arte ReArt

Alla Galleria Reggio Arte ReArt (Viale Umberto I, 42/B - Reggio Emilia), tre artisti affrontano il tema del tempo, tra epifanie, visioni, rimandi mitologici e riflessioni sulla caducità della vita. Curata da Giuseppe Berti con opere di Antonio Caputo, Giorgio Ferretti, Michael Peddio, l'esposizione, intitolata " Chronos", sarà inaugurata sabato 30 novembre alle ore 17. 30.

Il percorso della mostra comprende una trentina di opere, molte delle quali inedite. «Pur frequentando differenti territori formali - scrive il curatore - i tre artisti condividono il piacere di farsi sedurre dalla pittura grazie ad una vivace e inquieta curiosità dello sguardo; che li porta ad agire su una mobile frontiera di emozioni e di sensazioni in cui figure, cose e "paesaggi" oscillano tra rêverie e realismo, quest'ultimo però insidiato da forti sensi di straniamento».

Fulcro della ricerca pittorica di Antonio Caputo è la figura umana, delineata con minuziosa precisione e segno tagliente a partire da una tavolozza cromatica caratterizzata da colori freddi e metallici che si stagliano netti su un fondo monocromo di livido azzurro crepuscolare.

Colori notturni ed inquieti impregnano le tele di Giorgio Ferretti, abitate da soldi corpi di donne che, pur sfidando l'osservatore attraverso la loro nuda bellezza, sembrano sottrarsi al facile stereotipo del glamour, dello charme ammiccante e cedevole.

Di colori luminosi ed accesi si avvale, invece, Michael Peddio che, attraverso una pittura densa e stratificata, fa emergere i profili di animali preistorici. La memoria corre, allora, al fascino immortale delle pitture rupestri, dalle grotte di Lascaux alle rocce di Tassili-n-Ajjer, nel Sahara centrale.

La mostra sarà visitabile fino al 20 dicembre 2019, da martedì a venerdì ore 9.30-13.00 e 16.30-19.30, sabato ore 9.30-13.00 oppure su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: cell. 370 3462813, spazioreart@gmail.com, www.belleartisupplies.com, www.facebook.com/ReArtBelleArti.

Antonio Caputo nasce a Lamezia Terme nel 1976. Nel 1995 si diploma all'Accademia di Belle Arti di Urbino con una tesi su Omar Galliani. Insieme a Bruno D'Arcevia (esponente degli Anacronisti e caposcuola della Nuova Maniera Italiana), realizza diversi affreschi e pale d'altare. Vincitore del bando "Atelier d'Artista", istituito dal Comune di Lamezia Terme, nel 2011 ottiene uno studio nello storico Palazzo delle Arti Panariti. Tra le recenti mostre si segnalano la "Biennale d'Arte di Verona" (Verona, 2014, selezione di Vittorio Sgarbi), la collettiva allestita all'interno del Palazzo Ducale di Rivalta (Reggio Emilia, 2018) e la bi-personale con Cetti Tumminia "Di-segno in-segno" (Spazio Culturale Madonna del Corso, Maranello, 2019).

Giorgio Ferretti nasce a Reggio Emilia nel 1971. Parallelamente alla laurea in Ingegneria, coltiva la passione per il disegno e per la pittura, ereditata dal padre. Dal 1996 al 1999 segue un corso avanzato di tecniche pittoriche. Tra le principali esposizioni, si segnalano le personali "Neonatalia" (Galleria D'arte 18, Bologna, 2007, a cura di Francesca Baboni), "Weiblich" (Il Vizietto, Sassuolo, Modena, 2010), "Hesperus" (Galleria Reggio Arte ReArt, Reggio Emilia, 2018, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei). È risultato tra i finalisti del "Premio Arte Mondadori" nel 2002, 2005, 2011 e del "Reart Prize Palazzo Ducale 2019". Con la Galleria Reggio Arte ReArt partecipa ad "Arte Padova" (2018) e "Arte Parma" (2019). Vive e lavora a Reggio Emilia.

Michale Peddio, nato a Reggio Emilia nel 1974, eredita la passione per l'arte dal padre Riccardo. Poco più che trentenne, incontra il pittore macchiaiolo Teobaldo Cattini, che gli apre le porte della pittura. Nel 2012 conosce l'artista Barbara Nicoletto, sua attuale compagna, con la quale gestiste la Galleria Reggio Arte ReArt. Tra le principali esposizioni si segnalano "Le mers e le mond lontains" (Sala Civica, Campegine, 2015), "Il Museo in Vetrina" (Ca' dei Carraresi, Treviso, 2016) e "500 Leonardo Forever - Cinquecentenario su Leonardo" (Tecnopolo, Reggio Emilia, 2019). Con la Galleria Reggio Arte ReArt partecipa ad "Arte Padova" (2018) e "Arte Parma" (2019). Vive e lavora a Reggio Emilia.



