domenica 30 novembre 2014

C'è MUTAMENTO nelle immagini fotografiche di Ramona Zordini.

La sua ricerca artistica si focalizza sulla necessita di eliminare le normali delimitazioni spaziali e mentali di un’opera fotografica quadrata o rettangolare e bidimensionale. L’artista bresciana Ramona Zordini lavora infatti sul concetto di mutamento e si serve dell’arte per esplorare nuovi orizzonti creativi, sperimenta così la forma ellittica o rotonda e raggiunge la terza dimensione trasferendo l’immagine fotografica su materiali diversi, soprattutto sul tessuto elastico di jersey, nato proprio per esaltare le forme umane.



I suoi corpi riflettono moti dell’animo ed emozioni che, tramite i movimenti dell’acqua, vengono fissate in un momento unico che rimane però destinato a cambiare, trasformarsi ed evolvere. Nudi immersi nell’acqua di una vasca, non più riconoscibile come spazio chiuso ma utilizzata come teato dell’azione coreografica, cui attraverso vari effetti l’artista conferisce lo stesso aspetto monumentale di una grotta termale classica.

Con queste parole la fotografa ha definito la sua ricerca artistica: “Vorrei l’impermeabilità delle cose per toccare ogni sensazione senza che filtri occasionalmente il mio essere e mi stordisca, lasciandomi implosa a riempire una scatola di rievocazioni decomposte e reinventate a mia immagine e somiglianza. Ambiguo il termine, ambiguo il luogo, il gesto, il pensiero, i tuoi occhi persi dentro un lui senza entrata, è un eterno momento di transizione, nulla è come ieri, il filtro è da pulire.”

Ramona Zordini ha studiato alla Libera Accademia di Belle Arti di Brescia conseguendo un Diploma Quadriennale in pittura e fotografia ed ottenendo due borse di studio nel 2009, attualmente insegna Fotografia, ed è stata pubblicata su riviste Internazionali ( tra le più importanti Zoom di Marzo 2009 e Zoom di settembre 2009), ha vinto il Premio Telethon edizione 2009 e nel Premio Tau Visual è stata indicata come “Autore Segnalato”. Nel 2011 è stata inoltre selezionata per partecipare alla Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo. Negli ultimi anni, il suo percorso artistico l’ha indotta ad indagare sul corpo e la sua plasticità, ha infatti unito la fotografia del corpo, al cucito e alla tridimensionalità degli altorilievi lavorando prevalentemente con l’acqua, che è divenuta vero e proprio ambiente scenografico per le sue opere.




sabato 29 novembre 2014

Sominii Explanatio, ecco il mio sogno.

Fra un paio d'ore circa si inaugura "Somnii Explanatio – ecco il mio sogno", nuova personale di GIUSEPPE PANARIELLO, al "SABINALBANO STUDIO" Contemporary Art (Salita Vetriera n. 15, Napoli). La mostra è visitabile sino al 31.12.2014 tutti i giorni, eccetto i festivi, su appuntamento. Ingresso gratuito.

"Sominii Explanatio, ecco il mio sogno", più che il semplice titolo della nuova personale di Giuseppe Panariello, approdata nello spazio espositivo di Sabina Albano, una vera e propria dichiarazione di intenti. 

La parola "explanatio" in latino si traduce "spiegazione", o anche "illustrazione". E non è un caso, dal momento che questo corpus allestitivo, che comprende circa 20 pezzi, di cui anche una scultura, da un lato, disegna la parabola cronologica della produzione del creativo partenopeo da fine anni '90 a oggi; dall'altro, rappresenta, in una sorta di scelta antologica, il florilegio dei alcuni dei pezzi più rappresentativi di vari cicli pittorici dell'artista. L'illustrazione del sogno è la modalità tramite cui Panariello vede e percepisce la realtà attorno a sé, la decodifica, destrutturandola e riedificandola con i suoi mezzi espressivi, per dar corpo alla propria lettura del quotidiano. Una visione d'artista, quindi, modo di intendere l'esperienza creativa stessa, che di onirico conserva la sublimazione dell'atto ideativo, non stilemi surreali. Panariello, infatti, con forte sperimentalismo e ricerca indefessa su tecniche e materiali, tende, se proprio si vuole rintracciare uno stile, un genere, verso l'astratto/informale. 

In questo iter allestitivo, che include poco meno di 20 quadri di varie dimensioni (da 20x50 a 100x60), oltre a una scultura del '90 (un grande uccello stilizzato: 1,40X80, blue oltremare, realizzato in ferro, cartapesta, grafite, cemento e acrilico), dialogano tra loro opere provenienti da "Senza Coloranti", "Lo strappo nel Cielo di Carta", "Collezione Privata", "Materiali Parlanti", "Silenzi" e dal recentissimo "Somnii Explanatio", cicli creativi che Panariello ha attraversato in una diacronia coerente, dal '98 al 2014, sempre attento a una vera e propria esegesi dei materiali, una cernita e una riscoperta degli stessi. Nero grafite, polvere di ferro, corde, panno, argento e oro in foglia, lamiera, su un supporto in multistrato, a volte con cornici in ferro battuto smerigliate o volutamente arrugginite, sono i protagonisti di questa ricerca: materiali puri, poveri, assurti a strumenti espressivi, a tramite artistico. Il tutto in un'operazione di sottrazione e composizione sorvegliata, simmetrica, asciutta, il cui esito è un minimalismo elegante, dove la raffinatezza non è voluta o studiata, ma semplicemente naturale. 

