mercoledì 28 settembre 2016

RIVUS ALTUS - 10.000 frammenti visivi dal ponte di Rialto a Venezia

Dall'8 Ottobre al 27 Novembre 2016, la mostra fotografica RIVUS ALTUS, 10.000 frammenti visivi dal ponte di Rialto a Venezia sarà ospitata presso il suggestivo Centro Culturale Don Orione Artigianelli, un antico convento ristrutturato ed attrezzato con le più moderne tecnologie, situato nel centro storico di Venezia, proprio dietro alle Gallerie dell’Accademia, con un affaccio diretto anche alle Zattere sul Canale della Giudecca



11.354 foto-tasselli, 264 ore di appostamento, 15.963 persone ritratte. Questi i numeri di Rivus Altus, una mostra fotografica in grado di ricomporre in modo inedito il panorama di Venezia più conosciuto al mondo: la vista dal Ponte di Rialto. Gli elementi presenti nell'installazione trovano un vero e proprio valore aggiunto grazie alla partecipazione di The Boga Foundation: la serie di sculture Homini dialoga con gli elementi della mostra, concretizzando la relazione tra i visitatori e le persone ritratte. 

Massimiliano Farina, architetto e fotografo milanese, indaga il concetto di stereotipo in quanto visione semplificata e largamente condivisa di un luogo, registrando con la macchina fotografica tutto ciò che accade durante i suoi lunghi appostamenti al centro del ponte, anche quando non accade nulla. Il progetto fotografico prende spunto dal testo di Georges Perec Tentativo di esaurimento di un luogo parigino (Parigi,  1975), in cui l'autore descrive una piazza parigina da differenti punti di vista e in diversi momenti, annotando ogni variazione. 

Venezia è scomparsa sotto le sue rappresentazioni che hanno fatto diventare déjà-vu ciò che l’occhio ancora vorrebbe vedere. Oggi la realtà rappresentata, il luogo comune di questa realtà, è diventato l’unico luogo frequentato; la realtà è sopraffatta dalla sua rappresentazione.” Predrag Matvejević 

Nel luogo dove lo stereotipo della città veneziana si perpetua, grazie alla smania collettiva di fotografare il panorama sul Canal Grande e assicurarsi una foto ricordo, c'è però anche chi si abbandona alla visione suggestiva. In questo progetto fotografico, Massimiliano Farina riesce a cogliere questa eterogenea dimensione sensibile, catturando gli sguardi e le azioni delle persone che circondano la sua postazione privilegiata. 

Il progetto Rivus Altus si compone così di due elementi distinti, in continuo dialogo tra loro: il panorama e i suoi osservatori.         
                                                      
La vista sul canal Grande è composta da un mosaico fotografico di 78 frammenti, frutto di una selezione delle 11.354 immagini raccolte dall'autore, in grado di cogliere nel dettaglio la mutevole natura del soggetto ritratto. Grazie alle innumerevoli combinazioni possibili, il frantumato stereotipo di Venezia viene così ricostruito con esiti di volta in volta inattesi e sorprendenti.  

L'approccio utilizzato dall'autore per ritrarre gli osservatori, gli "abitanti di Rialto", ricalca quello utilizzato per restituire un'immagine complessa del panorama. Grazie alla scatto quasi simultaneo di due fotocamere unite da un braccio meccanico è stato possibile catturare gli sguardi dei passanti in una veloce sequenza di immagini. Questi ritratti doppi che differiscono tra loro per tecnica, tempi di posa, zoom e movimenti, sono stati successivamente riuniti in dittici fotografici e proposti in bianco e nero. La scelta cromatica è un vero e proprio escamotage simbolico-figurativo grazie al quale l'autore distingue il proprio punto di vista, il panorama, dalla rappresentazione di quello degli osservatori, conservandone l'aspetto dialogico. 

IL CONTRIBUTO ARTISTICO DI The Boga Foundation 
Come tributo al 50esimo della scomparsa di Alberto Giacometti e in ricordo della sua partecipazione alla Biennale del 1956 con la Femme de Venise, saranno straordinariamente presenti due sue opere appartenenti alla collezione di The Boga Foundation: Donna che cammina e Nudo in piedi. L’eclettica creativa dei Boga, attraverso le loro visioni post-moderne e surreali, trova infatti preziosa fonte di ispirazione dall’opera di Giacometti.  