Segnalato da Chiara Serri
chiara.serri@csart.it 

CSArt - Comunicazione per l'Arte
Via Emilia Santo Stefano, 54
42121 Reggio Emilia
T. +39 0522 1715142
info@csart.it 
www.csart.it  

venerdì 22 novembre 2019

Avremo anche giorni migliori – Zehra Doğan. Opere dalle carceri turche

Il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei, diretta da Stefano Karadjov, presentano per la prima volta in Italia, nella cornice del Museo di Santa Giulia, una personale dell’artista e giornalista curda Zehra Doğan (Diyarbakir, Turchia, 1989).

“Avremo anche giorni migliori – Zehra Doğan. Opere dalle carceri turche” è un progetto originale curato da Elettra Stamboulis e costituisce la prima mostra di impianto critico curatoriale dedicata all’opera della fondatrice dell’agenzia giornalistica femminista curda “Jinha” e sarà aperta al pubblico da sabato 16 novembre 2019 al 6 gennaio 2020. Dopo il grande successo della performance organizzata lo scorso maggio presso la Tate Modern di Londra, città in cui Zehra Doğan ha scelto provvisoriamente di vivere il proprio esilio, l’artista è ora protagonista a Brescia di una potente esposizione, in occasione della sua partecipazione al Festival della Pace, organizzato dal Comune di Brescia e dalla Provincia di Brescia.

L’arte di questa artista si interseca e intreccia con la vicenda personale e, inevitabilmente, con i drammatici eventi politici della più stringente attualità. La mostra fa luce sulla sua poetica, affrontandone le tematiche e i motivi ricorrenti, evidenziandone la complessità linguistica e mostrando l’ampia gamma di supporti e tecniche utilizzate per produrre opere d’arte: oggetti inconsueti, estremamente fragili, ma di grande potenza espressiva.

Il percorso espositivo concepito da Elettra Stamboulis riunisce circa 60 opere inedite, tra disegni, dipinti e lavori a tecnica mista, che interessano tutto il periodo della detenzione dell’artista nelle carceri di Mardin, Diyarbakir e Tarso, dove Zehra è stata rinchiusa per 2 anni, nove mesi e 22 giorni con l’accusa di propaganda terrorista per aver postato su Twitter un acquarello tratto da una fotografia scattata da un soldato turco.
Questo disegno digitale mostrava la città di Nusaybin distrutta dall’esercito nazionale nel giugno 2016 con le bandiere issate e trionfanti, e i blindati trasformati in scorpioni.

Il 23 novembre alle ore 16.00, in occasione della sua presenza a Brescia per il Festival della Pace, l’artista sarà presente negli spazi espositivi del Museo per un incontro con il pubblico sulla creazione artistica dedicato alla memoria di Hevrin Khalaf e una performance.


Informazioni
Date: 16 novembre 2019 – 6 gennaio 2020
Luogo: Museo di Santa Giulia, via Musei 81/b – 25121 Brescia
Sala conferenze di Santa Giulia, via Piamarta 4 – Brescia
Orari: Martedì – Venerdì | 09.00 – 17.00
Sabato – Domenica – Festivi | 09.00 – 18.00
Chiuso tutti i lunedì non festivi
25 dicembre: apertura straordinaria dalle 16.00 alle 20.00 con ingresso gratuito
Info: tel. 030 2977833 – 834 | mail. santagiulia@bresciamusei.com
web. www.bresciamusei.com

Ingresso
Dal 16 al 30 novembre 2019
In concomitanza con il Festival della Pace
Ingresso libero

Dal 1 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020
€ 5,00 (intero)
€ 4,00 (dai 14 ai 18 anni e sopra i 65 anni, studenti università e accademie, gruppi da 10 a 30 persone e convenzioni)
€ 3,00 (scuole, dai 6 ai 13 anni, gruppi di min. 10 studenti universitari)
€ 5,00 (scuole con attività didattica)

Per visite guidate e laboratori per gli adulti: biglietto d’ingresso + € 4 contributo per l’attività

Gratuito per minori di 6 anni, un accompagnatore per gruppo, due insegnanti accompagnatori per classe, disabile >75%, un accompagnatore per disabile, abbonamento Musei Lombardia Milano, guide turistiche abilitate.