Il tema del sogno, che carsico vive nelle creazioni di Panariello, non passa attraverso la raffigurazione, in cui invece è la linea a farla da padrona, un geometrismo puntuale e assonante, all'interno del quale spesso si insinua uno strappo, uno iato, una frattura dell'insieme ordinato, un elemento straniante, di denuncia, dolore e protesta. E per far ciò l'artista deve ricorrere ai Suoi materiali, quelli che ha scovato nel quotidiano e, nobilitandone la funzione, ha travasato in uno stato altro, quali manifestazione del segno e dell'idea.

Le forme nitide e la disciplina estetica di una tecnica mista, che fa appello anche alla colla vinilica per ottenere trasparenze che in passato erano rese dall'olio, a volte sono silenziosamente stravolte da un'irruzione quieta di un elemento altro, spesso impercettibile. Lì vive la carica eversiva e onirica, uno degli aspetti dell'illustrazione del sogno, della visione d'artista.

Il pentagramma cromatico è ampio, ma uniforme: ori, argenti, nuance terrigne, colori scuri e metallici, bruni, bruciati, talvolta vulcanici, del ferro, del piombo, del marrone, di una variabile scala di grigi e, soprattutto, del nero, “...sinonimo di purezza e capacità di creare emozioni e sensazioni, ...tremenda sorgente di forma, che unisce al mistero la potenza”. Accanto a ciò la nuance di un blue quasi elettrico della grande aquila stilizzata della scultura in ferro e multimateriale, che troneggia come un idolo, un simulacro, affermazione di forza e vigore.

Ancora una volta, dunque, nel lavoro di Panariello il contenuto emerge più che dal solo gesto pittorico, da una diversa declinazione di materiali inediti, dalla loro complementarietà equilibrata, dalla sovrapposizione meditata, dai riusciti accostamenti cromatici. Così prende vita, in un viaggio fatto di immagini, forme e colori, una visione estetica, programmatico slittamento onirico.

Artista versatile, napoletano, classe '51, GIUSEPPE PANARIELLO si è diplomato all'Istituto d'Arte sezione Decorazione Pittorica, ha frequentato l'Accademia delle Belle Arti sezione Pittura, si è diplomato in Arte Applicata ad Avellino sezione disegnatori di architettura e arredamento, ha insegnato per lungo tempo e oggi vive e lavora a Napoli. È stato tra i fondatori del movimento degli Eclettici ('69), per un periodo è stato legato al gruppo artistico della galleria la Parete e, sin dagli anni '70, ha presentato i suoi lavori in numerose collettive e personali in diverse gallerie e spazi espositivi a Napoli, in tutta la Campania, in Puglia, a Firenze, Mantova, Bergamo, Cagliari, Campobasso e Torino, ricevendo vari premi e riconoscimenti. Sua l'iniziativa "Museo Under 14 Arte Contemporanea" e la relativa mostra al PAN.

Somnii Explanatio
Sabato, 29 Novembre, 2014 - 19:30
Sabinalbano Studio
Salita Vetriera 15, napoli

Info: "Sabinalbano Studio Contemporary Art": +39348/8030029, sabinalbano@yahoo.it, www.sabinalbano.com,
Giuseppe Panariello: +39347/8116190, gpanariello3@alice.it, www.giuseppepanariello.it

venerdì 28 novembre 2014

Sull’orlo della vita di Gao Xingjian alla Galleria dell’Incisione di Brescia

Gao Xingjian, La pioggia,
 inchiostro su carta di riso, 1992
Sabato 29 novembre 2014 alle ore 18.00 la Galleria dell’Incisione presenta l'edizione italiana di “Sull’orlo della vita”, opera teatrale scritta nel 1993 da Gao Xingjian, scrittore e artista di origini cinesi insignito nel 2000 del Nobel per la Letteratura.

Il libro sarà introdotto dallo storico dell'arte Sandro Parmiggiani e sarà esposto in galleria per tutto il mese di dicembre insieme ad alcuni inchiostri dell'artista.

Sull'orlo della vitaè il monologo di una donna che confessa in terza persona lo sfacelo della sua vita, ed include nell'edizione italiana suggestive immagini dell'autore in un connubio tra letteratura e pittura che rappresenta una costante nel suo lavoro.

Edito in Italia nel novembre 2014 dai Cento amici del libro e realizzato dalla stamperia veronese di Anna Ziliotto, il libro è tradotto da Simona Polvani.

La pittura di Gao, esclusivamente monocroma, coniuga l'eco della tradizione orientale con le esperienze europee, in un risultato evocativo di grande raffinatezza.