Attraverso le sculture della linea Homini by Boga presenti in mostra, gli osservatori ritratti nei dittici di Massimiliano Farina trovano una parallela rappresentazione materica, proiezione silenziosa dell'essere umano. La duplicità espressiva di Rivus Altus rivela così un’eccezionale interconnessione con l'arte forgiata dai Boga, parte integrante dell'installazione.  

L'Homino dei Boga è l’essenza dell’essere umano e con il suo contorno sottile, impreciso, fallibile e grezzo osserva l'orizzonte. L'Homino è “abitante di Rialto”, guarda lo scorrere del tempo muovendosi attraverso l’idea progettuale e prende vita con un segno libero che ne determina i confini, trascendendoli. In occasione della mostra sarà presentata la nuova collezione Homini – The Last Supper e l’opera Il Gelataio. 

L'ALLESTIMENTO E LA PERFORMANCE  
La mostra sarà ospitata in un luminoso open space di 120mq, situato all'interno del suggestivo chiostro medioevale che farà da ingresso allo spazio espositivo. In questa sala l'allestimento andrà a valorizzare il rapporto tra i due elementi protagonisti del progetto Rivus Altus, restituendo spazialità alla relazione tra gli osservatori e il panorama. 

I dittici verranno stampati su dei pannelli e appesi per tutta la lunghezza della sala, lasciandoli sospesi all'altezza dei visitatori. Gli Homini dei Boga saranno posizionati all'interno della sala e, insieme ai dittici, rivolti in direzione del grande panorama in fondo alla sala, l'altro elemento della mostra. Avvicinandosi al grande mosaico fotografico, i visitatori avranno così l'impressione di essere circondati dagli "abitanti di Rialto" e di trovarsi sul ponte in loro compagnia.  

La ricostruzione del panorama veneziano a cura di Massimiliano Farina verrà invece proposta come una composizione di 78 blocchi di carta fotografica 50x70, andando così a comporre un photowall dalla larghezza di 7 metri. Ciascun blocco rappresenterà un quadrante del panorama e su ogni foglio sarà stampata una delle innumerevoli varianti raffigurate dall'autore.  

I visitatori potranno partecipare alla continua rielaborazione del panorama dal ponte di Rialto, portando di volta in volta alla luce un nuovo dettaglio. La performance fotografica permetterà ai visitatori di staccare una foto da uno dei 78 quadranti, estratto a sorte. I fogli fotografici verranno poi lasciati loro come ricordo.  
Presso lo spazio espositivo sarà inoltre possibile acquistare il libro di Rivus Altus e riproduzioni dei singoli quadranti, stampate su carta fotografica tradizionale ai sali d'argento oppure in formato fine-art 13x18cm, montate su plexiglass e alluminio composito che Massimiliano Farina sta producendo artigianalmente. 

La sonorizzazione della mostra sarà curata da Giampiero Nero Sanzari, sound designer e compositore del gruppo musicale Sursumcorda. 


LA CAMPAGNA CROWDFUNDING E L’EDIZIONE SPECIALE DEL LIBRO DI RIVUS ALTUS 

Grazie al prezioso supporto di 106 sostenitori, la campagna estiva di raccolta fondi su Kickstarter ha raggiunto e superato il goal. I proventi andranno a coprire parte delle spese di affitto e di stampa dei materiali necessari all’allestimento della mostra.  
Per tutti coloro che fossero interessati a supportare la stampa del libro di Rivus Altus, a partire da martedì 20 settembre sarà possibile pre-acquistarlo su Eppela. Il libro verrà stampato in 500 copie in edizione limitata: all’interno della sovra copertina verrà infatti inserita una delle tesserine fine-art 13x18cm. A disposizione dei sostenitori saranno inoltre presenti le ricompense più apprezzate durante la precedente campagna Kickstarter.  

DESIGN PIECES BY NOVACOLOR 
L’allestimento presso il Centro Culturale Don Orione Artigianelli prevede inoltre l’esposizione di grandi pannelli decorati abbinati perfettamente alle immagini fotografiche del progetto Rivus Altus. “Design Pieces” è un’innovativa collezione di pannelli decorativi tailor-made realizzati con effetti unici che offrono all’occhio umano l’emozione della pittura astratta.    