EXIBARTsegnala-INCIRCOLARTErilancia



lunedì 18 novembre 2019

Music Lives Here. La musica dal vivo a Milano nelle immagini di Francesco Prandoni e Sergione Infuso

La musica invade la città. E lo fa anche con lo sguardo di due fotografi simbolo del mondo musicale, negli scatti con cui hanno saputo immortalare alcuni momenti irripetibili della grande musica live a Milano. Dal 18 al 29 novembre 2019 Milano Music Week presenta infatti “Music Lives Here. La musica dal vivo a Milano nelle immagini di Francesco Prandoni e Sergione Infuso”, una mostra fotografica - a cura di Luca de Gennaro e realizzata in collaborazione con SEAT, casa automobilistica di Barcellona - voluta per raccontare le emozioni dei grandi concerti nei luoghi più iconici della città dedicati alla musica. 

L’inaugurazione - lunedì 18 novembre alle ore 12.30 - darà ufficialmente il via alla terza edizione della Milano Music Week alla presenza del Sindaco Giuseppe Sala, dell’Assessore alla Cultura Filippo del Corno insieme agli altri promotori della MMW - SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), ASSOMUSICA (Associazione di organizzatori e produttori italiani di spettacoli musicali dal vivo) e NUOVOIMAIE (Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori) - Luca de Gennaro, curatore artistico dell’iniziativa e i due fotografi autori degli scatti.

Passeggiando nel cuore di Milano lungo via Dante, attraverso 24 straordinari scatti realizzati da Francesco Prandoni e Sergione Infuso, il pubblico potrà rivivere quelle emozioni uniche che solo la musica dal vivo è in grado di suscitare. Grazie alla loro professionalità e capacità, entrambi i fotografi sono riusciti a cogliere attimi ed espressioni uniche dei maggiori artisti italiani e internazionali che si sono esibiti sui più diversi palchi della grande musica live a Milano. In mostra, un percorso fatto di immagini straordinarie che attraversa tutta la città: dall’Arena nel Parco Sempione con il grande Lou Reed, agli Skunk Anansie all’Alcatraz, da Ed Sheeran per la sua prima volta a Milano nel 2012 in un piccolo showcase alla Santeria Paladini a Tom Waits al Teatro degli Arcimboldi, Patti Smith al Carroponte per arrivare fino ai luoghi simbolo dei concerti live più emozionanti come lo Stadio di San Siro con Bruce Springsteen, Cesare Cremonini e i Depeche Mode, il Mediolanum Forum di Assago con Emma Marrone, Roger Waters e i Kiss e l’Ippodromo del Galoppo San Siro con gli Iron Maiden, Iggy Pop e Snoop Dogg, solo per citarne alcuni. “La musica vive di suono. 

La musica dal vivo vive anche di immagine. Le immagini della musica vengono catturate dai professionisti della fotografia che in uno scatto, fissando un solo momento della performance, cercano di interpretarne il significato più profondo e di restituire allo spettatore l’emozione del concerto. Milano Music Week ha deciso di valorizzare la professione del fotografo musicale disseminando di immagini in una strada del centro. Abbiamo chiesto a due tra i fotografi-simbolo della vita musicale di Milano, Francesco Prandoni e Sergione Infuso, una selezione tra le migliaia di foto che hanno scattato, con l’unico denominatore comune di essere state realizzate durante i concerti a Milano, dove la musica abita tutto l’anno. “Music Lives Here” – dichiara Luca de Gennaro, curatore della Milano Music Week e Vice Presidente Talent & Music di Viacom International Media Networks. 

La mostra si inserisce all’interno del ricco palinsesto della Milano Music Week 2019, dal profilo sempre più internazionale che dimostra ancora una volta il ruolo di Milano come capitale della musica e punto di riferimento per i migliori artisti e professionisti della filiera musicale. 

