sabato 22 aprile 2017

Fake news sul parco del Colosseo

Il ricorso al Tar della sindaca Virginia Raggi per bloccare il parco del Colosseo "non me l'aspettavo", dice il ministro Dario Franceschini in un'intervista al Messaggero: tra l'altro "il Colosseo è arrivato solo un anno e mezzo dopo", prima "né De Magistris, né Pisapia, né Appendino, né Nardella, a nessuno è venuto mai in mente di impugnare questo provvedimento".

Replicando all'obiezione del Comune che lo Stato voglia gestire in autonomia il territorio della città, sottolinea:



"Non cambia nulla nel rapporto tra l'area archeologica centrale e la città. La parte a pagamento resta accessibile col biglietto, la parte aperta alla città resta libera. Nessun enclave al centro di Roma".

L'accusa al ministero è di tenere per sé i soldi del Colosseo: "Stupidaggini e falsità", dice Franceschini, "sono fake news di un sindaco. Fino ad oggi i proventi delle vendite dei biglietti di Colosseo e area centrale restavano per l'80 per cento alla Soprintendenza di Roma, e il 20 per cento andava al fondo di solidarietà. Non cambia nulla".

"Io - dice il ministro - la Raggi l'ho incontrata prima di firmare il provvedimento. Ho incontrato lei e l'assessore Luca Bergamo. Ho illustrato il disegno. Loro hanno espresso le perplessità. Ho chiesto: volete che questo incontro sia reso pubblico? Loro hanno riposto: preferiamo di no. E io non l'ho reso pubblico. La risposta ad una correttezza istituzionale è quella di ieri. Finito un incontro in cui siamo insieme vengo a sapere subito dopo dalle agenzie di stampa del ricorso al Tar. Questo non è scontro tra Pd e M5S. Qui è in ballo il futuro del parco archeologico più importante del mondo e io ho il dovere di lavorare per valorizzarlo", conclude.


http://www.huffingtonpost.it