Breve biografia di Gao Xingjian
Nato il 4 gennaio 1940 a Ganzhou, nella provincia cinese orientale del Jiangxi, Gao Xingjian è il primo cittadino di origini cinesi ad essere stato insignito del premio Nobel per la letteratura, assegnatogli nel 2000 per “La montagna dell’anima”, racconto in gran parte autobiografico di uno scrittore perseguitato dal regime.

Esiliato politico dal 1987 in Francia e dichiarato persona non grata in territorio cinese dopo la pubblicazione del testo teatrale “La fuga”, ispirato agli avvenimenti drammatici di piazza Tienanmen, Gao Xingjian è oggi cittadino naturalizzato francese ed è considerato figura fondamentale di riferimento all’interno dei processi culturali che negli ultimi decenni hanno traghettato la Cina verso la modernità.

Scrittore, drammaturgo, critico, traduttore e regista, Gao Xingjian ha svolto, parallelamente al lavoro letterario, quello di artista visivo e ha avuto anche in questo campo importanti conferme e riconoscimenti internazionali. Le sue opere sono state esposte in 30 diversi paesi.

Gao Xingjian - Sull'orlo della vita
GALLERIA DELL'INCISIONE
Brescia - dal 29 novembre 2014 al 10 gennaio 2015
Via Bezzecca 4 (25128)
+39 030304690 , +39 030380490 (fax)
galleria@incisione.com
www.incisione.com

martedì 25 novembre 2014

Noi diamo [+] senso.

L’artista è colui che rompe l’anestesia, è colui che destabilizza, è colui che fa vedere quello che noi non vediamo. Le opere di Annamaria Colapietro, Giovanni Fenu, Roberto Mizzon in mostra a Roma al Padiglione 28 del comprensorio di Santa Maria della Pietà – ASL RME raccontano le loro storie personali, le loro memorie, i loro sogni: attraverso metafore pittoriche e sintesi artistiche allo stesso tempo esprimono la loro liberazione. L’artista César Meneghetti, co-curatore insieme a Simonetta Lux della mostra, tramite la sua opera esplora i confini della cosiddetta normalità e ci dà una lettura critica delle narrazioni di Fenu, Colapietro e Mizzon del riscatto dall’istituzione manicomiale, in un gioco d’incroci e dialogo inter semiotico. 

La mostra, aperta dal 25 novembre al 14 dicembre è promossa e realizzata dalla Comunità di Sant’Egidio nell’ambito del Centenario dell’apertura del più grande manicomio d’Europa. Sessantaquattro anni dopo, nel 1978, la legge 180 nota come legge Basaglia, ne imponeva la chiusura. Occorsero ancora 21 anni perché la chiusura di questa istituzione si concludesse definitivamente nel 1999. La ASL RME, che ha supportato nel tempo il processo di de-istituzionalizzazione del disagio mentale, anche con la creazione del Museo Laboratorio della Mente su impulso del compianto artista Paolo Rosa e di Studio Azzurro, ha accolto e condiviso tra le iniziative del Centenario l’evento espositivo noidiamo[ + ]senso

Da allora a oggi la questione dell’istituzionalizzazione reclusoria e del supporto liberatorio al disagio mentale appare ancora aperta. Questo evento espositivo è tappa ulteriore di una ricerca che ha avuto inizio nei Laboratori d’Arte di Sant’Egidio oltre 20 anni fa: Alessandro Zuccari, che segue da tempo il percorso dei laboratori, ha intuito la possibilità di rivelare, attraverso l’arte, la profondità di pensiero e l’intelligenza di persone con disabilità mentale che pregiudizi e meccanismi di esclusione portano a negare o ignorare. 

Simonetta Lux, con la sua invenzione del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea e la sua concezione dell’arte come processo relazionale - azione di un soggetto non oggetto- ha sostenuto negli ultimi anni lo sviluppo di processi di collaborazione/creazione tra vari artisti contemporanei internazionali e le persone con disabilità che lavorano nei laboratori. In questo quadro si colloca il rapporto con César Meneghetti e con I/O_ IO E’ UN ALTRO, indagine sulla labilità della frontiera della disabilità mentale e della normalità. Il progetto iniziato nel 2010, coinvolge un gruppo di circa 200 disabili dei laboratori d’arte della Comunità di Sant’Egidio. Il progetto è stato premiato dalla Fondazione Biennale di San Paolo, ed esposto nel 2013 alla 55° Biennale di Venezia. S. Maria della Pietà è significativamente legata al vissuto dei tre protagonisti della mostra e alla loro permanenza più o meno lunga in istituzioni totali. 

Annamaria Colapietro, Giovanni Fenu, Roberto Mizzon, attestano con forza e verità il percorso che dall’esclusione ha condotto alla liberazione e alla restituzione del ruolo di persone e di artisti nel contesto sociale.

domenica 23 novembre 2014

Dys-functional cities - Mostra personale di Rebecca Agnes alla galleria Davide Gallo di Milano.