Biografie fotografi 
Francesco Prandoni - Nato quasi 50 anni fa, da circa metà della sua vita Francesco Prandoni si diletta a fotografare tutto quello che è inerente allo spettacolo e alla musica; da qualche anno questa è diventata la sua professione. La passione per la fotografia gli è stata trasmessa dal padre che, a 10 anni, gli ha regalato la prima macchina fotografica, mentre la musica dalla madre, che ascoltava sempre musica di qualsiasi genere. Queste due passioni, entrando in contatto, devono aver acceso una lampadina, portandolo lentamente ma inesorabilmente verso il palco, più precisamente “sottopalco”, a cercare di catturare le note. In tutti questi anni ha pubblicato per le maggiori testate italiane ed estere e a volte ha avuto l’onore di collaborare direttamente con alcuni Artisti sia italiani sia esteri, seguendoli anche in tour. Festival musicali, Promoter, Major, hanno fatto il resto contribuendo a fargli fotografare oltre 5.000 artisti in tutti questi anni e ogni mese questo numero aumenta inesorabilmente. Ha partecipato alla realizzazione del video “Mondo” di Cesare Cremonini, scattando oltre 7.000 foto per la realizzazione dello stesso. Naturalmente negli anni ha perlustrato anche generi diversi oltre al live, fotografando spettacoli teatrali, tv e cinema facendo a volte il fotografo di scena, eventi, convention e ritratti. Francesco afferma: “ad oggi ancora non sa esattamente chi sono, ma so che amo la musica e che mi piace provare a fotografarla". 

Sergio Infuso è Graphic Designer e fotografo. Nasce a Torre del Greco, in provincia di Napoli, il 12 giugno 1972. Per qualche oscuro motivo della macchinosa burocrazia viene registrato il 13, numero a quanto pare fortunato. Fin dall'inizio era destinato a una vita doppia; motivo per cui, molto presto tutti hanno iniziato a chiamarlo Sergione. Dopo gli studi classici, che gli conferiscono grandi capacità di analisi, capisce che la sua strada era decisamente più creativa. Durante il liceo, inizia a suonare il basso, ascoltando come un forsennato qualsiasi genere musicale; scatta foto con la Minolta manuale del padre, da cui acquisisce le prime nozioni e la grande passione di guardare il mondo da un "oblò". Questa passione, diventata anche una professione, lo accompagna parallelamente alle sue attività attuali. A 18 anni si trasferisce a Milano per studiare Grafica allo IED per quattro anni. Già al terzo comincia a seguire alcuni docenti nelle loro attività professionali e fa alcuni lavori da freelance. Dopo il diploma con il massimo dei voti, inizia a lavorare subito in uno studio di comunicazione, Stand, Retail e Product Design. Ci rimane per cinque anni occupandosi parallelamente di Corporate Design per clienti italiani e internazionali. Per i successivi 13 anni è Senior Designer di una società internazionale di Brand Consultancy. La seconda anima di Sergione si dedica alla fotografia, prevalentemente di Live musicali e spettacoli teatrali, ma spesso anche di eventi, convention, ritratti per aziende, musicisti e privati. Collabora con alcuni magazine e con agenzie, grazie a cui vanta decine di pubblicazioni cartacee, online, per riviste, libri, siti, ecc. Con l’occhio da musicista, non perde gli attimi più coinvolgenti e le espressioni più intime dei musicisti. Ha fotografato concerti dai piccoli club agli stadi. Attualmente lavora come freelance, sia come grafico che come fotografo. 


Informazioni “Music Lives Here. La musica dal vivo a Milano nelle immagini di Francesco Prandoni e Sergione Infuso” 

Dal 18 al 29 novembre Via Dante, Milano www.milanomusicweek.it MILANO MUSIC WEEK 2019 | 18 – 24 novembre 2019 www.milanomusicweek.it FB MilanoMusicWeek | IG milano_music_week 
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venerdì 15 novembre 2019

Al via ad Andria alla prima edizione della Biennale d'arte Apulia

Nasce la prima edizione della Biennale d'arte Apulia, una rassegna d’arte contemporanea tutta pugliese. In esposizione artisti provenienti dall'Italia e dall'estero dallo stile sperimentale ed innovativo. 
Appuntamento il 15, 16, 17 novembre (dalle 18,30 alle ore 21,30) a palazzo Ducale Belgioioso di Montegrosso, frazione di Andria (BT), centro incluso nei Borghi Autentici d’Italia.

 Arriva ora la possibilità di formalizzare l’identità creativa e artistica, dotando luoghi della Puglia, come proprio questo bel borgo, di una biennale d’arte che da qui nasca e si diffonda, attenta ai temi e concetti di sostenibilità sociale, relazionale, ambientale: idee capaci di coinvolgere la cittadinanza e i fruitori di altre città in un luogo tutelato. Il tutto in concomitanza con un evento nato nel 2018, "San Martino al Borgo", a cura dell'Associazione "La Piscara". 