RIVUS ALTUS |  10.000 frammenti visivi dal ponte di Rialto a Venezia 
con il contributo artistico di The Boga Foundation, il patrocinio del Comune di Venezia e dell’Università IUAV 
8 Ottobre - 27 novembre 2016  Centro Culturale Don Orione Artigianelli | Zattere Dorsoduro 909/A - 30123 Venezia 
7 ottobre h.12.30 press preview – h.18.30 inaugurazione 
ORARI: Tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 20 | 
INGRESSO GRATUITO 

Comunicazione e contatti stampa: 
Vittorio Schieroni - vittoschiero@tin.it - +39.3392202749 
SOCIAL MEDIA: Facebook: https://www.facebook.com/ilpontedirialto 
Instagram: https://www.instagram.com/maxfarina   
hashtag ufficiali: #rivusaltus #pleasemyfriendgivemethemoney 
THE BOGA FOUNDATION: http://thebogafoundation.it/ 
Facebook: https://www.facebook.com/quandoilpensierosuperailgesto 
SONORIZZAZIONE: Sursumcorda 
MEDIA PARTNER: Hestetika 
PARTNERS:  AimOne  -  ArT - Za     
SPONSORED BY: NOVACOLOR  -  Habitare - Idee Culturali  -  Mllo Architects 
CONCEPT, SET UP AND COMMUNICATION: Farina Zerozero 



martedì 27 settembre 2016

La città silente e I luoghi del silenzio

l’opera del vincitore Sergio Bellotto
"In una famosa “Bustina di minerva” del 2000, Umberto Eco si chiedeva se in un futuro prossimo ci troveremo costretti ad acquistare a caro prezzo dei pacchetti di silenzio, momenti di pace solitaria, liberi dal rumore con cui ogni giorno ognuno di noi è costretto a scendere a patti: secondo Eco il silenzio è al giorno d’oggi appannaggio di pochi, siano essi facoltosi fortunati che possono permettersi porzioni di mondo lontane dalla caotica quotidianità, oppure asceti, che sanno rinunciare a qualsiasi forma di socialità per ritirarsi in solitudine.

I nostri fotografi però, ci mostrano, attraverso gli scatti proposti per “La città silente” e per “I luoghi del silenzio” che esiste una terza via: affidarsi al loro occhio esperto, capace di catturare una visione, un dettaglio, un’architettura, uno scorcio, un particolare luogo in cui, in maniera sinestesica, l’immagine ci sappia restituire quella sensazione di silenzio, di pace, di luogo lontano dal caos e dalla frenesia.

Ognuno ci propone la propria visione: in alcuni casi si tratta, è vero, di veri e propri non-luoghi, o quantomeno di non-più-luoghi, siano essi macerie, rovine o fabbriche abbandonate, in cui il fervore della vita produttiva rimane solo una pallida eco che l’occhio del fotografo sa cogliere e che il silenzio attuale sembra ricordare per simboli e litote. In altri casi, invece, si tratta di visioni urbane, di contesti in cui – lo sappiamo grazie all’esperienza quotidiana – è estremamente difficile, se non addirittura impossibile, cogliere un attimo di vero, totale silenzio. Ma questa è la grande capacità dello sguardo del fotografo, che sa catturare il momento, fornirci il punto di vista che non avevamo considerato, mostrarci che anche nel centro di una grande città, magari all’interno di edifici visitati in ogni momento da centinaia di turisti, è possibile leggere il dettaglio architettonico che richiama al silenzio, mostrare un muto dialogo tra le forme, letteralmente trasportarci in una dimensione differente.

Ogni opera di ogni fotografo che possiamo qui ammirare ci offre la propria capacità di individuare, in contesti variegati, in forme differenti, secondo la propria sensibilità, il silenzio che ci circonda non già lontani dal mondo e dai contesti antropizzati, in ascetico isolamento, ma proprio dove riconosciamo un presente o un recente passato di forte e diffusa presenza umana, raccontandoci storie e mostrandoci prospettive di prezioso silenzio." - Aldo Torrebruno