Il giorno 11 dicembre 2014, la galleria Davide Gallo presenterà la mostra personale dell’artista Rebecca Agnes, dal titolo “dys-functional cities”.

Da sempre sensibile alla dimensione metropolitana dell’esistenza, in quest’ultimo progetto la Agnes affronta la questione della dicotomia, all’interno dello spazio urbano, tra i limiti e le restrizioni che l’architettura, spesso dietro la maschera di un ineccepibile aspetto formale nasconde, e l’utopia che la stessa si sforza di risolvere attraverso ardite sperimentazioni urbanistiche. Il progetto include una serie di disegni e due arazzi.

Nei disegni l’artista parte da un dato personale, questi infatti si riferiscono a città e luoghi reali, un taccuino di viaggio come era uso presso i viaggiatori ottocenteschi. I disegni denunciano l’inganno della bellezza metropolitana, che di fatto cela restrizioni, e chiusure. Ci sono limiti che possono rimanere nascosti per chi non ne ha esperienza diretta, la loro ovvietà può sfuggire alla consuetudine o nascondersi dietro la bellezza. I processi in atto nelle città sono espressione del modo in cui la nostra società è strutturata. I disegni sono una critica all'ordinamento dello spazio cittadino, che spesso non prende in considerazione le reali esigenze degli abitanti, ma cerca di omologare gli individui allo standard di un individuo-tipo, escludendo ciò che è difforme o alternativo ad un ordinamento sociale tradizionale. 

I ricami, che fanno da contrappunto ai disegni, sono riflessioni su approcci alternativi all'abitabilità. 

Il primo ricamo, dal titolo "Phalanstère, Familistère, unité d'habitation/ Falansterio, Familisterio, unità abitativa", è un breve escursus storico, che parte dalle prime proposte dell'urbanismo utopico per arrivare al modernismo e a complessi urbani realizzati in anni recenti. Il ricamo rappresenta un "paesaggio ricamato" da cui emergono 3 architetture collegate  tra loro da una strada-sentiero. Il primo è il “Falansterio” di Charles Fourier (1822), struttura abitativa in cui si svolge la vita dei membri dell'unità sociale di base chiamata "Falange". Il Falansterio è di fatto il progetto di una vera e propria città, un complesso pensato per 1620 abitanti, che si sviluppa in una serie di edifici collegati fra loro, fino a creare un unico edificio regolare. E' una città autosufficiente che produce e opera collettivamente. 

Proseguendo il percorso abbiamo un progetto realizzato fra il 1856 e il 1859 da Jean-Baptiste André Godin: Familistère. Godin parte dalle teorie di Fourier. La sua intenzione era quella di migliorare le condizioni abitative dei lavoratori, ma anche "di produzione, scambio, fornitura, istruzione, e ricreazione", tutte le sfaccettature della vita di un lavoratore moderno. In Godin è la relazione uomo-produzione ad essere al centro della sua utopia urbanistica. Alla fine del sentiero abbiamo la facciata di una delle Unité d'Habitation di Le Coubousier (1947). Una sorta di città nella città. Concepita come una vera e propria "città verticale" caratterizzata da spazi individuali inseriti in un ampio contesto di aree comuni. Queste architetture, se nascondono un aspetto fallace, nell’ impossibilità a creare il luogo "perfetto", svelano comunque il tentativo di fare dello spazio un problema sociale, sicché tali utopie rimangono esperienze fondamentali da cui partire per poter elaborare nuove strategie

Il secondo ricamo, dal titolo "La ricerca della città perfetta e le 4 funzioni umane", si ispira alla Carta di Atene del 1938. Nella Carta di Atene si specificano i principi fondamentali della città contemporanea ed è un documento fondamentale del Movimento Moderno e della sua visione dell'Urbanistica. Fra i vari punti vengono a delinearsi 4 funzioni umane: abitare, lavorare, divertirsi e circolare. Queste 4 funzioni base sono riportate ai 4 angoli dell’arazzo: caselle di partenza per iniziare il gioco dell’oca che il ricamo riproduce. Un gioco in cui non esiste vincitore o fine, perché le caselle sono collegate fra loro senza soluzione di continuità. Sulle caselle stesse si trovano qua e là dettagli di edifici e note. 

Ovviamente rimangono aperte le seguenti questioni: Ma a quale cittadino/a sono rivolti tali progetti? Quale può essere il minimo comun denominatore fra gli individui e le loro necessità? In che modo l'abitare può rimanere un processo aperto (fluido) anziché restrizione e ordinamento imposto dall'alto?

Sia i disegni  che gli arazzi svelano delle norme. Da un lato la bellezza dei disegni nasconde le restrizioni che incontriamo quotidianamente, dall'altro le "buone" intenzioni dell'urbanistica "sociale" che si esemplificano nelle architetture modulari presenti sul primo ricamo e nella “Carta di Atene” del secondo. 