 Ideata da Ricarda Guantario e Antonio Russo Galante (entrambi artisti), ecco dunque questa biennale pugliese, in collaborazione con l'associazione artistica nazionale "Lacarvella", oltre al patrocinio dall'associazione "La Piscara" e della cooperativa "Coloni di Montegrosso". Evento allestito nelle sale dell'ultimo piano del Palazzo Ducale Belgioioso. Interverranno il noto critico e storico dell'arte Vito Cracas e il direttore artistico della "Bibart" e di “Notti Sacre” di Bari, pure artista, Miguel Gomez

 Domenica 17, in occasione del finissage, esibizione musicale di Lycia Gissi (voce) e Riccardo Lorusso (Chitarra). A moderare il giornalista di Borghi Magazine, Marino Pagano. Foto a cura di Michele Guida, vicepresidente della Pro Loco Andria. 

 Elenco Artisti selezionati in esposizione: Arkadiusz Sedek, Antonella Virgilio (Anto), Caterina Manginelli, Daniela Pagliaro, Francesco Suriano, Fabiola Matarazzo, Francesca Ciannamea, Gabriele Liso, Gaetano Ancona, Giacomo Susco, Giovanni Casamassima e Francesca Mansi, Gennaro Ricchiuti, Giuseppe Potenzieri Pace, Italo Rucci, Laura Demattia, Lucia Torelli, Michele Spadavecchia, Norberto Iera, Paolo Ricchiuti, Raffaella Greco, Raffaella Spadavecchia, Rosanna Vallone, Valentina Dell'Olio, Valentina Vurchio.

martedì 12 novembre 2019

30a biennale internazionale dell'umorismo nell'arte


Un viaggio nei linguaggi dell’odio contemporaneo, il festival organizzato dal 20 al 23 novembre a Tolentino (Macerata) da Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia.  Dall’origine antropologica alla sua metamorfosi digitale, dai fatti di cronaca alle creazioni dell’immaginario, dai social network alle opere cinematografiche.

“Il festival utilizza il linguaggio di Popsophia, tra filosofia e cultura pop. Gli ospiti aggiunge Lucrezia Ercoli – Andrea Colamedici e Maura Gancitano (Tlon), il linguista Massimo Arcangeli, i filosofi Massimo Donà e Riccardo Dal Ferro, i giornalisti Angela AzzaroMaurizio Blasi, e Piero Sansonetti, analizzano, senza facili moralismi, il tema dell’odio. Una battaglia con le armi del pensiero critico e della tolleranza, per evitare gli stessi metodi di quegli odiatori che si volevano contrastare”.

Infine due produzioni filosofico musicali di Popsophia portano in scena l’’elogio della leggerezza’. La prima “All That Jazz”, con Saverio Marconi, sulla leggerezza del musical. La seconda “All You Need is Love”, con Carlo Massarini, sulla leggerezza dei brani dei Beatles.

“L’odio” è anche il tema della XXX Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte; 239 autori partecipanti (provenienti da 46 Nazioni). Un suggestivo allestimento affiancato da altre due mostre: “Fellini e la Biennale” in omaggio al centenario del regista e il ritratto di Norberto Bobbio del fotografo Maurizio Galimberti. Premi speciali a Lercio.it e al Terzo segreto di satira. Premio alla carriera a Iginio Straffi della Rainbow.

Il programma completo è su www.popsophia.it



venerdì 8 novembre 2019

Milano Music Week - Terza edizione

Si apre nel segno dell’internazionalità la terza edizione della Milano Music Week, la settimana interamente dedicata al mondo musicale in programma dal 18 al 24 novembre, che quest’anno vede ancora più forte la vocazione di Milano quale Music City aperta e cosmopolita. Dalla Finlandia al Giappone, dal Brasile al Senegal, dalla Bielorussia al Ghana, passando tra gli altri per Spagna, Slovenia, Romania, UK, Cina, Canada e Stati Uniti, saranno infatti oltre 250 gli artisti provenienti da 33 diversi Paesi e 5 continenti, insieme ai maggiori protagonisti dell’industria musicale, tra 90 location e circa 300 eventi in città, a comporre un palinsesto ricchissimo di novità e appuntamenti con 117 live, 41 dj set, 125 incontri e workshop di formazione, 2 importanti premi e 6 mostre.