OPERE IN MOSTRA
Alex Sala, Alexander Terragno, Andrzej Walkusz, Antonio Buonocore, Antonio Patanè, Antonio Prochilo, Boris Squarcio, Claudia Profeta, Cristina Biella, Damiano Oldoni, Donatella Sarchini, Eleonora Valguarnera, Gabriela Diana Bohnstedt Gavrilas, Gianni Mazzesi, Giorgio Scotti, Giovanni Tagliavini, Giuseppe Maino, Graziano Romanelli, Izabella Teresa Kostka, Katarzyna Buczma, Ksenija Kovacevic, Linda Paoli, Luca Barlocci, Luca Migliore, Manuele Moriconi, Maria Berenato, Maria Grazia Galatà, Mariacarla Taroni, Marisa Maffei, Massimo Falsaci, Massimo Spiga, Mattia Biondi, Meral Ağar, Michela Lasalandra, Mirko Lamonaca, Nicoletta Guerrina, Paola Rezzonico, Paola Trentavizi,Patrizia Cau, Piergiorgio Vergani, Raffaella Di Vaio, Riccardo Catalani, Riccardo Sanesi, Roberta Sirignano, Roberta Toscano, Roberta Vasselli, Salvatore Petrilli, Salvatore Uccello, Santina Chirulli, Sara Materazzi, Sebastiano Garilli, Sergio Bellotto, Silvia Dalla Dea, Simone Ridi, Stefania Piccioni, Türkan Elçi.


Domenica 2 ottobre 2016, dalle ore 18.30 alle ore 20.30
PROIEZIONE VIDEO/LA CITTÀ SILENTE E I LUOGHI DEL SILENZIO
A. François Medolago, Agata Chiusano, Agata Ivana Sorgi, Alessandro Berbenni, Alessandro Traina, Alessia Conter, Alessio Larocchi, Alexander Terragno, Amedeo Parardisi, Andrea D'Addario, Andreina Argiolas, Andrzej Walkusz, Angelo Pacifico, Anna Argentino, Annalisa Mori, Antonella Agnello, Antonella Guidi, Antonella Iovinella, Antonio Buonocore, Antonio Patanè, Antonio Prochilo, Barbara Belfiore, Barbara Crimella, Boris Squarcio, Calogero Carbone, Carla Montalto, Chiara Barea, Chiara Mazzeri,  Claudia D'Anna, Claudia Margadonna, Claudia Profeta, Claudio Parentela,  Cristina Biella, Cristina Cattaneo, Damiano Oldoni, Daniele D'Antoni, Diego Valentinuzzi, Domenico Severino, Donatella Sarchini, Edoardo Mulas, Elena Salvadori, Eleonora Valguarnera, Elisa Santoro, Emanuele Ubaldi, Enrico Carboni, Eva Buczma, Fabrizio Bellanca, Fabrizio Fabbroni, Fabrizio Melodia, Francesca De Pieri, Francesco Lasalandra, Francesco Nucciotti, Gabriela Diana Bohnstedt Gavrilaș, Gianni Mazzesi, Giorgio Scotti, Giovanna Caricato, Giovanni Asmundo, Giovanni Bartolozzi, Giovanni Greco, Giovanni Tagliavini, Giuseppe Maino, Giuseppina Gravina, Giuseppina Pieragostini, Graziana Giunta, Graziano Romanelli, Hi̇lal Turşoluk, Isabella Giannone, Ivana Urso, Izabella Teresa Kostka, Katarzyna Buczma, Ksenija Kovacevic, Lamberto Caravita, Laura Cristin, Linda Paoli, Lino Budano, Liu Runqi, Loris Bagnara, Luca Barlocci, Luca Migliore, Lucilla Campioni, Luisa Caeroni, Manuele Moriconi, Marcello Aguiari, Marco Bevilacqua, Marco Guidi, Maria Berenato, Maria Elena Danelli, Maria Grazia Galatà, Maria Grazia Lunghi, Mariacarla Taroni, Marianna Ielapi, Mario Glorioso, Marisa Bellini, Marisa Maffei, Martha Baggetta, Massimiliano Carboni, Massimo Falsaci, Massimo Scalia, Massimo Spiga, Mattia Biondi, Maya Lòpez Muro, Meral Ağar, Michela Lasalandra, Milena Ingrasci, Mirek Antoniewicz, Mirko Lamonaca, Mirta Caccaro, Nicola Bertoglio, Nicoletta Guerrina, Otto Di Paolo, Paola Rezzonico, Paola Trentavizi, Paola Zorzi, Paolo Chirco, Paolo Ollano, Paolo Volta, Patrizia Cau, Patrizia Nicolini, Piergiorgio Vergani, Raffaella  Dal Toso, Raffaella Di Vaio, Raúl De Leön, Riccardo Catalani, Riccardo Sanesi, Roberta Sirignano, Roberta Toscano, Roberta Vasselli, Roberto Scala, Rosângela Aparecido da Conceição, Rudy Piccinni, Sabina Segatori, Sabrina Danielli, Salvatore Petrilli, Salvatore Uccello, Santina Chirulli, Sara Materazzi, Sebastiano Garilli, Serena Pucci, Serena Rossi, Serena Tani, Sergio Bellotto, Shivkumar KV, Silvano Ceccherini, Silvia Dalla Dea, Silvia Iuliucci, Simone Ridi, Stefania Grasso, Stefania Piccioni, Tiziana Di Bartolomeo, Türkan Elçi, Ugo Vallarino, Veronica Nardulli, Vincenzo Ingrascì.