12 Dicembre 2014 - 31 Gennaio 2015 - 
da martedì a sabato, dalle 15,30 alle 19 o previo appuntamento.
OPENING 11 dicembre 2014, 18.30 - 21.00.
Davide Gallo, Via Carlo Farini 6, secondo cortile, 20154 Milano.
www.davidegallo.net
info@davidegallo.net

sabato 22 novembre 2014

Le Immagini ed emozioni di Paolo Bongianino al Made4Art di Milano

Paolo Bongianino, "bolla",
stampa fine art su carta cotone, 2014
Lo spazio Made4Art di Milano presenta una personale dell’artista e fotografo Paolo Bongianino (1956) a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo

La ricerca di Paolo Bongianino è incentrata sul rapporto che intercorre tra le immagini e gli effetti che esse suscitano nei loro osservatori. Ambienti urbani, delicati paesaggi, composizioni di fiori dagli accesi cromatismi, porte e portoni che sembrano racchiudere la storia di un luogo e quella delle persone che lo abitano: sono questi i soggetti principali che caratterizzano le opere inedite selezionate dai curatori per la presente esposizione. Immagini capaci di provocare sensazioni, suscitare emozioni, destare sorpresa, portare alla memoria ricordi: reazioni che variano a seconda di chi le osserva, sulla base dei propri trascorsi personali, del proprio vissuto. 

L’occhio e l’obiettivo di Bongianino ritraggono con curiosità e profonda consapevolezza il soggetto, cogliendo giochi tra luce e ombra, rapporti tra i colori, oppure ricorrendo a un elegante bianco e nero. Il risultato è un caleidoscopio di immagini capaci di stimolare la fantasia di chi le osserva, scendendo nell’interiorità di ognuno di noi, tra pensiero ed emozione. 

La mostra presso la sede di Made4Art (Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano), con inaugurazione martedì 25 novembre 2014 alle ore 18.30, sarà visitabile fino a giovedì 11 dicembre. Sempre giovedì 11 dicembre sarà allestito uno speciale Christmas Cocktail alle ore 19 presso il lounge bar Castelli Gourmet - Castelli Gallery (Via Cerano 15, a pochi metri dalla galleria d’arte). 

Presso Castelli Gourmet - Castelli Gallery sarà possibile ammirare, in occasione del Christmas Cocktail e fino a gennaio 2015, una nuova selezione di lavori di Paolo Bongianino, ideale prosecuzione e sviluppo della mostra precedentemente presentata presso la galleria; anche l’esposizione presso Castelli Gourmet - Castelli Gallery è organizzata da Made4Art con la curatela di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni. 


Paolo Bongianino - Immagini ed emozioni
MADE4ART
Milano - dal 25 novembre all'undici dicembre 2014
Via Voghera 14 (20144)
Ingresso Via Cerano
+39 02 39813872
info@made4art.it
www.made4art.it



giovedì 20 novembre 2014

I gioielli di grandi artisti esposti e proposti in vendita da Minerva Auctions.

All'interno della vendita all'incanto del reparto Gioielli, Orologi e Argenti che avrà luogo il prossimo 26 novembre, dopo il successo ottenuto nello scorso maggio, la Casa d'Aste romana Minerva Auctions presenta una sezione interamente dedicata a straordinari ed inediti gioielli eseguiti dai principali artisti del XX secolo.

Il gioiello d'artista ancora poco noto al pubblico, si pone quale vera e propria opera d'arte "da indossare", oggetto del desiderio, che trova finalmente una collocazione adeguata sul mercato. Pur registrando successi notevoli all'estero, soprattutto negli Stati Uniti, l'offerta all'incanto in Italia di questi pezzi non è sviluppata quanto dovrebbe, per la difficoltà nel loro reperimento e per la loro scarsa divulgazione. In tal senso, il dipartimento Gioielli, Orologi e Argenti di Minerva Auctions, sta intraprendendo una strategia che associa le regole del mercato all'attività storico-scientifica.

A Roma, nel secondo Dopoguerra, nacque il primo progetto organico legato alla realizzazione e divulgazione di questi monili, grazie ad editori gioiellieri quali Mario Masenza, seguito dai fratelli Massimo e Danilo Fumanti. Verranno esposti e proposti in vendita gli ornamenti per lo più inediti di grandi maestri come Giorgio de Chirico, Max Ernst, Giuseppe Capogrossi, Carla Accardi, Pietro Consagra, Umberto Mastroianni, Corneille e di personalità di spicco come Nicola Carrino, Nino Franchina, Riccardo Licata, Roberto Almagno.

In occasione dell'apertura dell'esposizione il 20 Novembre presso la sede della casa d'aste a Roma in Palazzo Odescalchi a Piazza SS Apostoli, 80, ci sarà occasione di definire in maniera sempre più chiara lo stretto legame tra il mercato ed un riscoperto settore artistico ancora ricco di future sorprese.