Promossa da Comune di Milano - Assessorato alla CulturaSIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), ASSOMUSICA (Associazione di organizzatori e produttori italiani di spettacoli musicali dal vivo) e NUOVOIMAIE (Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori), con il patrocinio del MiBACT Ministero per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo, MMW nasce come racconto dell’industria musicale a 360°, ponendo la musica e tutta la sua filiera al centro, attraverso i tanti attori che ne fanno parte, attivi durante l’intero anno, e in questa settimana pronti a raccontarsi e a svelare i propri luoghi del ‘fare musica’ a curiosi e appassionati.

La terza edizione della  Milano Music Week è stata presentata oggi, venerdì 8 novembre, a Palazzo Marino alla presenza del Sindaco Giuseppe Sala, l'Assessore alla Cultura della Città di Milano Filippo Del Corno, Luca de Gennaro, curatore della Milano Music Week e Vice Presidente Talent & Music di Viacom International Media Networks, la cantante Levante Paolo Franchini, rappresentante del Comitato Promotore della Milano Music Week e Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza SIAE che, in questa occasione, ha dichiarato: "Il prossimo passo per il futuro della Milano Music Week vedrà la nascita di una nuova realtà che riunirà il comitato dei promotori in un’unica formula giuridica per far crescere ancora di più questa bellissima manifestazione".

Alla sua terza edizione Milano Music Week conferma il suo ruolo di importante vetrina per la musica. Saranno infatti tanti i grandi nomi italiani, noti in tutto il mondo, che hanno scelto di partecipare all’iniziativa per presentare al pubblico i nuovi progetti o per esibirsi dal vivo: J-AXTiziano FerroPiero PelùNiccolò FabiFrancesco Guccini e Mauro PaganiArisaIvano FossatiLevanteGianna NanniniBOOSTAElio e le Storie TeseAntonella RuggieroDaniele Silvestri, i SELTON, per citarne alcuni. Una proposta sempre più ampia e diversificata, che va dalle voci storiche e autori capisaldi della musica del nostro Paese fino a giovanissime promesse come i Minis, la rock band torinese under 16.
Nomi importanti e di richiamo anche fra gli artisti internazionali: KAZUCHARLI XCXGRETA VAN FLEETGodspeed You! Black EmperorLuka ŠulićOF MONSTERS AND MENYola.

“Music lives here”: i dati lo confermano, la musica abita qui. La Lombardia detiene infatti ancora una volta il primato di regione regina della musica con il 20,3% delle imprese del settore (*), mentre Milano continua a rafforzare il suo il ruolo di Music City italiana in espansione, con oltre 2.700 eventi all’anno e un volume d’affari per concerti di circa 49 milioni di euro (**), 950 imprese in costante crescita (in aumento del +0,2% nell’ultimo anno, +4,3% in cinque anni e pari al 9,6% del totale nazionale), circa 7.000 addetti che operano nel settore (6.964, pari al 13% a livello nazionale). (**) dato SIAE 2018 (*) dato Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi. 

“Sarà una settimana di eventi, concerti, incontri, mostre, workshop, momenti di formazione e di discussione in una delle capitali della musica nel mondo. A Milano arriveranno artisti di ogni generazione provenienti da tutti i continenti, oltre a esperti e professionisti dell’intera filiera musicale, perché come recita l’edizione di quest’anno la musica abita qui, Music lives here”, afferma Luca de Gennaro, curatore della Milano Music Week e Vice Presidente Talent & Music di Viacom International Media Networks.

Il giorno di apertura della Milano Music Week, lunedì 18 novembre, prenderà avvio al Piccolo Teatro con Milano-Sanremo: una conversazione speciale con Amadeus, da poco nominato nuovo direttore artistico del Festival di Sanremo, per raccontare su invito di AFI, FIMI, PMI alcune novità della prossima edizione della più importante manifestazione dedicata alla canzone italiana.
A celebrare l’inizio della Milano Music Week 2019 sarà a seguire, alle ore 12.30 in Via Dante, l’inaugurazione di “Music Lives Here. La musica dal vivo a Milano nelle immagini di Francesco Prandoni e Sergione Infuso”, una mostra fotografica - a cura di Luca de Gennaro e realizzata in collaborazione con SEAT, casa automobilistica di Barcellona - che, attraverso 24 straordinari scatti di due importanti fotografi del settore, trasmette le emozioni dei grandi concerti nei luoghi più iconici della città, dedicati alla musica.
“L’opportunità di un mercato globale per la musica italiana”, sarà invece il titolo dell’incontro istituzionale inaugurale, a cura dei promotori della Milano Music Week, in programma a Palazzo Reale alle ore 17 per aprire la settimana dedicata alla filiera e ai suoi principali attori.
Alle ore 21.00 al Teatro dal Verme torna, per il terzo anno consecutivo, l’evento di apertura organizzato da Viacom Italiamain partner della Milano Music Week. Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, quest’anno l’appuntamento sarà con VH1 Storytellers J-AX: il format di Viacom International Media Networks e VH1 che permette agli artisti di mettersi a nudo e raccontarsi in musica e parole. L’ospite di questa edizione sarà J-AX, autore icona di più di una generazione, pronto a raccontare la genesi delle sue canzoni e a esibirsi in un’inedita versione nello spettacolo che diventerà uno show televisivo trasmesso a dicembre sui canali di Viacom Italia.