La città silente e I luoghi del silenzio
Vernice
Domenica 2 ottobre 2016, ore 18.30 
Spazio espositivo microLive@Circuiti Dinamici 
Via Giovanola 19/c Milano
INGRESSO LIBERO

Catalogo in mostra

mercoledì 21 settembre 2016

Hausmusik

HAUSMUSIK

CLASSICO TERZETTO ITALIANO

2 OTTOBRE - ore 17,00 | Villa Taverna Riccardi | Via Volta - Bulciago (LC)


Dopo aver tenuto i primi due appuntamenti, entrambi sold out, nella provincia di Monza e Brianza, per il prossimo concerto Brianza Classica fa ritorno nella provincia di Lecco: domenica 2 ottobre, alle ore 17.00, la rassegna sarà ospitata a Bulciago, nella Villa Taverna Riccardi, preziosa dimora storica risalente al Settecento, separata dal contesto urbano da uno splendio parco secolare e immersa nel cuore della Brianza: partecipare a questo appuntamento consentirà al pubblico di essere protagonista di una piena immersione nel periodo storico in cui la Villa è stata costruita, ascoltando musiche di compositori che in quell’epoca sono vissuti e hanno realizzato le loro opere più importanti.

Hausmusik”: musica fatta in villa, musica fatta in casa è il titolo del concerto in cui risuoneranno le note di grandi autori quali Joseph Weigl, Francesco Molino, Anton Diabelli e Gioachino Rossini. L’atmosfera sarà quella tipica della metà del XVIII secolo, quando si diffuse l’usanza di fare musica nelle case private; questo avvenne soprattutto in area tedesca, dove il fenomeno prese, appunto, il nome di “Hausmusik o musica domestica”.

Il Classico Terzetto Italiano (composto da Ubaldo Rosso al flauto, Carlo De Martini al violino e alla viola e Francesco Biraghi alla chitarra) saprà condurre i presenti in un’atmosfera dai contorni a tratti impalpabili, a tratti intensi e profondi.

Il prossimo appuntamento è in programma per il 16 ottobre a Cornate d’Adda.



INFORMAZIONI

Il concerto è ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.brianzaclassica.it. Le prenotazioni si aprono il lunedì e si chiudono il giorno prima del concerto, salvo esaurimento dei posti disponibili. Per i Residenti a Bulciago e per i Sostenitori sarà possibile prenotare telefonicamente al numero: 392 6485655.

Le prenotazioni online per i concerti saranno aperte lunedì 26 settembre.

Per tutti gli spettatori prenotati, si chiede di arrivare 15 minuti prima dell’orario di inizio concerto. In caso di ritardo, potrebbero non essere garantiti i posti prenotati.

martedì 20 settembre 2016

22a Edizione del Festival degli Autori di Sanremo

Dal 22 al 24 settembre si terranno le finali della 22a Edizione del Festival degli Autori di Sanremo (festivaldegliautori.it). Nell'ambito dell'evento sarà assegnato anche il "Premio Neverland Records 2016"' a cura dell'etichetta discografica Neverland Records, partner ufficiale della manifestazione.

Il Festival degli Autori, che si terrà presso il Palafiori di Sanremo, è giunto ormai alla sua 22° edizione ed è la manifestazione di riferimento che segue e promuove chi scrive musica in Italia. 

Lo scopo del Festival Degli Autori di Sanremo è quello di offrire agli artisti una possibilità concreta di affacciarsi nel mondo della musica e dello spettacolo, incoraggiare tutti coloro che vogliono tentare di percorrere l'angusta strada della "musica" e della "discografia", di qualsiasi ambito e contesto, e di dare la massima visibilità tramite i mezzi che Sanremo mette a disposizione.