ESPOSIZIONE : Da giovedì 20 a domenica 23 novembre, ore 10.00 - 19.00 
Lunedì 24 novembre, ore 10.00 - 13.00 
Martedì 25 novembre, ore 10.00 - 19.00 
Mercoledì 26 novembre, ore 10.00 - 13.00

ASTA : mercoledì 26 novembre ore 15.00

CATALOGO ON-LINE 
www.minervaauctions.com

Palazzo Odescalchi - Piazza SS Apostoli, 80 
T. 06 679 11 07 info@minervaauctions.com
www.minervaauctions.com

lunedì 17 novembre 2014

The Nude Prize : Dedicato all'arte emergente italiana il "Premio Furla"

In occasione della sua decima edizione il "Premio Furla", importante riconoscimento dedicato all’arte emergente italiana, lascia Bologna per trasferirsi a Milano.

Palazzo Reale è la nuova prestigiosa location scelta per premiare i più giovani e talentuosi artisti contemporanei. Madrina e presidente della giuria internazionale sarà Vanessa Beecroft, ideatrice del titolo "The Nude Prize", che è un evidente riferimento all'artista che, scegliendo di partecipare a un premio, si mette a nudo di fronte al giudizio degli altri.

I finalisti di quest'anno sono Luigi Coppola, Maria Adele Del Vecchio, Francesco Fonassi, Maria Iorio e Raphael Cuomo, Gian Maria Tosatti.

Il Premio Furla per l’Arte nasce nel 2000 in collaborazione con la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, ed è organizzato da Fondazione Furla insieme a Fondazione Carisbo e il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Il premio, curato da Chiara Bertola, è stato concepito per dare maggiore visibilità, valorizzazione e sostegno agli artisti italiani emergenti con l’obiettivo specifico di fornire una panoramica esaustiva della creatività contemporanea nel Paese. Gli artisti presenti in ogni edizione rappresentano la molteplicità dei linguaggi dell’arte contemporanea, dal video alla fotografia, dalla pittura alle installazioni, dalle performances alla scultura. Ad ogni edizione corrisponde una diversa immagine grafica, ideata di volta in volta da un artista di fama internazionale, che diviene, con il suo contributo, padrino del premio. In questi anni si sono succeduti Joseph Kosuth, Ilya Kabakov, Lothar Baumgarten, Michelangelo Pistoletto, Kiki Smith , Mona Hatoum e Marina Abramovic, Christian Boltanski e Jimmie Durham e Vanessa Beecroft.

Per informazioni:
www.fondazionefurla.org

sabato 15 novembre 2014

Il sesso diventa opera d'arte nelle immagini dell'artista canadese Sarah Anna Johnson.

"Attraverso l’utiilzzo di inchiostro, glitter, collage e sfumature, l’artista Sarah Anna Johnson nasconde l’identità degli amanti mostrando tutta l’intimità dell’amore, nella sua bellissima serie fotografica Wonderlust.

L’atto sessuale diventa protagonista di immagini il cui punto di vista sembra provenire da un buco della serratura, scatti in cui l’artista canadese mette a nudo l’atto in sè, togliendo l’attenzione dai dettagli e restituendo tutta la potenza del gesto.

La fotografa ha immortalato amici e conoscenti manipolandone poi le immagini fino a rendere irriconoscibili corpi e volti, eliminando il confine tra relazione privata e opera d’arte pubblica. Inquadrature che non lasciano spazio all’immaginazione e ritraggono il puro e semplice atto sessuale. Amore, dolcezza, bellezza, tutto questo e molto di più, nei suoi corpi che senza malizia si stringono in un abbraccio e si intrecciano con la passione di amanti felici.

Sebbene potrebbe sembrare a prima vista una violazione dell’intimità, il corpo nudo dei soggetti diviene in realtà tela su cui l’artista agisce esaltando tutto il potenziale comunicativo e sensuale delle forme, rendendo il tutto sensuale ma non volgare.

“Ogni esperienza è diversa dall’altra. Alcune coppie erano disinibite. Altre timide e nervose perché non avevano mai fatto niente di simile prima” ha dichiarato l’artista. Grazie a colori, tecniche grafiche ed alterazione delle figure Sarah Anna Johnson è riuscita a rendere le immagini della serie fotografica delle vere e proprie opere d’arte da ammirare.
La sua ricerca artistica è ormai nota grazie all’originalità di creazioni realizzate con tecnica mista in cui fotografia, disegno, pittura e manipolazione digitale si alternano sapientemente."

Laura Sgobbi / Blogger  -   http://artenews.it/


giovedì 13 novembre 2014

Parole ad Arte.

Sabato 15 novembre dalle ore 17:00 presso “L’ArtGallery LAB” in Strada Garibaldi 36 Parma si terrà l’inaugurazione della mostra “Parole ad Arte” della pittrice Roberta Bissoli, dell’illustratrice Monica Zani e di Sonia Maria Luce Possentini .


Parole ad Arte è unione di linguaggi. La serie Words di Roberta Bissoli è espressione di una comunicazione limpida, individuale resa in materia. L’illustratrice Monica Zani esprime parole sotto traccia che fanno parte di vecchi libri ingialliti ai quali sovrappone microstorie e collage: una varietà di linguaggi e materiali, accostamenti di colori e immagini originali e stimolanti.”