Grazie al consolidato appuntamento MMW Incontra- format ideato da Milano Music Week -, per tutta la settimana il pubblico avrà l’opportunità di scoprire, attraverso incontri unici, la musica e gli aneddoti più curiosi della carriera e della vita di straordinari artisti come Tiziano Ferro che, dopo tre anni, torna sulle scene con un nuovo album di inediti “ACCETTO MIRACOLI” (su etichetta Virgin Records - Universal Music Italia); Piero Pelù, in pausa dai suoi Litfiba, in tournée in tutta Italia con “Benvenuto al mondo tour”; Niccolò Fabi racconterà il nuovo disco “Tradizione e Tradimento” (Polydor – Universal Music Italia) grazie al quale ancora una volta dà dimostrazione della sua libertà artistica e si conferma uno dei cantautori più apprezzati del panorama musicale italiano; Francesco Guccini che, insieme a Mauro Pagani, presenta per la prima volta al pubblico il suo grande progetto discografico “Note di viaggio – capitolo 1: venite avanti” (BMG). E ancora, Ivano Fossati in uscita con un disco di undici inediti insieme alla voce straordinaria di Mina; Levante che si esibirà in uno straordinario live con il suo nuovo album “MAGMAMEMORIA” e Gianna Nannini, da poco tornata sulle scene con il nuovo album “La differenza” (Sony Music).

Tanti anche i momenti di formazione e apprendimento con esperti del settore. Alla sua quinta edizione, Linecheck Music Meeting & Festivalmain content partner della Milano Music Week, si conferma punto di riferimento per i professionisti dell’industria musicale, con sei giorni di incontri e concerti per esplorare i futuri possibili della musica: attesi oltre 2.000 delegati da tutto il mondo, per oltre 70 incontri tematici.

Milano Music Week vivrà in tantissimi luoghi della città dove ogni giorno si produce cultura e intrattenimento: club, teatri, università, scuole professionali, studi di registrazione, case discografiche, locali, luoghi non convenzionali dove si suonerà e si parlerà di musica. Quest’anno in particolare MMW avrà una “casa speciale” nel centro di Milano per godere di una vista privilegiata sulla music city: la splendida Terrazza Martini. Da qui, agli ultimi piani del grattacielo di Piazza Diaz, sarà infatti possibile assistere a incontri, panel e dj set mentre RTL 102.5media partner dell’iniziativa, per tutta la settimana realizzerà collegamenti in diretta e interviste ai principali protagonisti della MMW.
Altri due importanti luoghi saranno al centro della terza edizione della Milano Music Week: la Casa degli Artisti si trasformerà in “Casa Doc”, per raccontare attraverso panel e showcase tutte le novità che Doc e KeepOn Live hanno messo a disposizione degli addetti ai lavori in Italia e all’estero; la Palazzina Liberty diventerà invece la casa A.F.I - Associazione dei Fonografici Italiani - con diversi appuntamenti dedicati al mondo dei produttori discografici indipendenti. Anche BASE Milano, hub creativo di contaminazione culturale, sarà uno dei luoghi rappresentativi della MMW ospitando diversi incontri in cui verranno indagate tematiche di forte attualità come il dibattito sul biglietto nominale per i concerti (a cura di Assomusica), i diritti del mercato musicale nell’era del web (a cura di SIAE), come valorizzare la musica dal vivo attraverso le case history di Milano e Bologna a confronto (a cura del Comune di Milano, Comune di Bologna, FIPE e KeepOn), un workshop rivolto ai liceali incentrato sul valore della creatività e sui diritti dei suoi protagonisti (a cura di NUOVOIMAIE e EMCA), un panel sui temi della remunerazione nella nuova EU Digital Copyright Directive e della centralità della blockchain per l’industria musicale e un workshop dedicato alle dinamiche del marketing e della comunicazione social dell’industria discografica (entrambi a cura di FIMI).