Il Patrocinio del Comune di Sanremo e la collaborazione con "La Città della Musica", fanno di questa manifestazione una vetrina fondamentale nel panorama della musica e della discografia.

Il Festival degli Autori mette a disposizione dei vincitori del concorso ‘Area Sanremo 2016’ ben 9 borse di studio e perseguirà anche un’importante finalità solidale ovvero quella di raccogliere fondi in favore della LILT, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Sanremo (legatumorisanremo.it).

La LILT è un ente pubblico su base associativa senza scopo di lucro che opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sotto la vigilanza del Ministero della Sanità e si articola in Comitati Regionali di Coordinamento con il compito istituzionale primario della prevenzione oncologica.

L’etichetta discografica Neverland Records, in quanto partner ufficiale dell’evento, assegnerà in occasione di questa 22esima edizione del Premio degli autori di Sanremo, il "Premio Neverland Records 2016" che andrà all’artista che si distinguerà maggiormente, che saprà stupire e convincere distinguendosi dagli altri 49 per le spiccate doti interpretative e per la qualità del brano proposto.

Per il vincitore è prevista la produzione e promozione completa diun singolo che verrà mandato in rotazione radiofonica nelle radio partner dell’etichetta e promosso nei canali di comunicazione associati. Oltre a questo premio che andrà al vincitore  assoluto, l’etichetta offrirà una grandissima opportunità ad altri tre artisti:  ovvero tre di loro avranno la possibilità di consegnare un loro singolo che la Neverland Records penserà a distribuire su piattaforma digitale.

L’etichetta discografica Neverland Records nasce nel 2012 per iniziativa del cantautore e produttore artistico genovese Luca Marci, il quale decide inizialmente di formare un team di musicisti con i quali poter condividere la sua passione per la musica.

Il percorso prende corpo grazie all’incontro  con il bassista di esperienza internazionale Francesco Olivieri, il  grande chitarrista Marco Cravero  (che vanta importanti e diversificate esperienze discografiche con artisti famosi nella tra i quali Francesco De Gregori Lucio Dalla e Ivana Spagna) e  con il giovane batterista Amedeo Marci. Inizialmente orientata verso la musica pop, l'etichetta si sviluppa e cresce, allargando i suoi interessi a diversi generi musicali.

Alla finale della 22° edizione del Festival degli autori di Sanremo, che vede in gara 50 finalisti, parteciperanno anche 2 artisti dell'etichetta, Nicolò Pagliettini  e  Arianna Serra.

Nicolo' Pagliettini, classe 1993, fin da piccolo manifesta una predisposizione e una grande passione  per il canto e la musica in generale. All'età di 10 anni, dopo aver inciso già un cd di canzoni natalizie inedite, vince in coppia con Rachele Gherardi lo "Zucchino d’oro “  con  il brano "Dividiamo un brivido”. Della canzone viene realizzato un emozionante  videoclip da Mario Alberton e Lorenzo Battilana. Il brano diventa testimonial dell’Associazione Genitori Ragazzi Non Vedenti, e nel gennaio 2012 ne viene realizzata una nuova versione  dal titolo “Un brivido”  interpretata da Nicolò Pagliettini con Aleandro Baldi e arrangiata da Luca Scherani per quartetto d’archi. Nicolò, nonostante la sua giovane età, vanta già diverse  collaborazioni di notevole spessore con grandi nomi del panorama musicale tra i quali: Armando Corsi, Franco Califano, Enrique Balbotin, Marco Consigliere, Mauro Culotta, Mario Arcari sino all' ultimo lavoro “Racconti Raccolti” con Luca Scherani. Nel 2011 si classifica secondo nel Concorso “La Lanterna d’Oro” e nell'anno successivo vince il medesimo concorso che gli frutta un contratto discografico con l’etichetta "Maia Records". Da giornalista collabora con "Primocanale" quale unico ipovedente che commenta calcio e sport basandosi su sensazioni, emozioni non collegabili alla vista ma direttamente al cuore. Attualmente è Vice presidente dell’ "Unione Italiana Ciechi" e gira le scuole del Tigullio dalle elementari ai licei raccontandosi tra aneddoti e canzoni. Nell'estate 2016 ha ricevuto il prestigioso premio Pippo dei Trilli e attualmente sta lavorando al suo nuovo album, prodotto dall'etichetta Neverland Records, che uscirà nella primavera del 2017. 