La mostra rimarrà in visione dal 15 novembre al 7 dicembre 2014.

Lab Strada Garibaldi, 36  Parma – tel. 0521.282175

ORARI MOSTRA: dal Martedi al Sabato 10.30 – 13.00 e 16.30 – 19.30 (giovedi e festivi su appuntamento)

www.artcogallerie.it
lartgalleryartco@gmail.com

lunedì 10 novembre 2014

Il tempo e il mare.

"Mi sconvolge l'idea del tempo; scorre tutto insieme ma per parti separate, tanto che per avere un tempo comune occorre fermarlo, con-dividerlo, consumarlo sotto forma di ricordo; ricordi messi da parte in previsione dei tempi di magra.
"Respiro" di Claudio Pugliese, 2009, tecnica mista su tela, cm 80X40

La solitudine, quella vera, è forse un tempo senza ricordi.
Lottiamo sempre per riunire frammenti, le disperse meteore di nostri sè.

Ad ognuno il proprio, di tempo, a ciascuno la propria personale onda sull'acqua: a volte percorsi paralleli, visibili, in cui le scie, dai e dai, finiscono per fondersi, almeno in lontananza. 

Altri, inspiegabilmente solitari, desolatamente lontani da tutto.
Finchè il solco tracciato sull'acqua svanisce.

E senza un perchè, resta solo il mare." 

Bruno Santoro

Le Emozioni argentine di Anna Svelto a Villa Amoretti.

La fotografa Anna Svelto racconta l’incontro con “la sua Argentina”: emozioni dell’anima vissute con straordinarie e indimenticabili immagini, con visioni dai colori stupefacenti da condividere

A Nord - Est le Cascate di Iguazu imponenti e al Centro Buenos Aires, metropoli dal fascino europeo, che ha saputo conservare le tradizioni dei nostri emigranti nei quartieri Boca e Caminito. Dalla Patagonia, pampa sconfinata del Sud alla quasi antartica Terra del Fuoco, lo sguardo incontra la Península Valdés con balene, pinguini, elefanti marini, gli iceberg color zaffiro dalle forme bizzarre nelle gelide acque del Lago Argentino con i ghiacciai e l’imponente Perito Moreno. Gli scenari della Terra del Fuoco sono grandiosi e Ushuaia,la città più australe del Mondo, offre atmosfere rarefatte, fiordi, ghiacciai millenari, vette innevate, uccelli artici, foreste incantate, il Canale di Beagle con l’Isla de Los Lobos ed il Faro di Les Eclaireus o del Fin del Mundo.

Alla vernice della mostra, patrocinata dall' Ambasciata Argentina in Italia e con la collaborazione dell’Associazione Argentino Italiana Piemonte Onlus, dopo il saluto delle istituzioni, seguirà la performance "Argentina, fuoco dell'anima", voce narrante Loredana Bagnato - selezione letteraria e musicale di Ezio Beccaria, testi di Rodolfo Alonso, Jorge Luis Borges, Sylvia Iparraguirre e Osvaldo Soriano; musiche di Carlos Gardel, Roberto Goyeneche, Astor Piazzolla, Adriana Varela.


Anna Svelto - Emozioni argentine
BIBLIOTECA CIVICA - VILLA AMORETTI
Torino - dal 10 al 22 novembre 2014
Corso Orbassano 200 (10137)
+39 0114438603 , +39 0114438604
www.comune.torino.it/cultura/biblioteche

domenica 9 novembre 2014

ArteGenova 2015 - Mostra mercato d'arte contemporanea e moderna dal 14 al 17 Febbraio

Arte Genova 2015
"Manca ormai pochissimo all'inaugurazione di ArteGenova 2014, Mostra Mercato di Arte Moderna e Contemporanea giunta alla sua decima edizione, che si terrà presso il padiglione B della Fiera di Genova dal 14 al 17 febbraio, con vernice su invito giovedì 13 febbraio alle ore 18.00.

Per festeggiare questo decimo anniversario saranno presenti alcune tra le gallerie più importanti del panorama italiano, che anche quest'anno offriranno ai visitatori la possibilità unica di ammirare opere dal valore inestimabile, riunite per l'occasione in un unico grande evento dedicato all'arte moderna e contemporanea."

da http://www.artegenova.org/

domenica 2 novembre 2014

La forma di un’idea alla Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia

Da Platone in poi, filosofi, artisti, letterati e poeti si sono interrogati su come le idee si potessero tradurre in forme intellegibili per l’uomo. Dal 7 novembre al 10 dicembre 2014, con la collettiva “La forma di un’idea”, la Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia (Viale dei Mille, 44/B) si inserisce in questo secolare dibattito, trasformando il suo spazio espositivo in una platonica “caverna”, sulle pareti della quale dieci artisti - Pino Pinelli, Umberto Mariani, Giorgio Griffa, Mario Radice, Massimo Kaufmann, Augusto Garau, James Brown, Peter Schuyff, Tobia Ravà, Armando Marrocco - dispongono le loro idee tradotte in forma.