Due i premi importanti alla loro prima edizione che arricchiranno la MMW 2019.
Sempre negli spazi dell’ex Ansaldo sarà assegnato “Music Making Prize” - promosso da PMI, AFI e FIMI, in collaborazione con Milano Music Week, Linecheck (event partner) e Rockol (media partner) - nato per valorizzare le diverse figure professionali attive nel mondo della discografia e per aprire la riflessione sull’innovazione della filiera musicale. A essere premiati saranno i professionisti coinvolti nella realizzazione di un progetto musicale discografico, valutato per le soluzioni originali, qualitative e di maggior impatto più che in una logica quantitativa che rispecchi i risultati delle vendite o degli ascolti in streaming. Mercoledì 20 novembre sarà invece presentato per la prima volta il “Premio del Libro Musicale”, kermesse voluta e coordinata dal noto produttore Stefano Senardi e organizzato in collaborazione con Accapiu. Testimone d’eccezione dell’evento di lancio sarà Klaus Voormann - storico collaboratore dei Beatles noto per aver realizzato il disegno di copertina dell’album “Revolver” e per il suo recente libro di illustrazioni “Birthday of an Icon: Revolver 50” - che, intervistato da Luca de Gennaro, racconterà al pubblico aneddoti e retroscena legati ad una carriera assolutamente straordinaria.

Non mancheranno gli appuntamenti speciali come “Tutto l’amore che conta davvero”, la giornata dedicata a Mango per celebrare il suo talento unico e sfaccettato e avvicinare un pubblico sempre più ampio al suo mondo musicale e letterario. Nella suggestiva Sala della Balla del Castello Sforzesco di Milano, il fondatore dei Subsonica Davide Boosta Dileo si esibirà in anteprima esclusiva nel suo nuovo progetto solista “R-NASCIMENTO”, uno speciale concerto di musica classica ed elettronica in due atti.
Il Party YO! MTV Raps presso il Teatro Principe avrà come protagonisti importanti artisti della scena rap italiana e sarà un’occasione unica per assaporare l’atmosfera dello storico programma del network che in primavera arriverà su MTV (canale Sky 130 e in streaming su NOW TV), il brand più iconico e conosciuto di Viacom Italia.
“Musica e parole per riflettere sul rapporto tra detenuti e figli” sarà invece il tema affrontato durante un evento speciale al Teatro del Carcere di Opera Milano con importanti ospiti come Alessandro Haber e Moni Ovadia e durante il quale sarà presentato "9 minuti 9”, il nuovo concept album del musicista e cantautore Domenico Fiumanò. Presso l’auditorium del Pio Albergo Trivulzio si terrà invece un concerto con alcuni ex detenuti del carcere di San Vittore che hanno trovato nella musica una meravigliosa via di integrazione, coinvolgimento, divertimento.

SEATsponsor partner della Milano Music Week, pone la musica al centro della propria strategia e propone al pubblico il primo SEAT MUSIC TOUR, un’iniziativa musicale per offrire un “servizio culturale” alla scoperta dei luoghi musicalmente più significativi della città attraverso tre itinerari: cantautorato DOCG, Milano Trap Rap e Milano Pop Music. Grazie all’infotainement dell’auto, l’audioguida racconterà con parole e musica, storia e curiosità del genere prescelto

Confermano la loro presenza alla Milano Music Week in qualità di educational partnersCPM che propone una intera settimana di incontri, seminari, workshop, masterclass e live con professionisti e protagonisti della Musica; SAE Institute che, anche per questa edizione, apre la sede con incontri speciali per conoscere la scuola; Master In Comunicazione Musicale che organizza una serie di lezioni aperte per capire le professioni e l’industria della musica, raccontate in diretta dagli studenti di ALMED.

Segnale di forza della manifestazione è anche il ritorno dei media partner che dalla prima edizione supportano la Milano Music Week quali AccordoBillboard, OnstageRTL 102.5Spotify e Vevo ai quali quest'anno si aggiungono Radio Raheem che ogni mattina trasmetterà un “Morning Show” dedicato alla MMW e SOLO, la nuova piattaforma di distribuzione di contenuti per assistenti vocali Alexa e Google Assistant.



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