Arianna Serra, classe 1998, respira musica fin da piccolissima ma inizia a cantare grazie a musical e progetti scolastici. Negli anni 2011/2012 fa parte del coro del teatro Carlo Felice di Genova. Arianna segue parallelamente un’altra sua grande passione, quella della pallavolo alla quale dedica molto tempo ed energie.  Nel 2014, si iscrive al "Tour Music Fest" . Nell’inverno successivo  partecipa a "Liguria Selection" classificandosi seconda, ottenendo così la possibilità di esibirsi al Fim (Fiera Internazionale della musica) di Genova. Inizia le sue prime esperienze live nell'estate 2015 grazie alla collaborazione con la cantante e amica Martina White con la quale condivide il gruppo "Funky Moovin Groovin". Il suo approccio alla musica è a 360° e ama confrontarsi con diversi generi musicali. Quest'estate è stata protagonista di numerosi live con il gruppo MAMA's TRIO. Dal'anno scorso ha iniziato a studiare recitazione.

Link utili: Festiva degli autori di Sanremo: www.festivaldegliautori.it/  Neverland Records: www.neverlandrecords.it/ Nicolò Pagliettini: https://it-it.facebook.com/nicolo.pagliettini - www.neverlandrecords.it/nicolo-pagliettini 
Arianna Serra: www.facebook.com/arianna.serra.14 ewww.neverlandrecords.it/arianna-serrawww.facebook.com/neverlandrecords    

Contatti stampa: Simona Cappelli - ufficio stampa Neverland Records Via Buozzi 26/8 Genova Tel 3208319269 - 3404957836 email : neverlandrecords@libero.it        

giovedì 8 settembre 2016

#ètuttodiverso al primo festival dedicato al dialogo tra disabilità e arte.

Concerti accompagnati da fragranze pensate appositamente per i live, da traduzione LIS simultanea e da un 'Dark Front of Stage' che permette di sperimentare l'ascolto al buio: li propone, il prossimo 11 settembre, #ètuttodiverso, il , che si terrà alla cascina Bellaria di Milano.

Tra gli appuntamenti, il workshop di 'Figurenotes', un nuovo sistema di notazione dove il pentagramma e le note sono sostituiti da un sistema di simboli di forme, lunghezza e colori diversi. E poi un laboratorio musicale dove inventare, progettare, suonare uno strumento musicale elettronico abbastanza semplice da essere suonato da una persona con disabilità. 

In mostra in cascina anche ausili di design che consentono un miglioramento nella qualità della vita di bambini con disabilità, progettati dagli stessi bambini e dalle loro famiglie. Il ricavato sarà devoluto all'Associazione Atlha aps, che promuove il tempo libero, vacanze e viaggi per giovani disabili.

martedì 6 settembre 2016

Storia del Profumo, profumo della storia - Tema e obiettivi della Mostra

Storia del Profumo, profumo della storia - Fratta Polesine (Ro), Museo Nazionale Archeologico
17 settembre 2016 – 26 febbraio 2017

Comunicato Stampa - Tema e obiettivi della Mostra   

Il lavoro qui presentato coinvolge quattro campi d’indagine: si parte dalla la ricerca archeologica, l’analisi delle fonti storiche e delle testimonianze iconografiche lungo i secoli, fino ai messaggi pubblicitari e alla studio della produzione odierna di aromi e profumi (tradizione e innovazione), approfondendo il tema grazie all'apporto scientifico e didattico fornito  dalla collaborazione con laboratori specialistici, Corsi di Specializzazione post laurea specialistici e dipartimenti Universitari.
Punto di partenza è il patrimonio archeologico del Mediterraneo Orientale e la ricostruzione delle tecniche utilizzate a cavallo fra antico e medio bronzo (II Millennio a.C.) per la produzione di essenze, fra cui gli aromi da resina di pino, rosmarino, alloro, mirto, anice e bergamotto, piante tipiche di Cipro e del Mediterraneo, ricostruendo la storia delle tecniche e del gusto olfattivo attraverso i secoli fino ad oggi. 

In questo compito ci guidano i reperti archeologici e le fonti storiche e linguistiche, a partire dalle tavolette in Lineare B, che ricordano la produzione di olii profumati ad suo cultuale offerti a divinità, e a seguire altre fonti classiche, quali il "Trattato degli odori " di Teofrasto, testo base della profumeria antica, le testimonianze di Plinio il Vecchio nella “Naturalis Historia” o quelle conservate in Dioscuride in “De materia medica”. 