Ognuno di loro ha scelto un modo per rappresentare la propria idea dell’essenza dell’arte e del modo attraverso le forme che sente più vicine.

Pino Pinelli (Catania, 1938) lavora su moduli geometrici e colori primari, alla superficie e al vibrato dei quali mostra molta attenzione e li combina insieme per formare un nuovo lessico. I suoi moduli monocromi sono simboli del concetto stesso di pittura e rientrano nella corrente della “Pittura analitica”.

Umberto Mariani (Milano, 1936) ci racconta che l’essenza del suo mondo - il mondo dell’Arte - è il panneggio: un elemento che si trova nelle opere di quasi ogni epoca e che ha costituito uno dei banchi di prova principali su cui si sono misurati da sempre gli artisti.

Giorgio Griffa (Torino, 1936) è uno tra i principali e più originali esponenti della ricerca pittorica contemporanea dagli anni '60 e membro del MAC - Movimento Arte Concreta. Griffa sembra sempre alla ricerca di una formula matematica aurea, che incarni l’idea della perfezione. In questa sua indagine senza sosta combina numeri e tratti colorati in un’armoniosa fusione di rigore e fantasia. Ha conosciuto grande fortuna negli Stati Uniti dove ha lavorato con le celebri gallerie di Ileana Sonnabend e Casey Kaplan.

Mario Radice (Como, 1898 - Milano, 1987) all’interno del fervido gruppo degli Astrattisti Comaschi, si cimenta sul dinamismo plastico di forme geometriche modulari che rivelano la frequentazione di famosi architetti razionalisti Terragni, Lingeri, Sartoris e Cattaneo.

Massimo Kaufmann (Milano, 1963) usa il colore come una partitura musicale e cerca un nuovo linguaggio per tradurre il mondo in forme diverse da quelle conosciute all’occhio umano. Le opere di Kaufmann sono state acquisite da importanti musei e istituzioni come la Fondation Cartier a Parigi, Martin Gropius Bau a Berlino, De Appel Arts Center a Amsterdam, Palais Lichtenstein e Fondazione Ludwig a Vienna, Sperone-Westwater e Bronx Musem a New York, Musee d'Art Contemporaine a Nizza, Galleria Nazionale d'arte Moderna a Roma, PAC, Triennale, Collezione Palazzo Reale a Milano oltre che da musei di Graz, Sarajevo, Tel Aviv.

Augusto Garau (Bolzano, 1924) è stato uno dei fondatori del MAC - Movimento Arte Concreta e la sua produzione più nota è basata su una ricerca geometrica estremamente pulita e analitica, con campiture di colore che si intersecano a creare nuove vibrazioni tonali all’interno di rigorosi labirinti su più piani compositivi.

James Brown (Los Angeles, 1951) e Peter Shuyff (Baarn, The Netherlands, 1958) fanno parte di una serie di autori che hanno visto la loro “esplosione artistica” negli anni ’80 e che astraggono il mondo in forme più morbide e dall’aspetto “organico” rispetto agli altri autori di questa collettiva e per questo costituiscono un interessante contrappunto alla ricerca.

Tobia Ravà (Padova, 1959) è un artista di cultura ebraica e muove la sua ricerca espressiva in vari contesti dall'ebraismo, alla logica matematica, all’arte contemporanea. Laureato in Semiologia delle Arti all’Università di Bologna, allievo di Umberto Eco, Renato Barilli, Omar Calabrese, Flavio Caroli, dal 1977 espone in mostre personali e collettive in Italia, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Brasile, Argentina, Giappone e Stati Uniti. Nel 1983 è tra i fondatori del gruppo bolognese AlcArte, attivo all’Università di Bologna (DAMS), con l’intento di coniugare il fare arte all’epistemologia.

Armando Marrocco (Galatina, 1939), esponente di spicco dell’Arte Comportamentale, legato da rapporti di amicizia e collaborazione a Pierre Restany, Lucio Fontana, Jean Tinguely. Gran parte della sua ricerca ruota intorno al ruolo della materia assemblando insieme elementi diversi. Celebri sono i suoi “intrecci”, apprezzatissimi esempi di “arte cinetica”, di cui proponiamo un esemplare in mostra. Marrocco ha realizzato anche una serie di opere monumentali come la Città Palafitta, (1988), voluta da Pierre Restany per il Parco Olimpico di Seoul in Corea. Un discorso parallelo merita l'attività dell'artista in ambito sacro con innumerevoli installazioni in varie Basiliche d'Italia. Tra le tante si ricordano gli arredi sacri della Basilica di Santa Rita da Cascia (1978-88), i tre portali bronzei del Santuario di Santa Maria di Leuca (1999), il portale bronzeo del Duomo di Lecce (2000).

La collettiva è visitabile da martedì a sabato con orario 10.00-13.00 e 16.00-19.00, giovedì ore 10.00-13.00. Per informazioni: tel. 0522 580605, cell. 338 3731881, info@galleriadebonis.com, www.galleriadebonis.com.