domenica 28 maggio 2017

Musiche e Vuoto con memoria

Oggi, domenica 28 maggio alle 10,30, Loredana Lipperini, giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica italiana, ha visitato - da lei definita - "bellissima" la mostra Ravenna Festival al MAR "MUSICHE" e "VUOTO con MEMORIA" di Silvia Lelli e Roberto Masotti. 


85 scatti firmati Lelli e Masotti e presentati nella mostra “Musiche”, organizzata da Ravenna Festival al Museo d’Arte della Città (dal 19 maggio all’11 luglio, tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9 alle 18), confermano che il miracolo - un miracolo di tecnica e intensità, costruito in quasi 40 anni di attività - è possibile. Agli incontri in bianco e nero con i protagonisti di tutte le “musiche” - da Stratos a Pollini, da Miles Davis a Arvo Pärt - si contrappone la videoinstallazione “Vuoto con memoria”, grazie alla quale Palazzo San Giacomo a Russi emerge dall’oblio nelle immagini di Silvia Lelli e sul paesaggio sonoro di Luigi Ceccarelli.

Uno sguardo a ritroso rivela come il Festival abbia dato visibilità a molti fotografi - da Paolo Roversi a Guido Guidi, dall’Osservatorio Fotografico alla coppia Lelli e Masotti - il cui lavoro, analogamente a quanto accaduto per il teatro, suggerisce l’idea di una “Romagna Felix”. Per la XXVIII edizione - la cui immagine è per altro impreziosita dai potenti scatti del ravennate Alex Majoli, fotografo di punta dell’agenzia Magnum - il Festival rende omaggio a quest’importante parte della propria storia attraverso le due proposte ospitate al MAR. La prima, significativa, collaborazione del Festival con il Museo d’Arte della Città non può che realizzarsi sotto il segno della musica e della fotografia d’un lato, e con il desiderio di celebrare la creatività dei professionisti che da Ravenna si sono imposti sulla scena internazionale.

“Non più musica alta e bassa – scrivono Silvia Lelli e Roberto Masotti – seria, leggera, pesante, ma compresenza attiva nel paesaggio musicale che vive attorno a noi. Non c’è volontà di catalogazione, di elenco, di tassonomia, c’è una serie che si compone e si scompone, un percorso personale ed evocativo che ricorda momenti inesorabilmente fissati”: questo lo spirito che guida il viaggio di “Musiche”, il cui percorso fotografico è completato da una proiezione di materiali estratti dall’archivio dei fotografi. Protagonista, da una parte, la sigla Lelli e Masotti, che dal 1979 unisce i due fotografi originari di Ravenna. Protagonisti, dall’altra parte dell’obiettivo musicisti classici, contemporanei, sperimentatori, jazzisti, coreografi, danzatori. Come Demetrio Stratos, Astor Piazzolla, Keith Jarrett, Jan Garbarek, Miles Davis, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Leonard Bernstein, Maurizio Pollini, Claudio Abbado. Protagonisti, sempre, la musica e il gesto.



Il secondo momento espositivo è rappresentato da “Vuoto con memoria”, esito di un’ininterrotta ricerca che prosegue da anni negli spazi silenziosi e deserti di quella meraviglia architettonica che è – appunto – il seicentesco Palazzo San Giacomo a Russi. “Vuoto, con memoria, uno spazio liberato dalle passioni, dal quotidiano, dalla negatività dell’esistenza umana – spiega Silvia Lelli - Un limbo. Tenuto lontano dall’oggi. Ora è messo in dialogo e mostra la sua luce uscendo parzialmente e solo momentaneamente dall’ombra”. Creata appositamente per Ravenna Festival, la videoinstallazione si compie all’incontro delle immagini di Silvia Lelli con lo spazio sonoro firmato da Luigi Ceccarelli con la partecipazione della chitarrista Alessandra Novaga.


Lelli e Masotti. Note biografiche
Lelli e Masotti, sigla creata in occasione della collaborazione con il Teatro alla Scala a partire dal 1979, riunisce due fotografi d’arte e spettacolo internazionalmente riconosciuti: Silvia Lelli e Roberto Masotti. Nati a Ravenna hanno entrambi terminato gli studi a Firenze. Si sono trasferiti a Milano nel 1974. Da allora operano esplorando le performing arts e le musiche soprattutto, producendo fotografie e organizzandole in esposizioni, installazioni e pubblicazioni. Hanno sviluppato una attitudine per la scena e lì si sono espressi in più occasioni anche tramite il video verso l’interdisciplinarietà. In mostre recenti si sono dedicati ai direttori d’orchestra, a John Cage, al pianoforte, alla natura, al paesaggio e ai teatri in Italia. Il loro vasto archivio è fonte inesauribile per l’editoria e la produzione discografica. Loro opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.



MAR - Ufficio relazioni esterne e promozione
Nada Mamish 
via di Roma 13 
48121 Ravenna 
tel. 0544  482017 
www.mar.ra.it