Nostro obiettivo è presentare il tema in riferimento alle varie epoche storiche, lungo il medioevo fino all’età odierna, ricostruendo il percorso di questo fondamentale aspetto della vita sociale attraverso i codici e le conoscenze relative a erbe aromatiche (ma anche curative) lungo i secoli. I profumi di oggi, infatti, provengono da una lunghissima tradizione che, nonostante i cambiamenti di tecniche di produzione o di modalità di conservazione ed uso, non hanno dimenticato le loro origini e determinate profumazioni, come ad esempio il bergamotto, sopravvivono e continuano ad essere utilizzate senza perdere la loro freschezza, manifestando così l’esistenza di un patrimonio culturale comune che dall’antichità giunge fino a noi.

Nell’antichità come oggi, i profumi erano commerciati in lussuosi e costosi contenitori, che, oltre a sottolineare la preziosità del contenuto, rappresentavano anche un espediente per attrarre l’acquirente. Si motiva dunque una sezione dedicata ai manifesti pubblicitari della Belle Epoque esposti in mostra.
I legami, chiaramente visibili, fra l’industria profumiera di oggi e la produzione di olii essenziali nel Mediterraneo antico conferma la persistenza di un gusto olfattivo comune che dal Mediterraneo centro-orientale si diffuse a partire dal II Millennio a.C. e ancor oggi costituisce la base di alcune fragranze particolarmente apprezzate ed utilizzate in Europa. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che il profumo è uno strumento di comunicazione sociale: attraverso il profumo è possibile comunicare una particolare immagine di sé e, allo stesso modo il profumo altrui può costituire una specifica informazione nelle relazioni sociali, utilizzando un codice ben conosciuto all’interno della stessa cultura.

Lo studio dei profumi, e quindi degli odori, è uno studio di storia della cultura e del comportamento, della medicina, dell’igiene, del culto e dell’immaginario erotico. Tramite i reperti esposti in mostra si propone una lettura attraverso i secoli di un prodotto che ha fortemente influenzato la nostra cultura, i commerci, la letteratura e la ricerca medica. 
Una postazione multimediale e il percorso olfattivo completano l'allestimento espositivo, dando concretezza e immediatezza al progetto.

Testo a cura di
Federica Gonzato 
Chiara Beatrice Vicentini
Silvia Vertuani
Stefano Manfredini


Info:
www.comune.frattapolesine.ro.it/museo-archeologico-nazionale.html

Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestione2@studioesseci.net

domenica 4 settembre 2016

Saul Melman - Stretched and Still Lies in the Midnight

Il quarto artista ospitato nella rotatoria di piazza Bottesini a Torino, sul cartellone pubblicitario di 6 metri per 3 metri è Saul Melman, un artista già molto noto soprattutto negli Stati Uniti, dove vive e lavora. 

Grazie a Saul l’enorme spazio pubblicitario diventa una finestra che affaccia su un altro mondo, che sfonda prospettive, che unisce orizzonti e frontiere. L’opera è in origine un collage fotografico di vestiti e indumenti appesi a un filo della stendibiancheria, come simboli e metafore delle diverse identità e provenienze; l’artista sceglie di riflettere sulle differenze e le commistioni culturali partendo dagli elementi più intimi, frammenti quotidiani di esistenza. 

Il curatore, Christian Caliandro, sottolinea così la “relativa” semplicità di Melman: “Questi avambracci metafisici (grigi, gialli, rossi) fanno scorrere la corda su una carrucola industriale; i calzini colorati svolazzano alle folate di vento, e il paio estremo è sfondato, bruciacchiato, sbrindellato, consunto. Ironia e inquietudine si mescolano in modo sapiente nel lavoro di questo artista, che è stato descritto come ‘una sorta di disordine mentale produttivo’ (a kind of productive mental disorder). Il caso e il caos giocano un ruolo importante in questa sperimentazione, che procede per balzi e tentativi generosi”.

Il filo teso di uno stendibiancheria arriva così dall’altra parte dell’Atlantico e si ambienta subito in Barriera di Milano: è una vista quasi scontata e quotidiana in un quartiere che più di ogni altro a Torino è testimone di un’intricata storia di immigrazioni e industria e con una popolazione particolarmente eterogenea e portatrice di grandi differenze culturali.

Saul Melman - Stretched and Still Lies in the Midnight
Torino - dal 5 settembre al 30 ottobre 2016