martedì 27 gennaio 2015

Any Given Post-it ...per far crescere una grande idea.

"Any Given Post-it" è la prima mostra collettiva ospitata negli spazi della White Noise Gallery che si va ad inaugurare il 31 gennaio per rimanere in esposizione fino al 28 febbraio. 

Partecipano : Daniele Aimasso, Francesco Amorosino, Rafael Araujo, Bafefit, Roberta Banino, Cristiano Baricelli, Angelo Barile, Blu and Joy, Stefano Bolcato, Alessio Bolognesi, Alessandro Calizza, Danilo Cannone, Barbara Capponi, Cristiano Carotti, Antonella Caraceni, Antonella Casazza, Alessandro Cidda, Bruno Cerasi, Valentina Colella, Leonardo Crudi, Annabella Cuomo, Sabrina H Dan,  Martina D’Anastasio, Pasquale De Sensi, Massimo Desiato, Gerlanda Di Francia, Luca Di Luzio, Marco Ercoli, Silvia Faieta, Max Ferrigno, Galo, Stefano Gentile, Roberto Gentili, Valentina Griner, Michele Guidarini, Hellbones, Mr.Klevra, Diego Koi, Giovanna Lacedra, Last22, Beniamino Leone, Marta Mancini, Simone Masetto Maghe, Francesca Mariani, Francesco Melone, Mariacarmela Milano, Luisa Montalto, Rocco Mortellitti, Omino71, Alessio Paiano, Pax Paloscia, Silvia Pavarini, Valeria Perversi, Ettore Pinelli, Marco Rea, Javier Rubin Grassa, Vincenzo Russo, Francesco Sgarlata, Gabriele Stabile, Stefano Tedeschi, Fabio Valerio Tibollo, Togaci, Giulio Vesprini, Giovanni Viola, Xel, Pietro Zucca.

Any Given Post-it non è solo una collettiva ma un esperimento sull’identità che ha coinvolto i predetti artisti italiani ed internazionali - street artists, pittori, fumettisti, illustratori, fotografi, scultori - sull'idea ... del piccolo foglietto giallo.

Il "foglietto giallo" idealmente rappresenta "l’idea", schizzata e appuntata nella sua forma più sintetica, l’origine di un pensiero complesso e del processo creativo; a tutti gli artisti è stato quindi chiesto di utilizzare il post-it in modo il più possibile personale, non come semplice supporto ma come elemento da plasmare, adattare ed integrare alla personale cifra artistica, andando oltre il proprio territorio di sicurezza. Gli artisti hanno accolto la sfida creandone sculture, li hanno dipinti, stravolti ed inseriti nelle opere in modi incredibilmente inaspettati.

Si parla di identità, quindi, che si esprime con la stessa forza a prescindere dalle condizioni di partenza, dove i due requisiti, ovvero un limite dimensionale (ogni opera misura massimo 35x35cm) e l’utilizzo di uno o infiniti post-it, si trasformano in linguaggio comune capace di raccontare 66 storie completamente differenti.

Dal 31 gennaio al 28 febbraio
White Noise gallery, via dei Marsi 20/22 Roma
Info: www.whitenoisegallery.it

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